76. Manuale di istruzioni per la pulizia a ossigeno di attrezzature Subacquee (tratto da ”Mixed gas diving” edizione North Eastern Divers - Trieste)
I prodotti utilizzati sono stati selezionati da Mimmo de Grazia per Sea Eagle
Il Kit Oxy Cleaning per la pulizia ad ossigeno delle bombole è costituito da: n° 1 vaschetta di plastica n° 10 guanti in lattice senza talco n° 4 panni Super Pro Wipes n° 1 bomboletta di POWER SOLV 5000 (*) n° 1 flacone di KYMAX N-124-E (*) n° 1 manuale di istruzioni (*) Prodotti distribuiti da ZEP ITALIA la filiale italiana di ZEP Inc. che fin dal 1937 è leader nella produzione di ausiliari chimici per la manutenzione civile e industriale con sede storica ad Atlanta – Georgia, USA - e con diverse filiali in tutto il mondo. http://www.zep.it/index.asp
AVVERTENZA Questo manuale deve essere considerato un ausilio tecnico integrativo per i subacquei esperti. Non vuole essere pertanto un testo esaustivo sulla miscelazione dei gas, sulla progettazione dei sistemi o sulle procedure di pulizia per ossigeno. Prima di mettere in funzione o di costruire un impianto di preparazione Nitrox o Trimix, o di applicare le informazioni qui presentate, è indispensabile acquisire la necessaria preparazione e rivolgersi ad esperti e consulenti qualificati. Per quanto riguarda la compatibilità dei prodotti ed il loro utilizzo per Nitrox, Trimix ed ossigeno ad alta pressione, si prega di seguire le istruzioni dell'azienda costruttrice delle apparecchiature. Gli istituti cui si fa riferimento nel testo modificano le raccomandazioni relative all'aria arricchita di ossigeno, man mano che si rendono disponibili nuove informazioni a seguito dei continui test ed esperimenti, e le procedure che comportano l'uso di detergenti e soluzioni chimiche sono aggiornate di conseguenza. Occorre, quindi, mantenersi aggiornati, consultando le pubblicazioni più recenti per sapere quando si rendono disponibili nuove informazioni e poterle applicare alla metodologia usata. Il trattamento e l'uso improprio di questi prodotti può comportare notevoli rischi ed avere conseguenze fatali.
CAUTELE DA OSSERVARE NELL’USO DEI PRODOTTI DEL KIT PER LA PULIZIA AD OSSIGENO · Alcuni prodotti del Kit Oxy Cleaner sono infiammabili (in particolare il Super Pro Wipes e i guanti in lattice) · Tenere i prodotti fuori della portata dei bambini · Conservare i prodotti in recipienti ben chiusi · Non perforare o bruciare i recipienti dopo l’uso · Tenere i prodotti lontano da fiamme e scintille · Non fumare durante l’utilizzo dei prodotti · Proteggere i prodotti dai raggi solari e non esporre ad una temperatura superiore a 50°C · Non disperdere i prodotti nell’ambiente · Usare i prodotti soltanto in luoghi ben ventilati · Non respirare i vapori dei prodotti
ATTENZIONE: NON DISPERDERE I CONTENITORI NELL’AMBIENTE DOPO L’USO!
PERICOLI Sea Eagle declina ogni responsabilità per danni provocati dall’uso improprio dei materiali del Kit Oxy Cleaner e richiama l'attenzione degli utilizzatori sull'osservanza delle seguenti cautele.
· E’ opportuno disinserire l’alimentazione prima di effettuare la pulizia di apparecchiature elettriche/elettroniche. · Su vernici e materiali plastico è opportuno effettuare un test preliminare di compatibilità. · Togliere immediatamente gli abiti contaminati. · Evitare il contatto con gli occhi e la pelle. · Non immettere nelle acque freatiche, nei corsi d’acqua o nelle fognature. · Nella manipolazione di prodotti chimici osservare le consuete misure precauzionali. · Prodotti chimici nocivi per ingestione/inalazione. · Accurata aspirazione/ventilazione negli ambienti di lavoro. · Mantenere i recipienti ermeticamente chiusi. · Non inalare gas vapori aerosol. · Non usare Power Solv 5000 su superfici plastiche trasparenti. · Non usare Kimax N-124-E su superfici di alluminio o leghe leggere.
PRELAVAGGIO Le tecniche per il prelavaggio dei componenti sono simili alle tecniche standard utilizzate nelle normali procedure di manutenzione effettuate dai centri specializzati in attrezzature subacquee. Tutti i componenti vengono smontati e sottoposti a bagni acidi, alcalini o detergenti per rimuovere tutte le impurità superficiali. Componenti di una certa dimensione, come parti di compressori o booster possono essere trattati con uno o più cicli di una comune lavastoviglie. Riuscire a rimuovere con successo tutti gli elementi contaminanti è più importante del particolare metodo di prelavaggio utilizzato.
LAVAGGIO INTERMEDIO La fase successiva di lavaggio intermedio viene a volte omessa o combinata con la fase finale di lavaggio e assemblaggio, in funzione del grado di pulizia richiesto e del grado di efficacia raggiunto nella fase di prelavaggio. Mentre i bagni acidi e alcalini hanno la funzione di eliminare varie impurità tra le quali anche alcuni grassi e olii, questa fase ha come scopo primario quello di sgrassare completamente i componenti. Le procedure utilizzate includono il lavare, strofinare e asciugare usando bagni solventi e detergenti, cotton fiock e Super Pro Wipes o carta assorbente. Sistema eccellente per questi propositi è quello di utilizzare una macchina per il lavaggio a ultrasuoni. Durante tutta l'operazione di lavaggio va posta attenzione anche all'esaurimento o contaminazione del prodotto utilizzato per la pulizia, sostituendolo con dell'altro nuovo, se necessario. Tutti i fluidi di pulizia vanno accuratamente rimossi con lavaggio e i componenti vanno quindi asciugati. Il solvente POWER SOLV 5000 evapora senza lasciare residuo alcuno; non sarebbe quindi necessario un risciacquo in acqua, ma una completa asciugatura è obbligatoria al fine di rimuovere ogni traccia di solvente
PULIZIA, ISPEZIONE ED ASSEMBLAGGIO FINALI Il fine della pulizia a ossigeno è quello di ridurre il più possibile i due elementi del triangolo di fuoco che possono essere controllati: il combustibile e la sorgente di iniezione. La pulizia, l'ispezione e l'assemblaggio finali hanno lo scopo di rimuovere ogni residuo di olii, grassi, peli, particelle di ossido, granelli di sporco e altri elementi contaminanti. I componenti vanno ispezionati accuratamente per controllare il livello di pulizia e quindi protetti da ricontaminazione prima e durante il riassemblaggio. Le tecniche di ispezione prevedono principalmente l'os-servazione del componente sotto una forte luce bianca. Particelle non visibili a occhio nudo sono generalmente accettabili. La quantità e la dimensione delle particelle tollerate per unità di superficie sono specificate in molti standard militari e commerciali. In questa fase gli sforzi devono essere volti al non avere particelle visibili a occhio nudo. Questo non è un livello di pulizia particolarmente difficile da ottenere, dato che generalmente i componenti sono piccoli ed accessibili. E’ possibile anche asciugare i componenti tramite degli strofinacci bianchi come il Super Pro Wipes che non lascino peli, che possono poi essere osservati per verificare l'eventuale presenza di tracce di contaminanti. Questa tecnica è particolarmente utile nel caso si debbano controllare parti non visibili. Un ulteriore test può essere effettuato tramite l'uso di una luce "nera" o di Wood. Olii, grassi, peli e molte altre impurità, diventano fluorescenti quando esposti alla luce ultravioletta e quindi rapidamente individuati. Proteggere efficacemente i componenti puliti da ricontaminazione è importante per non rendere vani gli sforzi e il tempo speso per effettuare la pulizia. Tutto ciò che non va immediatamente rimontato può essere sistemato all'interno di bustine di plastica. Fruste e altri tubi di connessione che presentino delle aperture, possono essere tappati o protetti tramite l'apposizione della solita bustina di plastica avvolta e nastrata intorno alle aperture. E' anche ovvio che tutte le operazioni di riassemblaggio devono essere condotte in un luogo pulito; se non preesistente, va creato un ambiente dedicato con un ragionevole livello di pulizia e assenza di particelle sospese che possano contaminare i materiali.
PROCEDURE PER LA PULIZIA DI EQUIPAGGIAMENTI SPECIFICI La preparazione per servizio a ossigeno di bombole, valvole, erogatori, fruste, tubi e altri tipi di connessioni e componenti per gas, è un'attività che può essere svolta all'interno della maggior parte dei centri di assistenza per le attrezzature subacquee. Vanno seguite le procedure e le raccomandazioni esposte in questo manuale e stabilite da ASTM, CGA e dalle ditte che producono equipaggiamenti. Questo manuale riporta alcuni metodi per la pulizia degli equipaggiamenti subacquei. Non vengono invece descritte le procedure per la pulizia dei componenti dei compressori e dei booster perché richiedono un livello di pulizia molto elevato che probabilmente non sarebbe ottenibile dalla maggior parte dei centri subacquei. Comprimere ossigeno comporta dei rischi aggiuntivi oltre ad un aumento dei rischi generali; questo tipo di pulizia non andrebbe tentata senza le opportune conoscenze e tecniche.
BOMBOLE Normalmente, la pulizia delle bombole subacquee e di stoccaggio viene effettuata dai grossi centri di ricarica che offrono anche servizi di controllo, manutenzione e collaudo idrostatico. Utilizzare questi centri è sia più economico che più sicuro, ma se ciò non fosse possibile, allora si possono pulire le bombole utilizzando le seguenti procedure. Come prima cosa, la bombola viene sottoposta ad una ispezione visiva alla ricerca di impurità, parti corrose o altri contaminanti. Se vi è presenza di corrosione superficiale, è necessario eseguire una sabbiatura o un'altra simile procedura di pulizia (spazzolatura, idrosabbbiatura o barillatura). La bombola deve quindi essere lavata internamente con detergente KYMAX N-124-E o solvente POWER SOLV 5000; questi vanno poi ispezionati per verificare eventuali variazioni del colore originale della soluzione o presenza di elementi contaminanti. Nel caso di bombole di alluminio, attenersi alle specifiche di compatibilità dei prodotti con i vari detergenti in uso. Il tutto va ripetuto finché non si notano più variazioni nelle caratteristiche della soluzione pulente. La bombola va quindi asciugata con aria priva di olii in sospensione o con azoto. Infine, un'ispezione visiva finale interna verifica il processo di pulizia. E’ molto importante assicurarsi che tutto il solvente sia stato rimosso dall'interno della bombola. Un lavaggio completo con acqua calda a pressione risulta efficace per la rimozione dei solventi. In alternativa, si può pressurizzare più volte a una decina di bar la bombola, con aria pulita o con Nitrox, finché l'odore di solvente non sia scomparso del tutto.
RUBINETTERIE Queste vanno disassemblate e pulite da calcare e corrosione tramite bagno in acido. I componenti vanno quindi lavati con POWER SOLV 5000 o KYMAX N-124-E usando spazzolini, pennelli e cotton fiock ed infine asciugati con Super pro Wipes. Il tutto deve poi essere abbondantemente risciacquato per eliminare ogni traccia di solventi e detergenti. I componenti soffici, come 0-rings, battute e guarnizioni di sicurezza, possono essere puliti allo stesso modo. E' molto importante limitare l'esposizione di questi elementi al POWER SOLV 5000 a causa dei problemi di compatibilità. Se le parti non metalliche non sono adatte all'uso con l'ossigeno, è necessario sostituirle. Sono reperibili o-ring in Viton praticamente di ogni misura, e molte case produttrici di attrezzature forniscono kit completi per la trasformazione delle loro rubinetterie ed erogatori per il servizio a ossigeno. Per la lubrificazione si usano grassi quali il Christolube della Lubricant Technologies, l'Oxy One, il Ktytox della Dupont, il Fomblin della Montedison, l'Halocarbon della Halocarbon Products, il Fluorube della Hooker o il Tribolube della Aerospace Lubricants. E' bene lubrificare le filettature delle rubinetterie prima di montarle. Spesso, la frizione che si verifica durante il montaggio delle rubinetterie libera delle particelle di metallo che potrebbero costituire un pericolo. Un'aggiunta di grasso in queste zone contribuisce a contenere queste particelle oltre a controllare la corrosione nel punto di contatto tra bombola e rubinetteria.
EROGATORI Le procedure di pulizia degli erogatori sono le stesse previste per le rubinetterie, a parte alcune considerazioni sulle parti soffici. Alcuni erogatori impiegano componenti in nitrile (buna-N) ed altri materiali che non sono indicati per l'impiego in sistemi per ossigeno. Se non fossero disponibili componenti sostitutive in materiali ossigeno compatibili, sarà necessario scegliere un altro erogatore. E' anche da considerare se la componente sarà esposta alla pressione della bombola o alla pressione intermedia; anche se il secondo stadio e tutta la sezione di bassa pressione del primo stadio devono essere pulite, materiali come il buna, pur non costituendo l'ideale, sono accettabili in queste zone. Verificare sempre, sul libretto di istruzioni degli erogatori, se essi sono compatibili con i sistemi di lavaggio sopradescritti.
MANUTENZIONE Perché un sistema preparato per ossigeno mantenga caratteristiche di sicurezza durante la sua vita operativa, è necessario che sia mantenuto in modo tale che non si verifichi la presenza di contaminanti. Le speciali precauzioni comprendono la protezione del sistema dalla polvere e da altri contaminanti quando non viene utilizzato, evitandone la contaminazione con gas non compatibili, ispezionandolo e ripulendolo periodicamente con i prodotti del Kit Oxy Cleaner . Le bombole, le rubinetterie, gli erogatori devono essere sufficientemente protetti dalla polvere e dall'umidità quando non sono in uso. Le vie di entrata ed uscita di gas dei sistemi dovrebbero venir protette da tappi, cappucci appositi involucri antipolvere o buste di nylon. Prima di caricare una bombola bisognerebbe far fuoriuscire una piccola quantità di gas residuo che espella qualsiasi particella di polvere o umidità fosse presente nell'orifizio della rubinetteria. L'ambiente in cui l'equipaggiamento viene utilizzato o riposto dovrebbe essere ragionevolmente pulito e libero da materiali che potrebbero essere pericolosi se esposti all'ossigeno, quali grassi o carburanti. Queste precauzioni diminuiscono sia il rischio di contaminazione del sistema che la frequenza e la difficoltà dei successivi procedimenti di pulizia. I sistemi devono inoltre essere dedicati esclusivamente all'impiego con ossigeno e con miscele ossigeno-compatibili. Se un erogatore o una bombola per ossigeno vengono impiegati con normale aria compressa da respirazione, minuscole quantità di olio del compressore si possono accumulare rendendo l'equipaggiamento non più compatibile per l'impiego con ossigeno. Bisognerebbe evitare di utilizzare sistemi alternativamente per ossigeno ed aria. Un periodico disassemblaggio, ispezione e ripulizia dell'equipaggiamento va considerato obbligatorio. La revisione annuale di bombole ed erogatori, che è uno standard nell'industria della subacquea, costituisce la migliore opportunità per ispezionare e ripulire bombole rubinetterie ed erogatori. Questa frequenza è con tutta probabilità sufficiente se le misure preventive descritte in precedenza vengono osservate. Molti subacquei tecnici preferiscono tuttavia ispezionare ed effettuare la pulizia del loro equipaggiamenti ogni sei o anche ogni tre mesi se l'equipaggiamento è utilizzato frequentemente. Ovviamente, l'equipaggiamento deve essere ispezionato e pulito anche ogni qualvolta ci sia ragione di credere che vi sia stata contaminazione. Le procedure necessarie alla manutenzione sono facilmente eseguibili; la prevenzione della contaminazione e probabilmente la più importante attività di manutenzione, in quanto diminuisce il rischio associato con l'utilizzo di ossigeno e la difficoltà del nuovo procedimento di pulizia quando questo verrà effettuato. L'ispezione periodica e la revisione dell'equipaggiamento da immersione sono già uno standard nella subacquea sportiva, e forniscono un'eccellente opportunità per la valutazione dello stato di pulizia delle componenti del sistema.
NB Per ulteriori informazioni sui prodotti descritti e per chiarimenti sulle tecniche da utilizzare contattare la SEA EAGLE di Sbarra Luciano ( sbarraluciano@virgilio.it www.seaeagle.it )
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