Nell’ambiente delle immersioni tecniche si sente spesso
parlare di "ratio deco" e di "deco
mnemonica", ma bisogna fare attenzione a non
confondere i due termini. La prima viene utilizzata
dalla GUE e dall’UTD, mentre la seconda è impiegata
dall’UTR Tek.
Premesso
che sia la "deco mnemonica" che la "ratio deco" sono dei
sistemi decompressivi altrettanto validi, vi sono però
delle differenze.
La "ratio deco" della GUE è una vera "deco on fly"
(cioè una deco “fatta al volo”) e si applica
esclusivamente nelle immersioni oltre i 30 metri con
Trimix (utilizzando delle miscele di gas standard) e non
è previsto mai l'utilizzo di aria.
La "deco mnemonica" di UTRtek, invece, è un metodo per
imparare a memoria delle tabelle standard a secondo
della profondità media. In pratica si somma il tempo di
fondo con la profondità media e si ottiene ottenere il TT
value (Total Time Value), che può essere
60-70-80-90. Si usa il termine "on fly" anche per
la deco di UTR Tek perché si sceglie il profilo da
seguire in base al TT value che realmente si
ottiene in immersione. In questo sistema si fanno delle
correzioni nei tempi dei deep stop in base al grado di
conservativismo che si vuole applicare, come pure si
applicano velocità di risalita differenziate.
La "ratio deco" è basata su alcuni punti fermi,
come ad esempio i set point, dove la ratio cambia da 1:1
(ad un tot di minuti di fondo corrisponde un tempo di
deco pari) a 1:2 (ad un tot di minuti di fondo
corrisponde un tempo di deco doppio), ed è una vera
deco "on fly" (cioè fatta al volo), il che vuol dire che
può essere modificata in un attimo in funzione di
diversi parametri (profondità media, stress fisico, il
tipo di impegno in immersione, ecc.) e può essere
modificata velocemente anche se il profilo
dell'immersione non dovesse essere rispettato per
qualsiasi motivo.
I due
sistemi sono molto diversi anche se alla fine i tempi
totali di deco cambiano di poco.
Cambia la modalità di spalmare la deco (soprattutto
nella fascia 21-9 metri), le velocità di risalita tra le
tappe, i deep stop, da quale punto dell'immersione devo
cominciare a considerare il bottom time, come e quanto
enfatizzare la finestra dell'ossigeno sfruttando le
proprietà dei gas che si hanno, ecc.
Un testo
ben fatto e molto chiaro che spiega la ratio deco è
Introduzione alla ratio deco di Massimo Ceccarani e
Andrea Verrucchi, Ed. La Mandragora (2011)
Altra
cosa è la cosiddetta "deco minima" che invece
prevede immersioni in curva, senza deco gas e prevede
anche l'utilizzo dell'aria come bottom gas. In alcuni
casi si potrebbe eccedere la deco minima e si entra in
un campo chiamato "deco limitata" (intorno ai 10 minuti
di deco). In altre parole un'immersione in deco minima è
un'immersione in curva, curva che è definita da una
semplice tabella U.S. Navy.
Il sistema della
"deco mnemonica"
è stato concepito negli anni ‘60 da Lamar English
(subacqueo del WKPP), che é stato il primo a gettare le
basi per un sistema di decompressione che fosse
possibile usare anche in acqua e non solo a tavolino in
superficie prima dell'immersione. Infatti, un grande
limite alle esplorazioni per il gruppo del WKPP
risultava proprio il non conoscere l'andamento delle
cavità che venivano esplorate e questo rendeva
impossibile la rigida pianificazione di superficie,
limitando enormemente le loro possibilità di
avanzamento.
Le grotte carsiche di Wakulla Springs in
Florida hanno rappresentato la palestra di tutti i
teorici della decompressione fino al 1990, quando
finalmente tutte le teorie (ancora oggi) basate su
Bhülmann si sono trasformate in applicazione pratica
assoluta.
George Irvine ha iniziato a sperimentare
sulla sua pelle ogni tipo di profilo decompressivo e
ogni tipo di miscela possibile. Come presidente del WKPP
ha imposto una sperimentazione assoluta a tutto il
gruppo, arrivando a formulare un semplicissimo schema
che associa ai profili (in termini di tempo e
profondità) più frequenti e alle miscele a base di elio
ormai standardizzate tempi e forme di decompressione
semplicissimi da ricordare e ripetere (anche perché
sempre uguali).
Qui diventa necessario essere d’accordo
sul fatto che paradossalmente la flessibilità di tale
sistema s’irrigidisce allargando, e di molto anche, gli
intervalli di applicazione dei profili decompressivi, ad
immersioni anche piuttosto dissimili tra loro.
E adesso parliamo della famosa
"ratio deco",
inventata dall’americano, Andrew Georgitis, fino a pochi
anni fa responsabile didattico della GUE.
Nella
"ratio deco"
ci sono
degli intervalli fissi di profondità, che sono legati
alla miscela usata: il limite coincide proprio con la
MOD di quella miscela. Bene il senso di questo sistema è
che man mano che ci si allontana dalla MOD il tempo di
deco scende.
In sostanza Georgitis ha definito 3
intervalli di profondità associandoli a delle miscele
Trimix standard caratterizzate da PpO2 di
1.4 (max) e narcosi equivalente (END) di 21 mt.
-
fino a 45
mt mix 21/35
-
fino a 66
mt mix 18/45
-
fino a 81
mt mix 15/55
Per sviluppare la tavola decompressiva un
esempio può essere chiarificatore: pensiamo a
un’immersione di 60 minuti a 30 metri.
Per conoscere quanta decompressione
dobbiamo fare bisogna sottrarre dal tempo di riferimento
di 60 minuti tanti intervalli di 5 minuti quanti sono
gli intervalli di 3 metri che compongono la differenza
dalla profondità di riferimento (45 metri) alla
profondità media dell'immersione.
Quindi per l’immersione di 60 minuti a 30
metri ci sono 6 intervalli di 3 metri ciascuno (45, 42,
39, 36, 33 e 30 metri)
6 x 5 min = 30 minuti
60 minuti di tempo totali - 30 minuti di
no dec = 30 minuti di deco necessaria.
Facciamo un altro esempio: un’immersione
di 30 minuti a 60 metri
66, 63 e 60 sono 3 intervalli da 3 metri
ciascuno
3 x 5 min = 15 minuti
30' - 15' = 15 minuti di deco necessaria.
Facciamo
adesso l’esempio di un’immersione di 30 minuti a 66
metri. La miscela standard per questa immersione è la
18/45 (tralasciamo i gas di deco). A 66 metri tutto il
tempo di permanenza sul fondo è tempo che si dovrà
desaturare, quindi per questa immersione bisogna fare
almeno 30 minuti di deco, presupponendo di essere in
perfetta forma, e ben idratati.
Facciamo
un esempio più semplice per far capire la validità e la
rapidità del sistema: 70 minuti a 33 metri. La miscela
standard per questa immersione è la 21/35.
45-33 =
12 / 3 metri = 4 intervalli di 3 metri ciascuno (45, 42,
39, 36, 33)
4 x 5 =
20 minuti
70'
- 20'
= 50 minuti di deco necessaria.
Adesso
supponiamo che sul fondo al 70° minuto tu e il tuo buddy
vi accorgiate di avere ancora molto gas e che a conti
fatti potere starci altri 30 minuti.
Il tuffo
diventa di 100 minuti e non si dovrà fare altro che 100'
- 20'
= 80 minuti di deco necessaria e se al 70° minuto aveste
sufficiente gas per fare 80 minuti di deco allora
potrete continuare l’immersione.
Altro fattore molto importante è come
sviluppare la decompressione, cioè
la
"forma
della deco".
cioè come
si distribuisce il tempo sulla verticale d’acqua.
Specialmente in mare dove non c’è un profilo obbligato
questa flessibilità è impagabile. Basta immaginare che
tipo di carico di decompressione darebbe qualunque
computer con 100 minuti a 33 metri e sopratutto dove lo
darebbe (presumibilmente tutti a 6 metri)
Una buona
pianificazione di superficie, affrontata senza
determinare i secondi ma piuttosto intervalli di massima
(ragionare in termini di frazione è decisamente meglio)
aiuta molto poi nei calcoli modificativi sul fondo, ma è
solo un fatto di allenamento mentale. Con questo sistema
ad esempio è facile decidere “on fly” come e dove
allungare la deco mentre si è in profondità e si sta
esplorando un relitto.
Il testo
che segue fa riferimento al documento originale di
Andrew Georgitis del "Gruppo 5th Dimension" sulla Ratio
Deco.
Andrew Georgitis esordisce dicendo:
«ATTENZIONE questa bozza è un
supporto a un’adeguata istruzione e a un training da
svolgere in acqua e NON E’ da intendersi come sola fonte
per la teoria decompressiva, la gestione di tabelle e
software (decompressivi) o come guida. Procedure e
tecniche decompressive richiedono un approccio olistico
che comprende un’istruzione approfondita, lo sviluppo
delle abilità, un costante esercizio e una revisione
periodica. La discussione che segue è solo un piccolo
pezzo del puzzle...»
Occorre fare
una premessa.
1) Questa
procedura è uno strumento come tanti altri strumenti
messi a disposizione della comunità subacquea per il
calcolo della deco nelle immersioni profonde avanzate.
2) Tutti i
divers Decompression fino ai divers Trimix più avanzati
sono liberi di usare per le loro immersioni computer
(VR3, Cochran, ecc.), tabelle o software decompressivi
per il calcolo del loro piano decompressivo (secondo le
procedure consigliate dalle proprie Didattiche).
3) Per le
immersioni con decompressione bisogna essere addestrati
e qualificati.
4) Questo
non è né un corso né un invito a usare suddette
procedure, ma una semplice chiacchierata su questo
strumento, pertanto lo scrivente declina ogni
responsabilità dal suo uso improprio.
Adesso che
abbiamo sgombrato il campo da fraintendimenti e cose
varie possiamo cominciare.
Questa
procedura parte dal presupposto che la stessa vale se si
rispettino i seguenti parametri: fasce di profondità e
tempi (i tempi riportati nel documento arrivano fino a
40 minuti) e per ogni fascia di profondità una specifica
miscela di fondo e , sempre per ogni fascia di
profondità, una o più decomix standard.
Mi spiego
meglio:
·
fascia profondità da 30 a
51 metri usando una miscela Tmx 21/35 o 18/45 e una
decomix EAN50 con setpoint 45 metri e rapporto 1:1
Questo vuol dire che devo fare tanta deco usando EAN50
quanto è il tempo di fondo.
·
fascia profondità da 51 a
72 metri usando una miscela Tmx 18/45 o 15/55 e due
decomix EAN50 e O2 con setpoint 60 metri
(variazione rispetto a quella iniziale che era 66 metri)
e rapporto 2:1. Questo vuol dire che devo fare tanta
deco usando EAN50 quanto è il doppio del tempo di fondo.
·
fascia profondità da 72 a
90 metri usando una miscela tmx 15/55 o 10/70 e tre
decomix EAN50, O2 e Triox 35/25 (Trimix
iperossico) con setpoint 81metri e rapporto 3:1
In questo
caso, essendoci 3 decogas useremo il 20% della deco
totale con il Triox per esempio da X metri fino ai
21metri il 40% della deco con EAN50 da 21 a 9 metri e il
restante 40% fra i 6 e i 3 metri con O2.
Esempio:
consideriamo un’immersione di 20 minuti ad una
profondità media di 57 metri
La prima
domanda che mi faccio è: a quale fascia appartengo? E di
quanto mi sono spostato dal setpoint di quella fascia?
Una volta
che sappiamo che siamo sulla fascia 51-72 mt e il
rapporto di questa fascia è 2:1 sappiamo anche che
dobbiamo fare 40 min di deco (20'
x 2 = 40').
Ma siccome il setpoint di quella fascia è 60 metri e noi
andiamo a 57 metri ci sono 3 metri in meno. La regola è
semplice: bisogna aggiungere 5 minuti di deco per ogni
incremento di 3 metri oppure togliere 5 minuti per ogni
3 metri in meno rispetto al setpoint di quella fascia.
Bene, nel
nostro caso faremo 40'
- 5'
= 35 minuti
di deco totale.
Nella fascia
del rapporto 2:1 essendoci 2 decogas useremo 1/2 tempo
deco dai 21 ai 9 metri con EAN50 e 1/2 tempo deco dai 6
ai 3 metri con O2.
A questo
punto come ripartire il tempo deco nei singoli segmenti?
Qui bisogna
fare delle considerazioni molto importanti. Ne citerò
solo un paio: Come mi sono comportato sul fondo? Come ho
staccato dal fondo?
Perciò in
base ai miei comportamenti che ho avuto applico i
profili decompressivi più appropriati.
Ma
ritorniamo al nostro esempio. Avevamo detto sopra che
dobbiamo fare 35 minuti di deco suddivisi in due
segmenti. Come facciamo?
1/2 tempo di
deco sono 35'/2=17,5
min (che arrotondiamo a 18 minuti per facilitarci i
calcoli) Questi 18 minuti li devo spalmare fra 21 e 9
metri (segmento con ean50) che significa 5 tappe ogni 3
metri 21, 18, 15, 12 e 9 metri. Mentre gli altri 18
minuti li spalmo in due tappe a 6 e 3 metri (segmento
con O2).
Per spalmare
il tempo deco del segmento con EAN50 ci sono 3 modi:
1) lineare
(tempo/numero tappe), cioè risalendo a velocità costante
18'/5=3,6
minuti cioè 3,6-3,6,3,6-3,6-3,6
2) Fibonacci
(1-2-3-5-8-13-21)
3) S-curve
(tolgo i minuti dalla parte centrale delle 5 tappe e li
aggiungo alla prima e all’ultima tappa).
La S-curve
permette di accentuare i tempi sulle tappe fonde di quel
segmento (massima efficienza dell’Oxigen Window) e di
lavorare con più tempo nel segmento con PpO2
minori e togliere quel tempo da quelle centrali che,
estremizzando il concetto, non hanno molta importanza.
Continuando con l’esempio che su quel
segmento devo spalmare 18 minuti potrebbe essere:
5’ a 21 merià
PpO2
alta e pressione ambiente alta
àmassima
efficienza della Oxygen Window
2’ a 18 metri
2’ a 15 metri
4’ a 12 metri
5’ a 9 metri
Ma la cosa importante prima di decidere
quale dei 3 modi impiegare o come spalmare i tempi nei
suddetti segmenti è valutare come mi sono comportato
prima di arrivare alla prima tappa decompressiva,
considerando stacco dal fondo, risalite, deep stop,
stato di salute, eccetera...
Una volta
completato il segmento dell’EAN50 si passa a quello
dell’ O2
Come si vede
è una procedura molto flessibile da usare in qualsiasi
immersione anche come emergenza in caso di
malfunzionamenti del computer e/o perdita delle tabelle
o in situazioni di sforamento dei tempi e della
profondità che non avevamo calcolato causa contingenze
estranee alla pianificazione (come forti correnti,
problemi al buddy, ecc.).
La deco
mnemonica di UTR Tek
La "ratio deco" di Georgitis è l’origine
da cui nasce la "deco mnemonica" utilizzata dalla
UTR Tek.
Per ogni "set point" (s.p.) è
indicata una miscela standard che mantiene le
caratteristiche fissate e cioè: PpO2
minore di 1.4 atm e narcosi equivalente inferiore a 30
mt. Questi due dati permettono di definire un set di
miscele standard perfettamente valide per un certo range
di immersioni.
Inoltre, per ogni set point viene definito il numero
di deco mix minime da usare ed anche il rapporto
tempo di fondo/tempo di deco (la "ratio").
Le tre miscele Trimix standard sono:
21/35 s.p. 45 mt deco mix =1
(EAN50) Ratio=1:1
18/45 s.p. 66 mt deco mix =2
(EAN50 + O2) Ratio=1:2
15/55 s.p. 81 mt deco mix = 3
(EAN50 + O2 + terza decomix) Ratio=1:3
In base ai rapporti (ratio)
tempo di fondo/tempo di deco si ha che:
- se la mix deco è solo una allora 20 minuti di fondo
comportano 20 minuti di deco in EAN50
- se le mix deco sono due allora
20 minuti di fondo comportano 40 minuti di deco
suddivisi in 50% del tempo in EAN50 e 50% di deco in O2
- se le mix deco sono tre allora
20 minuti di fondo comportano 60 minuti di deco
suddivisi in 40% del tempo in EAN50 e 40% di deco in O2
e 20% con la terza decomix.
Poi posso scegliere come spalmare la deco nel
segmento dell'EAN50 tra 3 metodi suggeriti: il
Fibonacci, il Tempo costante e la S-Curve.
Fin qui è tutto molto semplice,
ma la cosa più importante da comprendere è come si
effettua la decompressione, che significa dover
considerare varie cose e cioè:
1) come sto fisicamente,
2) come sono andate le cose sul
fondo,
3) come ho staccato dal fondo,
4) come sono risalito dal fondo
alla prima tappa.
Queste considerazioni sono le più
importanti da fare, invece è secondario come scelgo di
"spalmare le tappe" nei vari segmenti (usando uno dei
tre metodi suggeriti).
L'ultima considerazione riguarda
le profondità diverse dal set point e per questo
si è stabilito che per ogni 3 metri in più si
aggiungono 10 minuti di deco al tempo complessivo e
per ogni 3 metri in meno si tolgono 5 minuti di
deco al tempo complessivo.
Esistono
poi un sacco di altre variabili che possono rendere una
decompressione più o meno efficace sino a renderla
"pericolosa, quindi il consiglio è di non applicare
certe procedure se non le si affianca ad un corso
specifico.
I
cambi gas si fanno sempre per l'EAN50 ai 21 metri e
per l'O2 ai 6 metri.
Le
tappe si fanno sempre ogni 3 metri, tranne negli
ultimi 5 metri che si fanno 1 m/min.
Le
"figure decompressive" (ovvero la forma della deco)
per il segmento dell'EAN50 più in voga come già detto
sono tre:
-
La Fibonacci
(1,2,3,5,8,13,21......)
-
Le Tappe a
durata costante (velocità costante di risalita)
-
La S-Curve
Usarle è
abbastanza semplice. Ad esempio se devo fare 25 minuti
di deco con l’EAN avrò queste tre possibilità:
-
con Fibonacci
farò 1,2,3,5,8 l'eccedenza (6 minuti) la spalmo a
pacchetti di 1 minuto su tutte le tappe partendo
dalla più alta 2,3,4,6,9 e l'ultimo minuto la fa
diventare 2,3,4,6,10.
-
con le Tappe
costanti basta dividere 25 per 5 e avrò 5,5,5,5,5.
-
con la
S-Curve (che è' una specie di Fibonacci modificata
che fa lavorare di più verso le PpO2 di
1.6) praticamente si fa una deco Fibonacci dove la
prima tappa dura almeno 5 minuti e le eccedenze si
spalmano dal basso dalla seconda tappa, quindi avrò
5,2,3,5,8 + 2 che diventa 5,3,4,5,8.
-
Una
variante è la S-Curve applicata alla velocità costante,
dove tolgo dalle tappe centrali per aggiungere alla
tappa più bassa e più alta, perciò 5,5,5,5,5 diventa
6,5,3,5,6.
Per l'O2 la deco si
fa tutta ai 6 metri con cicli di 12 minuti, meno 5
minuti che si fanno risalendo alla velocità di 1m/min
negli ultimi 5 metri (nella risalita respirando sempre
l'O2).
Quindi se per esempio devo fare 25 minuti di deco, ne
faccio 12 di O2 + 5 (break gas con più bassa
PpO2 respirabile) + 3 minuti di O2
ed inizio a risalire.
Partendo da questa base ecco cosa prevede la
"deco mnemonica"di
UTR Tek.
UTR Tek
prevede l’impiego di aria o di Triox per immersioni fino
a 45 metri, con gas decompressivi EAN50 e O2,
oppure solo con EAN50.
La
profondità d’impiego della miscela decompressiva inizia
ugualmente dai 21 metri con soste ogni 3 metri.
I sistemi
d’impiego sono due: ABT1 con l’utilizzo solo dell’EAN50,
oppure ABT2 con l’impiego dell’O2 per
migliorare la sinergia decompressiva.
Per
l’aria le tappe dei 21 metri e dei 12 metri sono sempre
fisse di 5 minuti e la decompressione viene spalmata con
la regola dei terzi.
Con il
Triox il sistema decompressivo si chiama "Plan Zero" e
in sostanza è un Fibonacci puro.
Con il
Trimix le cose cambiano e viene introdotto il concetto
di "Best mix", cioè si impiega un gas diverso sia in
base alla profondità che al tempo di fondo. In pratica,
se devo fare 20 minuti di fondo ad 80 metri impiego un
certo tipo di gas, se invece devo fare 60 minuti ne
impiego un altro.
I gas
decompressivi anche per UTR Tek aumentano all’aumentare
del tempo di fondo e con l’aumentare della profondità.
I sistemi
di calcolo sono soltanto il Fibonacci e il Tempo
costante, ed è ovvio che, come spiegato in precedenza,
oltre al rapporto tempo/profondità vanno tenuti in
considerazione anche tutti i fattori che si sono
verificati in immersione.
Inoltre,
viene introdotto un coefficiente per la scelta di quanti
gas decompressivi impiegare e aumentano i sistemi di
risalita fino ad arrivare al "Plan 3" per immersioni che
prevedono 30 minuti di fondo a 120 metri. |