114. LA SOMMINISTRAZIONE DI OSSIGENO NORMOBARICO La somministrazione di ossigeno normobarico nelle emergenze subacquee, pur rappresentando un momento fondamentale nel protocollo di primo soccorso negli incidenti decompressivi, ha sempre comportato difficoltà gestionali sia per quanto riguarda l’approvvigionamento del gas sia per quanto riguarda la vera e propria somministrazione, essendo stata fino ad ora considerata una vera e propria "azione medica". Finalmente, a seguito delle ripetute istanze da parte dei medici subacquei e degli addetti ai lavori, il Ministero della Salute - Direzione Generale dei Dispositivi Medici, del servizio farmaceutico e della sicurezza delle cure - Ufficio II è intervenuto emanando la nota prot. n. DGDFSC 0018981-P del 20 marzo 2012, avente per oggetto “Somministrazione di ossigeno in emergenza”. Il Ministero ha definitivamente chiarito che è consentito a personale non medico, anche in assenza di un parere medico, somministrare ossigeno in situazione di emergenza, senza incorrere nell’esercizio abusivo della professione medica.
Il Consiglio Superiore della Sanità
ha rilevato, infatti, che la somministrazione di ossigeno medicale è
regolata della legge sulla prescrizione dei farmaci che richiedono
ricetta medica per quanto riguarda la vendita, ma l’ossigeno non è un
farmaco la cui somministrazione è limitata al medico o al personale
sanitario.
Al riguardo è importante non creare confusione nei somministratori di ossigeno, i quali durante un’emergenza subacquea, a fronte di una saturazione positiva, potrebbero pensare che vada tutto bene, trascurando la presenza di bolle nei tessuti, che il saturimetro non legge. Quindi, indipendentemente dalla conferma saturimetrica, è indispensabile somministrare ossigeno al sub infortunato anche se presenta normali valori di SpO2 (percentuale della saturazione di ossigeno), senza dimenticare di seguire le raccomandazioni del DAN fornite durante il corso “DAN Oxygen Provider”.
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