106. Il
"Comandante"
Jacques-Yves Cousteau
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L'11
giugno del 1910 Saint Andrè de Cubzaca, nei pressi di Bordeaux,
nasce Jacques-Yves Cousteau, scienziato, oceanografo, inventore,
regista ed esploratore instancabile degli abissi marini, ma
soprattutto un uomo che ha permesso a tutti noi di poter
apprezzare le meraviglie del mondo sommerso.
Figlio di un avvocato che
viaggiava spesso per lavoro, prese fin da piccolo l'abitudine di
girare per il mondo e Cousteau è stato un uomo che si è
sempre distinto per la grande libertà interiore, avendo
sempre vissuto la sua vita assecondando i suoi desideri e le sue
aspirazioni, a dispetto di tutto e delle eventuali difficoltà.
Questi sono i passaggi
salienti della sua vita, con uno speciale riguardo alle
attività svolte come "subacqueo" e al suo pensiero di come il
mondo marino può convivere con l'uomo. |
Nel
1930 entrò nell'Accademia Navale di Brest e divenne un
ufficiale cannoniere della Marina Militare Francese, ma un
giorno del 1936, a soli 26 anni ebbe un brutto incidente d'auto
che gli cambiò la vita. Infatti, al fine di riabilitare l'uso
delle braccia, fu indirizzato dai medici alla pratica del
nuoto. In quegli anni "Le comandante Cousteau" (così
verrà chiamato e ricordato da tutti) iniziò i suoi primi
esperimenti subacquei, durante i quali sperimentò un modello di
occhiale subacqueo, forse il progenitore delle moderne maschere.
L'utilizzo di questi occhialetti di protezione gli permise di
scoprire le meraviglie di quello che lui stesso battezzerà
"il mondo del silenzio", ovvero quell'immensa visione
che si può avere restando in acqua e scrutando le meraviglie del
mondo marino.
Prese parte al Secondo Conflitto
Mondiale partecipando in modo attivo alla resistenza e fu
coinvolto nello spionaggio. Ciò gli valse qualche anno più tardi
l'onorificenza della Legione d'Onore attribuitagli dal generale
Charles De Gaulle.
Fu proprio in quegli anni che,
insieme all'amico ingegner Emile Gargane, ideò e realizzò il
primo sistema realmente funzionante di auto respiratore a
circuito aperto chiamato "Aqua-lung", un'invenzione
che avrebbe rivoluzionato il modo di scendere sott'acqua e che è
rimasta ancora oggi sostanzialmente immutata. Allo stesso tempo
Cousteau continuava a coltivare la sua passione per il cinema e
metteva a punto una delle prime cineprese sottomarine. |
Nominato
presidente delle "Campagne Oceanografiche Francesi", nel
1950 Cousteau ricevette in affitto ad un prezzo simbolico dal
miliardario irlandese Guiness un dragamine disarmato dalla Royal
Navy inglese, che Cousteau ribattezzò "Calypso".
Il capitano francese lavorò a lungo per la messa a punto del
dragamine e lo trasformò in nave da ricerca e base di supporto
per missioni oceanografiche.
Nel 1953 assieme ad alcuni
collaboratori Cousteau sviluppò una delle prime fotocamere
subacquee che egli battezzò "Calypso-Phot" e questa
macchina venne in seguito brevettata dalla Nikon e fu lanciata
sul mercato con il nome di "Nikonos".
La prima grande avventura, a
bordo della Calypso avvenne nel Mediterraneo, con gli scavi
archeologici sul "Grand Conglue", un antico
relitto al largo di Marsiglia.
Da allora in poi fu un
susseguirsi di spedizioni dall'inesplorato Mar Rosso all'Oceano
Indiano che porteranno alla realizzazione del primo grande film:
"Il mondo del silenzio", con la regia di Louis
Malle, che vinse il la Palma d'Oro al Festival di Cannes nel
1956 e il premio Oscar l'anno successivo come migliore film
documentario. Il libro, tradotto in 20 lingue differenti,
vendette oltre 5 milioni di copie. |
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Nel
giugno del 1963 "Le comandante" iniziò l'operazione "Conshelf
Due" ("Precontinente II"), al fine di dimostrare che si
poteva installare una stazione marina lontano dalle zone
industrializzate.
Dopo aver valutato numerosi
luoghi venne scelta la zona di Shaab-Rumi nel Mar Rosso del
Sudan e per tale esperimento furono allestite due
costruzioni subacquee a scopo abitativo: la prima posizionata a
una profondità di 10 metri e in grado di ospitare da 5 a 8
acquanauti, la seconda posizionata a una profondità di 26 metri
e destinata ad ospitare 2 persone.
La struttura più grande era
strutturata a forma di stella marina e in essa vi erano vani
adibiti ad alloggi, laboratori, cucina e sala da pranzo; mentre
la struttura più piccola era concepita come una campana
subacquea oblunga. I primi cinque acquanauti compirono parecchie
immersioni a 25 metri di profondità per costruire la casa più
piccola, che dopo 20 giorni fu pronta.
In questa piccola casa
sottomarina due uomini rimasero per 8 giorni compiendo
immersioni senza limite di tempo fino a 50 metri. Dopo 28
giorni dall'inizio dell’impresa gli acquanauti furono riportati
in superficie senza problemi. Queste furono le prime
immersioni in "saturazione", che consentivano all'uomo di vivere
per lunghi periodi di tempo esposti ad alte pressioni. Questo
concetto è la pietra miliare nel campo dell'immersione subacquea
professionale, soprattutto nel campo dell’estrazione petrolifera
in mare.
Nel 1964 arrivò il secondo
grande successo cinematografico intitolato "Mondo senza Sole".
In seguito Cousteau, con la
collaborazione di Jean Mollard, ideò un sottomarino biposto
chiamato SP-350 il quale poteva raggiungere una profondità
di 350 metri sotto la superficie dell'oceano, negli anni
seguenti questa attrezzatura fu migliorata e con essa si poté
raggiungere la profondità di 500 metri.
Negli anni a venire Cousteau
divenne direttore del Museo Oceanografico di Monaco e fu il capo
del Conshelf Saturation Dive Program, in cui ci si occupava
di esperimenti di immersione a lunga durata (in quegli anni si
sperimentavano le prime colonie sottomarine abitate).
Nell'ottobre 1960 un grosso
quantitativo di scorie radioattive stava per essere scaricato in
mare, e Cousteau organizzò una campagna pubblica per fermare
questo evento. L'impatto con la grande platea fu talmente
impressionate che il treno che trasportava le scorie venne
bloccato da donne e bambini seduti sulle rotaie e fu rispedito
indietro e così il rischio di un grave inquinamento radioattivo
fu evitato. |
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Nel
1959 per il grande prestigio che ormai "Le comandante" aveva in
campo subacqueo e scientifico, fu coinvolto nella fondazione
e nominato presidente della CMAS (Confederation Mondiale des
Actività Sous Marine), che in realtà aveva come scopo
principale quello di organizzare gare di pesca subacquea a
livello internazionale, contrariamente a come Cousteau stesso
voleva che fosse e cioè un organismo per la diffusione della
subacquea e della ricerca in campo marino. Tale argomento, che
assunse i toni della polemica, fu sempre messo in discussione
nel consiglio della Confederazione, tanto che alla fine Cousteau
chiese che l’attività della pesca subacquea fosse bandita dallo
statuto della CMAS e che non fosse più praticata a livello
agonistico. Ma per i grandi interessi di molti questo non fu mai
accettato dalla maggioranza del consiglio nelle varie animate
riunioni, caratterizzate sempre da toni aspri e fortemente
polemici, tanto che nel 1973 Cousteau rassegnò le dimissioni e
non volle più avere niente a che fare con tale organizzazione.
Nel 1974 Cousteau creò la
Cousteau Society per la protezione della vita oceanica,
che oggi conta più di 300.000 membri.
Nel 1976 un nuovo capolavoro
cinematografico sancì nuovamente l'amore del grande pubblico per
le scoperte sottomarine del Comandante: si tratta di
"Viaggio in capo al mondo".
Nel 1977 ricevette il premio
internazionale per l'ambiente dell'ONU, e pochi anni dopo
anche l'American Liberty Medal consegnatogli da Jimmy
Carter, allora presidente degli Stati Uniti. Il 23 maggio del
1985 ricevette dal presidente Ronald Reagan la Medaglia
presidenziale della libertà, onorificenza tra le più ambite
negli USA.
Una tappa molto importante per il
Comandante fu l'onorificenza di membro dell'Académie
Francaise, ottenuta nel 1989.
Nel 1992 fu invitato a Rio de
Janeiro, per la Conferenza mondiale sull'ambiente e lo
sviluppo, organizzata dall'ONU, divenendo un consulente
regolare dell'ONU. |
Un
giorno Cousteau dichiarò:
"Eravamo giovani quando ci siamo dedicati alla
scoperta, all'esplorazione. Quando quello che ci interessava era
scendere più profondo e vivere sul fondo del mare, recuperare i
resti di una grande galera romana, affrontare gli squali,
terrificanti e misteriosi mostri marini. E la gioventù è
grintosa, entusiasta, totale, egocentrica, estremista,
spericolata. Eravamo giovani e pensavamo a noi stessi, alla
realizzazione dei nostri sogni. Poi siamo diventati adulti.
Dunque più altruisti, più riflessivi. Allora l'interesse
maggiore è diventato quello di raccontare le nostre esperienze,
di coinvolgere gli altri nella nostra avventura. Lo scopo della
vita è divenuto quello di infiammare gli animi, di accendere gli
entusiasmi. Ci siamo resi conto che un uomo da solo non è nulla,
se non si rapporta a quelli che lo circondano. Attraverso le
immagini, attraverso i racconti, le esperienze vissute
cambiavano forma, acquistavano spessore. Solo attraverso la
divulgazione, la crescita dei singoli poteva diventare la
crescita dell'intera umanità. Solo così il patrimonio di ognuno
poteva entrare a far parte della cultura di tutti. Oggi abbiamo
percorso il mondo in lungo e largo, ne abbiamo svelato e
raccontato i segreti. Ora bisogna impegnarsi per conservare
tutto questo. Ora si deve far si che le immagini dei film, le
storie dei libri non rimangano fine a se stesse. Bisogna lottare
perché tutti abbiano diritto ad una vita felice in un pianeta
ancora integro". |
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Il
25 giugno del 1997 a Parigi "Le comandante Cousteau" si spegne
all'età di 88 anni, e se oggi possiamo apprezzare le fantastiche
creature del mare lo dobbiamo in grande parte a lui e alla sua
irrefrenabile voglia di esplorare e condividere le meraviglie
del mondo sommerso.
Grazie Comandante Cousteau!
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