99. Manuale per l’uso della muta stagna (in NEOPRENE)
Adattamento del testo redatto da ROFOS (wwww.rofos.com)
INFORMAZIONI FONDAMENTALI PER LA SICUREZZA La muta stagna deve essere usata da subacquei in possesso di brevetti scuba che abbiano completato con successo un corso sull’uso delle stagne o da subacquei già esperti sotto la supervisione diretta di un istruttore qualificato. L’uso improprio o l’abuso della stagna può causare seri danni o addirittura la morte. Il Manuale Utente non sostituisce le istruzioni sull’uso della muta stagna di un istruttore qualificato. E’ consigliabile non usare la stagna finché non si è fatta pratica e si sono apprese le tecniche d’impiego delle mute stagne, in ambiente controllato sotto la supervisione di un istruttore subacqueo certificato da organizzazione riconosciuta a livello nazionale ed esperto nell’uso delle mute stagne.
ATTENZIONE! L’uso improprio e l’abuso della muta stagna possono causare una perdita nel controllo dell’assetto incluse discese incontrollate e rapide salite, con la possibilità di annegamento, problemi di decompressione o embolia. L’uso improprio e l’abuso della stagna possono inoltre causare un’esposizione a shock termici, inclusi rapido aumento di calore (ipertermia) o diminuzione di calore (ipotermia), con problemi di paralisi o colpo apoplettico. Non usate la stagna come un GAV! Se usate la stagna come GAV, potete diventare eccessivamente positivi al galleggiamento. Questo può causare rapide risalite incontrollate. Le risalite rapide sono pericolose e possono causare embolia o problemi di malattia da decompressione, ognuno dei quali può causare seri danni e persino la morte. Immergersi in ambienti chimicamente, biologicamente o radiologicamente contaminati, è estremamente pericoloso. Non immergetevi in acque contaminate, a meno di non essere completamente istruiti ed equipaggiati. Nelle acque contaminate dovrebbero essere usati solo equipaggiamenti specializzati, che dipendono (ma non sono limitati) dal tipo di contaminazione, dalla lunghezza dell’esposizione e dalle abilità dell’operatore, livelli di esperienza e tipo di lavoro. L’immersione in acque fredde (5 °C o meno) è estremamente pericolosa. Non impegnatevi in un’immersione in acque fredde se non siete perfettamente istruiti ed equipaggiati. Sebbene sia raro, è possibile che il neoprene possa causare allergia. Assicuratevi di non essere allergici prima di comprare una muta stagna in neoprene.
PRECAUZIONI DI SICUREZZA E LINEE GUIDA PER L’UTILIZZO DELLA STAGNA (adottate e approvate da parecchi costruttori di mute stagne) • Completate un corso per l’uso di muta stagna con un istruttore e mantenetevi aggiornati sulle tecniche d’immersione. • Usate un GAV equilibratore per la risalita e come dispositivo di galleggiamento. • Imparate a usare la vostra stagna in ambiente controllato finché non avete maturato una certa dimestichezza. • Immergetevi con un partner che conosca le procedure d’immersione con la stagna. • Usate la giusta dose di aria per la quota di esercizio e per isolarvi dalla temperatura dell’acqua nella quale siete immersi. • Non appesantitevi più del galleggiamento neutro con bombole vuote. Il vostro peso dovrebbe permettervi di fare una sosta di sicurezza a 3-5 metri alla fine dell’immersione con una riserva d’aria pari a 50 atmosfere o meno. • Controllate le vostre valvole, cerniera, polsi e collo prima di ogni immersione. • Fate sempre manutenzione e riparazioni sulla vostra stagna o valvole regolarmente. • Siate consci dei vostri limiti e rispettateli sempre. • Non superate la massima profondità per la quale siete brevettati. • Se la temperatura dell’acqua è al di sotto dei 21 °C è considerata acqua fredda • Se la temperatura dell’acqua è al di sotto dei 5 °C è considerata acqua ghiacciata. L’immersione in acqua ghiacciata è molto pericolosa e richiede equipaggiamenti, preparazione e procedure speciali.
USO E FUNZIONE DELLA MUTA STAGNA Le mute stagne forniscono una protezione termica minima. Sono progettate per essere usate in combinazione con un sottomuta e con un cappuccio e guanti di protezione. La stagna garantisce uno strato di aria asciutta sulle parti coperte del corpo. In questo modo avete una muta versatile che può essere usata in un ampio raggio di condizioni d’immersione, adattando l’isolamento e gli accessori ai vostri gusti personali.
COSA FARE PRIMA D’INDOSSARE UNA MUTA STAGNA • Controllate la taglia. Ricordate che il sottomuta indossato può cambiare l’adattabilità. • Controllate la taglia dei polsi e del collo. • Riguardate le istruzioni di questo manuale su come indossare e togliere la stagna.
DOPO AVER INDOSSATO LA STAGNA SUL SOTTOMUTA BISOGNA COMPLETARE LA VALUTAZIONE DI ADATTABILITÀ La stagna non deve impedire la respirazione. Non dovete essere impediti facendo un profondo respiro. I piedi non devono essere costretti.
Completate questa serie di esercizi di movimento: • Alzate entrambe le mani come se doveste raggiungere il rubinetto sulla bombola. Dovete essere in grado di farlo senza tirare il cavallo. • Incrociate le braccia sul petto (come per abbracciarvi). Dovete essere in grado di raggiungere e operare sulla valvola di scarico sul braccio sinistro. • Inginocchiatevi e sedetevi sui calcagni e inclinatevi in avanti. Questa posizione serve a controllare la lunghezza delle gambe e del busto allo stesso tempo. La muta non deve stringere o tirare. La taglia di una muta stagna è importante e se siete a cavallo tra due taglie, la scelta migliore è quella più grande. Se ci sono problemi in qualcuna delle aree è necessaria una diversa taglia o una muta fatta su misura.
TABELLA DELLE TAGLIE
LE DOTAZIONI DELLA MUTA STAGNA
VALVOLE La muta stagna è dotata di una valvola di carico e di una di scarico per controllare il volume dell’aria all’interno della muta. La valvola di carico vi permette di far entrare dentro la muta l’aria necessaria durante la discesa o per la maggior galleggiabilità in superficie. Il coperchio della valvola di carico è rotante e permette che l’aggancio della frusta sia posto a destra o a sinistra, secondo le preferenze del subacqueo. La valvola di scarico è usata per fare uscire l’aria non necessaria fuori della muta. La valvola può essere usata in modo automatico o manuale. La maggior parte delle immersioni è fatta con la valvola in modo automatico alla più bassa pressione di apertura che mantiene la minor quantità di aria all’interno della muta. Disponete la valvola alla più bassa pressione di apertura ruotando il corpo della valvola completamente in senso antiorario finché non raggiungete uno stop. Per fare uscire l’aria dalla muta in modo automatico, ponete la valvola nel punto più alto della muta, cioè alzate il gomito sinistro finché la valvola non è nel punto più alto del braccio. Lo scarico manuale è usato soprattutto in superficie, quando è necessaria più galleggiabilità. Nel modo manuale la valvola va posta alla più alta pressione di apertura ruotando il corpo della valvola completamente in senso orario fino allo stop. Per espellere l’aria, posizionate la valvola nel punto più alto e premete a fondo sulla valvola. La valvola di scarico può essere usata in modo manuale anche se posizionata in modo automatico o parzialmente chiusa. Non rimuovete le valvole dalla muta perché potreste comprometterne la tenuta all’acqua.
GUARNIZIONI STAGNE AL COLLO E AI POLSI Le guarnizioni in neoprene ai polsi e al collo della muta forniscono una tenuta stagna sul collo e sui polsi. Il collo deve essere risvoltato con la parte liscia a contatto della pelle. I polsini non devono essere risvoltati. È importante che collo e polsi siano della misura corretta. Sebbene le guarnizioni in neoprene siano fornite in diverse misure, può succedere che abbiano bisogno di essere adattate. Ricordate che il neoprene è elastico e con l’uso diventerà leggermente più largo. Se le guarnizioni sono troppo strette, potete allargarle voi stessi ponendo la guarnizione su qualcosa di leggermente più largo: utilizzate una bombola per il collo e una bottiglia o una lattina per i polsini e lasciateli in posizione per 12 ore.
SISTEMA DI CALZARI COMBINATO Il sistema “combinato”si compone di un calzare in neoprene incorporato alla muta e di uno con suola rigida e cerniera da sovrapporgli. Il primo permette di dare alla gamba un taglio molto aderente ed evita un eccessivo afflusso d’aria, questo annulla il pericolo di sbilanciamento e riduce la zavorra necessaria. La sua misura permette l’eventuale uso di un paio di calze ai subacquei particolarmente freddolosi o per immersioni in acque molto fredde. Sopra il calzare di neoprene va indossato un paio di calzari da 5 mm con suola rigida, con cerniera e con cinghiolo in velcro che impedisce eventuali pericolosi sfilamenti del piede dal calzare e garantisce la chiusura del calzare anche nel caso di rottura della cerniera.
CERNIERA STAGNA La cerniera stagna garantisce una chiusura stagna della muta e permette di indossarla e toglierla. La cerniera è una delle parti più importanti della muta stagna. Leggete le istruzioni sull’uso e manutenzione della cerniera prima di usarla. Un cattivo uso può danneggiare irrimediabilmente la cerniera stessa. La cerniera è coperta con un copri-cerniera in neoprene, per proteggerla dagli urti con le bombole o le rubinetterie.
Uso della cerniera: • Aprite completamente la cerniera prima di indossare la muta. • Fatela chiudere/aprire dal vostro compagno di immersione, facendo attenzione a non pizzicare il sottomuta. • La cerniera non è coperta da garanzia per danni accidentali o incuria. Deve essere maneggiata con cura e potrebbe danneggiarsi facilmente qualora venisse forzata. Deve potersi chiudere agevolmente. • Se s’inceppa, portate indietro il cursore e provate nuovamente a richiuderla lentamente. Non forzatela! • Quando riponete la muta, pulite bene i denti della cerniera con uno spazzolino, lasciate la cerniera aperta dopo averla ben lubrificata con paraffina o cera d’api. Non usate silicone spray sulla parte dentata perché il propellente potrebbe danneggiarla in modo irreparabile.
BRETELLE Le bretelle tengono alto il cavallo della muta in modo da migliorare i movimenti delle gambe. Permettono anche di non indossare la parte alta del busto, tenendola ad altezza vita prima o tra le immersioni.
BUSTO TELESCOPICO SU STAGNE TIPO “SELF” Le mute stagne con cerniera diagonale anteriore (tipo “self”) hanno un busto telescopico che fornisce la lunghezza che serve per indossare o togliersi la muta. Il materiale sui fianchi in più è mantenuto in posizione dal nastro con clip che passa sotto il cavallo.
FRUSTA DI GONFIAGGIO LP La muta è fornita con una frusta di bassa pressione con ghiera maggiorata, che serve per il gonfiaggio.
ACCESSORI PER LE MUTE STAGNE Ci sono alcuni accessori che rendono l’immersione con la muta stagna ancora più semplice e godibile: il sottomuta, il cappuccio e i guanti stagni.
Sottomuta Esistono vari tipi di sottomuta di peso e caratteristiche diverse, impiegabili a secondo del tipo di immersioni.
Cappuccio Sono disponibili due cappucci in neoprene di spessore diverso. Il cappuccio da 5 mm ha guarnizioni in neoprene monofoderato sul viso e sul collo per limitare l’afflusso di acqua ed è in neoprene superelastico. Il cappuccio da 7 mm è in neoprene superelastico, ha sempre guarnizioni in neoprene monofoderato sul viso e sul collo ed ha sulla testa una serpentina con fori di fuoriuscita per l’aria.
Guanti stagni Un paio di guanti stagni dovrebbe essere preso in considerazione quando l’immersione è in acque la cui temperatura è al di sotto di 12°C per impedire il congelamento delle mani. Il sistema è composto da un polsino montato sopra il polso della muta completo di anello in plastica e un paio di guanti con sottoguanto termico. I guanti sono dotati di ghiera rotante per una veloce e facile estrazione. Il sistema non modifica il polsino stagno della muta salvaguardando la tenuta stagna della muta stessa anche nel malaugurato caso di lacerazioni sul guanto. Permette inoltre di togliere l’anello in plastica nel soprapolso in modo da non avere ingombri inutili quando non serve utilizzare il guanto stagno.
COSA FARE ALLA PRIMA IMMERSIONE CON LA MUTA STAGNA Prima di usare la vostra stagna per la prima volta: • Completate un corso sull’uso delle mute stagne. • Leggete completamente il manuale d’uso. • Completate il controllo di adattabilità (aderenza). • Scegliete il sottomuta adatto per l’immersione prevista. • Sistemate il collo e i polsi in modo corretto. • Connettete la frusta di gonfiaggio a un’uscita di bassa pressione del primo stadio dell’erogatore. • Controllate tutto il resto dell’equipaggiamento, come pinne, pesi, GAV, ecc.
COME TOGLIERE LA MUTA • Toglietevi di dosso tutta l’attrezzatura, incluso il cappuccio, prima di togliervi la stagna. • Se l’esterno della muta si è sporcato, pulitelo con acqua prima di togliervi la muta. Prestate particolare attenzione alla cerniera stagna e alle valvole. • Aprite completamente la cerniera. Se la cerniera è dorsale avrete bisogno dell’aiuto del vostro compagno d’immersione. Se invece avete una muta tipo “self” potete procedere da soli, ma ricordatevi di sganciare la clip del sottocavallo. • Srotolate la guarnizione del collo in modo che contro la pelle ci sia la parte foderata, facendo attenzione a non lasciare unghiate sul neoprene. • Alzate il collo in neoprene sopra la testa finché la base è a livello del mento. • Fate scivolare le dita all’interno e afferrate con le dita e il pollice la base del collo. Piegate il mento sul petto e, mentre girate leggermente la testa, alzate la guarnizione. • Mentre vi sfilate le maniche, i polsini si rovesceranno automaticamente.
CURA E MANUTENZIONE DELLA MUTA La muta stagna durerà a lungo se avrete cura di mantenerla in modo appropriato con questi semplici piccoli accorgimenti. Alla fine di ogni immersione la muta deve essere sciacquata accuratamente all’esterno con acqua dolce, con particolare riguardo per cerniera e valvole. Se si è verificata anche una minima infiltrazione d’acqua all’interno o se la muta si è inumidita a causa della vostra traspirazione, è consigliabile sciacquarla anche all’interno. Prima di sciacquare la valvola, abbiate cura di mettere il tappino in gomma sull’attacco in metallo. Dopo aver sciacquato la muta, appendetela ad asciugare, rovesciatela e fatela asciugare perfettamente anche dall’interno. Fate attenzione a non esporre mai la muta in neoprene ai raggi diretti del sole. Non asciugate la muta con asciugacapelli, un’asciugatrice o una fonte di calore a 40°C. Controllate che la muta sia perfettamente asciutta all’esterno e all’interno prima di riporla definitivamente. Quando riponete la muta, pulite bene i denti della cerniera con uno spazzolino, lasciate la cerniera aperta dopo averla ben lubrificata con paraffina o cera d’api. Non usate mai silicone spray sulla parte dentata perché il propellente potrebbe danneggiarla in modo irreparabile. Potete riporla appesa o arrotolata. Nel secondo caso ponete attenzione particolare alla cerniera che non deve fare curve strette e nella quale i denti devono rimanere esterni al rotolo. Partite dai calzari e arrotolate la muta su se stessa. Una volta finito, avvolgetela con le maniche, poi potete riporla nella sua sacca in luogo fresco e asciutto. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Le mie mute stagne (il perché di una scelta).
Da quando m'immergo ho sempre utilizzato mute realizzate dalla Rofos, una ditta italiana al 100% che si trova a Sori (GE), che mi ha sempre dato fiducia per la cura con la quale realizza i suoi prodotti e per la qualità dei materiali impiegati. La Rofos è una piccola ditta, quasi artigianale, ed è uno dei pochissimi produttori che fabbricano le mute esclusivamente in Italia. Inoltre, da oltre vent'anni la Rofos si è specializzata nella produzione di un unico prodotto: la muta subacquea. Questa "specializzazione" ha fatto sì che la ditta di Roberto Scerbo nel corso degli anni raggiungesse un'affidabilità e una qualità del prodotto, orgoglio del "made in Italy", che a mio avviso ha ben pochi concorrenti nel panorama internazionale dei produttori di mute subacquee. La mia prima muta subacquea, una due pezzi da 5 mm acquistata nel 1997, pur mostrando i segni del tempo, è ancora efficiente, come pure la monopezzo da 5 mm acquistata nel 2004. Questo secondo me dipende dalla qualità e dalle caratteristiche del neoprene impiegato nella costruzione. Un neoprene a cellula spaccata, morbido e superelastico, che è estremamente confortevole e consente alla muta di mantenere intatta la sua originale morbidezza e vestibilità anche dopo innumerevoli immersioni. Quando nel 2006 decisi di rinunciare al piacere di "sentire l'acqua sulla pelle" e acquistai la mia prima muta stagna, per motivi di comfort scelsi un prodotto in neoprene precompresso, piuttosto che in trilaminato. Allora la mia scelta cadde sulla Rofos "Dry Skin Comfort" da 4 mm, anche perché mia moglie (estremamente freddolosa) impiegava già con piena soddisfazione l'analogo modello "Lady" da oltre un anno. Questo mi convinse ad acquistare la versione "Man" del medesimo prodotto. In seguito, avendo entrambi intrapreso la strada delle immersioni "tecniche" che ci portavano sempre più spesso a fare lunghe immersioni in acque fredde con pesante attrezzatura addosso, decidemmo che era giunto il momento di farsi confezionare una resistente muta "tecnica" su misura e, ancora una volta, ci rivolgemmo alla Rofos che con cortesia e competenza realizzò per me una "Dry Skin Tek" con doppie tasche e rinforzi particolari e per mia moglie una "Dry Skin Selfeasy" su misura (il modello generalmente è previsto nella sola versione "uomo"). Queste due mute stagne, alle quali facciamo fare periodicamente la necessaria manutenzione spedendole a Genova alla Rofos (sostituzione di collo e polsi e controllo della tenuta stagna della muta e delle valvole), ci accompagnano ormai da un paio di anni nelle nostre immersioni via via sempre più impegnative e ne siamo pienamente soddisfatti.
Ecco le caratteristiche fondamentali delle nostre stagne Rofos:
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