di Marcello Polacchini
A me piace moltissimo parlare di attrezzatura
scuba e sono appassionato di test dei materiali. Smonto e rimonto i miei
erogatori e passo delle ore nell'officina/negozio del mio amico
che mi fornisce la maggior parte dell'attrezzatura subacquea.
Conoscere "cosa c'è
dentro" alle macchine a cui affido... la mia vita, quando mi
trovo a 50 o 60 metri di profondità mi da maggiore sicurezza. La
mia curiosità e il mio desiderio di capire mi hanno spinto ad
approfondire la materia e il capitolo "erogatori" è uno di
quelli che mi ha maggiormente appassionato.
Come dicevo, ho smontato e rimontato più volte la mia
attrezzatura, ne ho seguito la revisione e posso dire di
conoscerla perfettamente, fin nei minimi dettagli. Solo così,
secondo me, si può avere piena fiducia nelle macchine alle quali
affidiamo la nostra respirazione sott'acqua.
Sono arrivato alla mia configurazione attuale con due
primi stadi indipendenti con attacco DIN e due secondi stadi dalle alte prestazioni
dopo anni di prove e di aggiustamenti, che mi hanno portato fino
a quella che io considero la mia configurazione ottimale. Una
configurazione che descrivo volentieri a chi mi chiede un parere
tecnico e che cerco di riportare anche in questo articolo.
Prima però debbo fare una premessa: io sono
uomo "SCUBAPRO"
da sempre (cioè da quando ho iniziato ad immergermi con l'ara,
nel 1995) e nelle mie immersioni utilizzo due gruppi S600 + MK25AF 300 bar; inoltre, ho un
gruppo MK25 200 bar + X650 per la
mia bombola stage. Tutti i miei primi stadi sono rigorosamente con attacco DIN
che, a mio avviso, da una maggiore sicurezza per ciò che
riguarda l'O-ring di tenuta. Naturalmente
però, tengo sempre di scorta anche i miei vecchi e
gloriosi erogatori G250+ MK20 e R190 + MK20 con attacchi INT, che utilizzo
prevalentemente quando vado a fare il "bagnetto" sotto casa e
che a volte, per comodità, monto in configurazione octopus.
Detto questo, penso di poter affermare che
conosco... abbastanza bene il "materiale", dato
che complessivamente ci ho fatto circa 1.600 immersioni.
Ho cercato a lungo sul mercato un "residuato bellico"
che per me è tuttora insuperabile: il mitico secondo stadio SCUBAPRO
D400, ma purtroppo non lo si trova più facilmente nel mercato dell'usato.
Chi lo possiede lo conserva gelosamente, dal momento che è un
ottimo erogatore, davvero splendido nella sua semplicità e
affidabilità. Basti pensare che, a parte i leveraggi interni un po’
complicati, non ha nemmeno la regolazione manuale dello sforzo
inspiratorio, ma semplicemente una leva dive/pre-dive sul
davanti.
Il mitico D400 è un secondo stadio che incorpora
una valvola di bassa pressione tecnologicamente tra le più
avanzate, definita a bilanciamento coassiale. Questo secondo
stadio si discosta totalmente dagli erogatori convenzionali
anche per quello che riguarda il sistema membrana/valvola di
scarico, che sono inglobate in un unico elemento. Questo fa sì che lo sforzo inspiratorio rimanga a livelli bassissimi proprio
per le dimensioni generose della valvola di scarico, inoltre
tutta la superficie anteriore funziona da pulsante di erogazione,
consentendo un facile utilizzo anche con guanti di elevato
spessore o addirittura con le moffole a tre dita.
Come dicevo,
immediatamente sopra la calotta c'è un grande pulsante a cursore
che permette di regolare la posizione su "Dive" o "Pre dive" per
consentire di ridurre la sensibilità qualora si intendesse usare
il D400 come fonte d'aria alternativa.
Nonostante non sia più prodotto da diversi
anni, molti subacquei tecnici stanno ancora
usando questo erogatore "storico" con piena soddisfazione;
altri, seguendo la moda, sono passati al più moderno X650, che,
dopo le modifiche fatte alla membrana che all'inizio aveva dato dei
problemi, sono tornati ad essere "pompati" commercialmente.
Mi sembra
quasi di rivedere la storia della mitica e indistruttibile
Lancia Thema, sostituita indegnamente dalla "nuova" Lancia
Gamma, che... ha avuto vita breve e ha lasciato dietro di sé un
mare di rimpianti. Ma queste purtroppo sono le dure leggi del
marketing nella nostra società dei consumi, che ci costringono a
mettere da parte prodotti ancora validissimi per lasciare il
posto - in nome del progresso - a prodotti non sempre
altrettanto validi...
Adesso, in ambiente SCUBAPRO, si parla
molto dell'ultimo nato: il secondo stadio A700 (vedi in fondo a questo
articolo), un erogatore che è stato presentato in anteprima
all'Acquario di Genova il 14 gennaio 2009 ed è stato immesso sul
mercato italiano nella primavera del 2009. I primi commenti nel
complesso sono stati abbastanza positivi, ma sarà solo il tempo
ad affermare il reale valore di questo nuovo prodotto. |
Il mitico 2° stadio D400
SCUBAPRO
|
Il secondo stadio X650
questo erogatore, dedicato ai subacquei più esigenti, combinato
con
il primo stadio MK25 (l'attuale top di gamma SCUBAPRO), assicura una performance
impeccabile in qualsiasi condizione ambientale. La Serie X
presenta la tecnologia della valvola bilanciata pneumaticamente,
che fornisce un flusso d’aria costante senza alcuno sforzo;
inoltre la regolazione dello sforzo inspiratorio permette di
regolare l’erogazione in base alle esigenze personali. Il
compito del secondo stadio è quello di assicurare la
respirazione naturale ottenuta con un dispositivo meccanico. Un
secondo stadio di alta qualità svolge un ruolo fondamentale nel
ridurre lo stress e aumentare la sicurezza del subacqueo
assicurando una respirazione priva di sforzo e un'erogazione
controllata che offre quantità d'aria abbondanti ma sempre
controllabili.
L'X650
presenta queste caratteristiche tecniche:
-
Valvola di flusso coassiale
bilanciata,
che dirige
il flusso d'aria direttamente nella bocca del subacqueo ed
evita la perdita di prestazioni. Il flusso d'aria richiede
uno sforzo respiratorio minimo e risponde immediatamente al
fabbisogno d'aria in modo assolutamente controllato,
indipendentemente dalla pressione della bombola.
-
Sforzo respiratorio è inferiore
del 20% rispetto ad altri secondi stadi, grazie ad una
valvola di scarico innovativa e più grande.
-
Cassa in fibra di carbonio e
tecnopolimeri con
stampaggio di precisione.
-
Sforzo espiratorio
regolabile dal subacqueo, aumentandolo o
riducendolo, in modo da adattare il secondo stadio a
qualsiasi condizione di immersione, inclusa l'immersione in
acque fredde.
-
Controllo dive/pre-dive per
evitare che quando non viene usato l'erogatore vada in
autoerogazione.
-
Dispositivo VIVA (Venturi
Intiated Vacuum Assist)
regolabile dal subacqueo. Si tratta di un
dispositivo brevettato dalla SCUBAPRO e presente in tutti i
suoi secondi stadi. Il VIVA utilizza la potenza di
aspirazione dell’effetto Venturi per ridurre il lavoro
respiratorio e aumentare il comfort di respirazione. Quando
la leva del VIVA è su MAX l’assistenza all’erogazione è
massima; l’impostazione MIN evita l’autoerogazione in
superficie, nell’uso in addestramento, nell'utilizzo come
fonte d’aria alternativa, in caso di forti correnti o quando
viene utilizzato in configurazione octopus.
-
Robusta frusta
Super Flow rivestita in kevlar, per una
maggiore durata e un’erogazione regolare dell’aria.
-
Boccaglio ortodontico
ad elevato comfort, per ridurre l’affaticamento mandibolare
e prevenire l’irritazione delle gengive. Sviluppato da
un'equipe di dentisti e tecnici di laboratorio, questo
boccaglio dura molto più a lungo di uno convenzionale perché
per tenerlo in posizione è richiesto uno sforzo minimo.
-
Valvola di scarico
a flusso estremamente elevato.
-
Controlli di scarico
morbidi e di grandi dimensioni,
facili da trovare anche quando si indossano guanti
spessi durante le immersioni in acque fredde.
-
Dimensioni compatte e
posizionamento ottimale della valvola.
-
Minore affaticamento mandibolare
grazie alla forma affusolata e al peso ridotto.
-
Elevata resistenza alla corrosione
e prestazioni eccellenti nelle acque fredde, grazie allo
stampaggio di precisione, ai componenti leggeri e ai
materiali anticongelamento. Ottimale per
condizioni e ambienti
estremi.
Il primo stadio MK25AF
Da sempre SCUBAPRO è stata protagonista
assoluta nell’evoluzione dei primi stadi a pistone e l'MK25 è
l'ultimo risultato di questa evoluzione, è un primo stadio con
caratteristiche che assicurano prestazioni elevatissime.
A una prima
occhiata non si notano differenze rilevanti rispetto all’Mk20,
ma, sollevando la protezione in gomma che copre l’estremità
opposta alla torretta girevole, si nota una vite con testa a
brugola, che svela l’innovazione più radicale presente
nell'MK25: un sistema esterno di regolazione della pressione
intermedia, che non richiede lo smontaggio dell’erogatore.
Questa è una caratteristica tipica degli erogatori a membrana,
che per la prima volta la SCUBAPRO ha adottato e su un modello a
pistone. Anche se nella mia esperienza non ho avuto spesso la
necessità di interventi di regolazione, la possibilità di
effettuarla in maniera così semplice è comunque vantaggiosa sia
in termini di tempo sia di costi.
L'MK25 è
oggi il primo stadio a
pistone iperbilanciato più performante di tutta la gamma
SCUBAPRO, grazie non solo alla portata enorme e ben
calibrata, ma anche per la stabilità della pressione intermedia
che assicura un’erogazione istantanea e costante. Questo significa
poter disporre di un flusso d’aria immediato a qualsiasi pressione della bombola e
a qualunque temperatura dell’acqua.
Il principale vantaggio dei
primi stadi a pistone
sta nella loro tradizionale affidabilità e nella minima
necessità di manutenzione, dovuta al meccanismo efficace ma meno
complesso rispetto ai primi stadi a membrana, dato che utilizza un
minor numero di parti mobili. Ancora più importante è la
capacità degli erogatori a pistone di fornire volumi d’aria
molto elevati, irraggiungibili da qualunque altro tipo di primo
stadio.
L'MK25AF
presenta queste caratteristiche tecniche:
-
Pistone flow-through
iperbilanciato pneumaticamente, in grado di
inviare al secondo stadio molta più aria rispetto a
qualsiasi altro primo stadio, con prestazioni che non
risentono minimamente delle variazioni di pressione della
bombola. L’iperbilanciamento pneumatico permette di
utilizzare componenti più leggeri e sensibili, con il
risultato di rispondere immediatamente alle richieste d’aria
da parte del subacqueo e di poter offrire istantaneamente
ingenti flussi d’aria, anche quando la pressione della
bombola è minima. Nelle fasi finali dell’immersione, quindi,
il subacqueo si trova a respirare da un erogatore ancora più
performante e questo è l’ideale durante la risalita o le
soste di decompressione. La tecnologia a pistone bilanciato
offre prestazioni identiche sia in acque calde sia in acque
fredde.
-
Due uscite di alta pressione
opposte: il posizionamento delle fruste di alta e
bassa pressione è cruciale per il comfort dell’immersione.
La presenza di due uscite di alta pressione opposte permette
di posizionare il primo stadio nel modo preferito (con la
torretta in alto o in basso). Ciò consente al sub di
posizionare gli strumenti a destra o a sinistra e aumenta la
libertà di movimento della testa e del collo.
-
Uscite di bassa pressione
multiple, per assicurare la massima libertà nella
disposizione delle fruste di bassa pressione. L'MK25
alloggia 5 uscite HF (High
Flow) su una torretta girevole che permette la
rotazione a 360 gradi delle fruste. la denominazione "High
Flow" indica le uscite in grado di erogare un flusso
superiore del 15% rispetto a quelle convenzionali.
-
Configurazioni primo stadio
DIN/INT: per garantire la compatibilità su scala
mondiale, tutti i primi stadi Scubapro sono disponibili in
versione INT 232 bar e nelle versioni DIN 300 bar.
-
Pressione intermedia
regolabile dall’esterno: permette ai tecnici di
effettuare tarature di precisione o di ripetere le
regolazioni in seguito ad interventi di manutenzione senza
necessità di smontare il primo stadio.
-
Corpo in ottone cromato
lavorato per l'uso marino che assicura un'eccellente
resistenza alla corrosione e notevole longevità.
-
Scambiatore di calore AF (Anti
Freeze) per immersioni in acque fredde. Le
condizioni ambientali delle immersioni possono variare
notevolmente, fino ad includere temperature dove il freddo
estremo, sia dell'acqua sia dell'aria, crea un forte rischio
di congelamento. Pertanto, la resistenza al gelo è un
fattore cruciale per la sicurezza del subacqueo. Tutti gli
erogatori Scubapro sono certificati CE per immersioni in
acque fredde con pressioni fino a 300 bar. Molti modelli
superano anche queste specifiche rigorose e sono stati
utilizzati con successo in acque con temperatura inferiore a
2° C. Come precauzione anticongelamento, i tecnici Scubapro
hanno progettato componenti anticongelamento per i primi
stadi MK25, per ottimizzare l’immersione in acque fredde. Lo
scambiatore di calore AF aumenta la superficie di
trasferimento di calore dall’acqua, per riscaldare le
componenti interne a contatto con il flusso d’aria
raffreddato dall’espansione. Per consentire le immersioni in
acque fredde, i secondi stadi Scubapro utilizzano fibra di
carbonio e tecnopolimeri per lo stampaggio di precisione
della cassa e dei componenti, superando anche le specifiche
CE per immersioni in acque fredde. Inoltre, questi materiali
li rendono leggerissimi e inattaccabili dalla corrosione.
La parte
più interessante della meccanica interna del primo stadio
MK25 è sicuramente il nuovo pistone in materiale composito
acciaio e tecnopolimero, ereditato direttamente dalle ricerche
che hanno portato allo sviluppo degli MK25 Titanium e MK25
Titanium/Alloy. Questo nuovo pistone presenta il lato di bassa
pressione in solido tecnopolimero e il gambo in acciaio inox
antimagnetico. Questo abbinamento dà origine a un pistone molto
leggero, che permette un ulteriore miglioramento della stabilità
della pressione intermedia, già ottima nell’MK20 e, soprattutto,
consente una particolare rapidità di risposta alle richieste
d’aria del secondo stadio.
|
Il secondo stadio X650 SCUBAPRO |
Ma ritorniamo al
secondo stadio X650. Con tutta
la tecnologia sopra descritta, l’X650 è
certamente un erogatore
molto buono, ma - secondo il
mio modesto parere - è inferiore come prestazioni al glorioso D400
e persino all’S600 che, infatti, io utilizzo come mio secondo
stadio principale attaccato ad una frusta di 210 cm. Nelle mie
immersioni ho usato tutti e tre questi secondi stadi, sempre abbinati all'ottimo
primo stadio MK25 e, tutto sommato, mi sono trovato meglio con l’S600. Anche
nelle immersioni fatte al lago, con 5 o 6 gradi di temperatura
dell'acqua,
non ho mai avuto nessun tipo di problema.
Insomma, io concordo pienamente
con quelli che dicono che il D400 dà un sacco di aria. È proprio
così: aria a volontà e sforzo inspiratorio praticamente nullo. Anche sotto
sforzo, non si sente mai il bisogno di avere aria in più,
anzi... forse
il D400 ne dà addirittura troppa! E poi si tratta di un erogatore molto
robusto. Ha solo un paio di lievi difetti: il pulsante di spurgo
non è facilissimo da schiacciare, perchè è coperto dalla calotta
di gomma e se uno indossa i guanti, non è intuitivo come altri
erogatori. In secondo luogo, la calotta si smonta con più
difficoltà rispetto ad altri erogatori della Scubapro.
Anche il più moderno X650 dà un mucchio di aria
e alcuni sub lo preferiscono al D400 perchè ha anche la
regolazione del flusso e non solo la leva dive/pre-dive per
l'effetto Venturi. Io il mio X650 lo tengo abbastanza chiuso, a meno che non
abbia bisogno di più aria. In ogni caso si tratta di un
erogatore molto robusto e affidabile.
In definitiva, in base alla mia esperienza
personale posso affermare
tranquillamente che i gruppi Scubapro MK25AF +
S600, oppure MK25AF + X650 sono un'ottima soluzione e danno aria a
volontà. Certo, il primo stadio a pistone non garantisce la
impermeabilità della camera che dà il primo stadio a membrana,
ma, se proprio lo si vuole, si possono fare altri abbinamenti,
ad esempio con il primo stadio MK17 a membrana bilanciata o con
l’MK19 a membrana con camera stagna.
In ogni caso, a me il pistone
iperbilanciato dell’MK25 non ha mai dato problemi. La
sua manutenzione e la regolazione della pressione intermedia non
sono particolarmente complesse e il gruppo dà aria a volontà con
pochissimo sforzo inspiratorio, anche a profondità davvero…
profonde! |
Il
secondo stadio S600 è comparso sul mercato nel 2000 e subito
si è dimostrato un degno successore del G500, dal quale ha
ereditato numerose caratteristiche, perfezionandosi
ulteriormente in vari particolari.
La
caratteristica che più si apprezza durante l’uso dell'S600 è
certamente l’estrema leggerezza (pesa appena 168 grammi),
che si avverte appena si mette in bocca il boccaglio. Una volta
immersi, poi, ci si rende conto che le prestazioni di erogazione
dichiarate dalla Scubapro (ben 1850 lt/min a 200 bar) sono
effettivamente un volume d’aria eccezionale, che è assolutamente
impossibile sfruttare al massimo, anche in caso di eccezionali
situazioni di affanno. La respirazione è molto fluida, con un
bassissimo sforzo espiratorio grazie alla grande membrana della
valvola di scarico. In immersione si possono dosare le
prestazioni mediante il pomolo di regolazione della resistenza
inspiratoria, che permette di adattare il flusso d’aria alle
necessità del momento. Utilizzando l’S600 come fonte d’aria
alternativa, si posiziona questo comando in chiusura e si evita
che il secondo stadio vada in autoerogazione.
Sul
condotto del boccaglio c'è il comando del "VIVA" o effetto
Venturi, che muove un deflettore in grado di modificare la
geometria interna del condotto stesso, variando il flusso
d’aria. Azionando il comando, al di sopra del deflettore si
muove un flusso d’aria ad alta velocità, che crea una
depressione all’interno della cassa del secondo stadio e questa
riduzione di pressione risucchia la membrana mantenendo aperta
la valvola del secondo stadio e conserva l’erogazione innescata.
|
Il gruppo SCUBAPRO MK25 + S600
è l'erogatore ideale per i subacquei che richiedono delle
performance impeccabili e un relax totale durante l'immersione.
Gli erogatori della "Serie S" si avvalgono
della tecnologia della valvola
bilanciata pneumaticamente, che assicura un potente
flusso d’aria eccezionalmente stabile in qualsiasi condizione.
Il primo stadio MK25 a pistone
iperbilanciato è il top di gamma della SCUBAPRO, grazie
non solo alla portata enorme e ben calibrata, ma anche alla
stabilità della pressione intermedia che assicura un’erogazione
istantanea e costante. Ciò significa un flusso d'aria immediato
a qualsiasi pressione della bombola e temperatura dell'acqua.
Associato al secondo stadio bilanciato pneumaticamente ad alte
prestazioni S600, l'MK25 assicura delle prestazioni eccezionali.
Infatti il secondo stadio S600 corrisponde perfettamente alle
caratteristiche del primo stadio MK25 e, grazie alle opzioni di
regolazione, si adatta a tutte le condizioni di immersione ed a
tutte le preferenze individuali.
La
facilità di respirazione è il punto di forza di questo sistema
a flusso d'aria eccezionalmente stabile che si
adatta a tutte le condizioni e alle preferenze dei subacquei più
esigenti.
La
valvola bilanciata pneumaticamente fornisce un flusso d’aria
costante e senza alcuno sforzo; la funzione di regolazione dello
sforzo inspiratorio consente di personalizzare lo sforzo
respiratorio; il controllo dive/pre-dive Venturi Initiated
Vacuum Assist (VIVA) e la valvola di scarico a flusso elevato
facilitano la respirazione; la frusta Super Flow consente
un’erogazione regolare dell’aria e i componenti leggeri ed
anticongelamento con stampaggio di precisione garantiscono
elevata resistenza alla corrosione ed ottime prestazioni nelle
acque gelide. |
Il secondo stadio S600 SCUBAPRO
Torna all'inizio della pagina |
Io, come ho già detto prima, dopo varie
prove fatte nelle diverse condizioni di impiego, preferisco
usare l’MK25AF + X650 con frusta corta come erogatore secondario
e lo tengo appeso al collo con un elastico; mentre uso l’MK25 +
S600 con frusta lunga 210 cm. come erogatore principale.
Entrambi i miei erogatori hanno l’attacco DIN e la torretta
girevole dell'MK25 l’ho montata capovolta: in questo modo con le
bombole con doppio attacco a "T" tedesco non ho mai avuto il
problema che la torretta sbattesse sul collo della bottiglia
(basta inclinare leggermente i primi stadi).
E adesso
spendiamo soltanto due
parole per parlare del famosissimo secondo stadio G250 e poi anche
del vecchio
indistruttibile R190.
Esploso del secondo stadio G250
|
Il secondo stadio G250 è
stato per anni uno degli erogatori "omologati" dalla U.S. Navy
ed è affidabilissimo. Questo secondo stadio dà aria in quantità considerevole,
con sforzo inspiratorio modesto, almeno fino ai 45-50 metri di
profondità. Dopo il primo G250 entrato in produzione all'inizio
degli anni '90 è nato il G250HP (Hig Pressure), che però si è
rivelato meno affidabile del suo predecessore. Poi dal 2007 è
uscito sui mercati il modello G250V, che non è
una novità assoluta, dato che si tratta di un’azzeccata operazione
commerciale della SCUBAPRO. Infatti, sostanzialmente non è altro
che il solito vecchio glorioso, affidabile ed indistruttibile
G250, al quale la casa produttrice ha fatto alcune
modifiche interne ed un "face lifting" rinnovandogli la calotta
esterna. Questo erogatore adesso viene molto pompato
commercialmente e la "V" della sua sigla sta
per "vintage", termine che di questi tempi va molto di moda. In ogni
caso il G250 è un ottimo erogatore in qualunque condizione
d'impiego. Assolutamente affidabile e indistruttibile!
Il G250 è un secondo stadio
regolabile bilanciato, riprogettato come versione Vintage
contiene alcuni miglioramenti tecnici. Secondo la casa nel
modello G250V le prestazioni respiratorie sono migliorate del
50%. Il lavoro inspiratorio ed espiratorio è più semplice e meno
faticoso. Paragonato al modello G250HP che richiede 1,29 J/L, il
modello G250V richiede 0,68 J/L cioè meno sforzo per
ottenere lo stesso volume d'aria.
Il G250V è un sistema completamente in
metallo, composto da tubo di ingresso, orifizio, manopola,
collegamento frusta e scambiatore di calore interamente in
metallo, quindi una costruzione di livello superiore che
assicura resistenza elevata alle acque fredde. Il G250V presenta
anche una nuova calotta completa, ereditata dal modello G250 ma
molto più resistente per consentire anni di immersioni senza
problemi. Inoltre la calotta è facilmente smontabile anche
sott'acqua, grazie al nuovo sistema senza fermo di bloccaggio;
perciò, in caso di necessità, il controllo è sempre nelle mani
del subacqueo in qualsiasi tipo di immersione. E' stato inserito
anche il nuovo controllo VIVA
(Venturi
Initiated Vacuum Assist) per consentire la
regolazione dell'effetto Venturi anche quando si indossano
guanti spessi.
|
I secondi stadi SCUBAPRO G250 V e R190
octopus
|
Secondo stadio SCUBAPRO R190
|
Per quanto riguarda invece il secondo stadio R190,
si può affermare che questo è un vero "mulo", infatti
spesso viene ancora
utilizzato dalle scuole sub, per un impiego gravoso con
gli allievi.
Dopo avermi servito per anni come erogatore di back
up in configurazione octopus, adesso io l’ho "declassato" ad
erogatore della mia bombola decompressiva S40, montato sulla
quale, tra i 21 e i 3 metri fa egregiamente il suo sporco lavoro
(oltretutto l’ho abbinato ad un ottimo primo stadio MK25 DIN 200 bar).
Progettato con la seria mentalità del vero "subacqueo" l'erogatore R190
combina un sistema downstream di quarta generazione testato nel
tempo, con una costruzione robusta e una grande affidabilità.
La
classica valvola downstream regolabile VIVA (Venturi Initiated
Vacuum Assist) permette di regolare il flusso d'aria ottimale.
Il
pulsante anteriore di spurgo assicura ottime prestazioni e la
frusta di bassa pressione con attacco reversibile
destro/sinistro permette una configurazioni personalizzata. |
L'APEX serie XTX |
Fin qui ho parlato di SCUBAPRO, ma il
resto del "mondo degli erogatori top"?
Bene, per quanto riguarda altri erogatori "top
di gamma", posso dire soltanto due parole su quelli che io ho
provato personalmente.
Ad esempio gli ultimi nati in casa APEX,
cioè gli XTX 200 e XTX 100 sono due ottimi erogatori, con un bel
primo stadio a membrana. Costano parecchio, ma danno ciò che
promettono: aria a volontà e erogazione molto morbida. Gli XTX 50
e XTX 20 sono più economici ma sempre comunque validissimi, però
l’ultimo io lo userei solo come fonte d'aria alternativa.
Frutto di un innovativo progetto di
ricerca, l'Apex XTX 200 è un erogatore di nuovissima
concezione che rivoluziona gli standard tradizionali offrendo
prestazioni incrementate rispetto agli affermati TX 100 e TX 50.
La peculiarità dell’XTX 200 risiede nella
straordinaria evoluzione del suo primo stadio, dove sono stati
ottimizzati i passaggi interni in modo da garantire flussi
d’aria lineari, completamente privi di turbolenze.
Il primo stadio a membrana bilanciato,
dispone della prestigiosa valvola a stelo maggiorato, prodotta
in APEKS, la cui sede è interamente sostituibile. Rivoluzionario
nella forma e nei contenuti costituisce la scelta ideale per
l’immersione sportiva e tecnica.
Ottimo per l’utilizzo in acque fredde o
fortemente inquinate, è totalmente sigillato consentendo di
ottenere la massima protezione senza l’impiego di capsule
isolanti in silicone. Le uscite sono fisse e preorientate per
una più razionale distribuzione delle fruste: 2 HP per manometro
e sonda del computer e 4 MP. |
L'Apex XTX 200
Torna all'inizio della pagina |
Ho anche
"assaggiato" il mitico Poseidon Jetstream, che è una
macchina molto delicata, ottima per immersioni profonde (diciamo
dai 40 metri in giù) dove esprime il meglio di sé. Usato sopra
ai 35-40 metri, francamente mi pare un pò eccessivo per
immersioni "ricreative". Il Jetstream ha la caratteristica
peculiare di "sparare aria" se sei a 3 o 4 ATA, ma questa è
proprio "la caratteristica" dei Poseidon che, oltretutto, hanno
una manutenzione costosa e delicata (mi riferisco al kit di
o-ring e pastiglie e alla regolazione della pressione
intermedia del primo stadio). Quindi, secondo me, si tratta di
erogatori per sub con esigenze particolari, tipo gli OTS e i
profondisti spinti.
Il Jetstream è un
sistema con elevate prestazioni di erogazione e affidabilità,
grandi portate d’aria e semplicità di costruzione. E' costituito
da un primo stadio a membrana convenzionale con sistema di
sovrappressione e da un secondo stadio con valvola
servoassistita. Ha 4 uscite LP, di cui una preferenziale e 2
uscite HP e ha di serie l'attacco DIN 300 bar.
Il
primo stadio Poseidon si avvale di un sistema a membrana con
valvola di alta pressione conica inox battente su una pastiglia
di teflon; la camera d’espansione, che ospita la membrana,
funziona anche da taratura, quindi il serraggio va eseguito con
una chiave dinamometrica al fine di avere una taratura più
precisa.
Il secondo stadio è
servoassistito: l’aria proveniente dal primo stadio passa
attraverso una valvola espandibile ed un condotto che termina
con una servovalvola. Nel momento in cui il sub non respira,
l’aria, non avendo sfogo, riempie tutto il condotto ed espande
la valvola, la quale va ad occludere dei fori collegati alla
stessa scatola del secondo stadio, quindi direttamente al
boccaglio. Quando il sub compie l’atto inspiratorio crea una
variazione della pressione all’interno della scatola e il
sistema sbilanciato consente alla valvola di collassare e quindi
di aprire il condotto che porta aria al subacqueo.
Questo sistema
consente di muovere masse d’aria notevoli (1.500 litri al
minuto) con uno sforzo minimo d’apertura da parte del subacqueo
a qualsiasi profondità. Un erogatore con queste portate d’aria e
con questo sistema di secondo stadio deve per forza avere dei
sistemi di sicurezza da sovrapressione e il Jetstream ne
incorpora due. Uno si trova nel primo stadio. una valvola si
apre automaticamente quando la pressione intermedia supera i 16
bar, consentendo di scaricare l’aria in eccesso (circa 6 bar) e
di mantenere la pressione media più vicina possibile ai valori
ottimali. Il secondo sistema di sicurezza è costituito da una
valvola di sovrapressione incorporata nella frusta all’altezza
dell’innesto al 2° stadio. Questa valvola si attiva quando la
pressione mediasupera i 16 bar scaricando automaticamente l’aria
in eccesso ed evitando getti di sovraflusso indesiderati,
consentendo quindi al sub di mantenere in bocca il secondo
stadio.
Non ho mai avuto modo di provare un
Mares MR22 + Abyss, ma tutti ne parlano bene, perciò…. mi tocca
crederci! Ad ogni modo, è l'erogatore MARES al top delle
prestazioni, il prodotto tecnico nel quale si ritrovano
concentrate le più moderne innovazioni in tema di respirazione
subacquea. Progettato per soddisfare le specifiche U.S. Navy, ha
dimostrato di saperle superare con ampio margine.
Il primo stadio a
membrana MR 22 è dotato del sistema DFC (Dinamic Flow Control).
Le componenti sottoposte ad alta pressione sono state tutte
progettate per un intervallo di manutenzione di "2 anni o
200 immersioni", il doppio degli standard di sicurezza. Compatto
ed elegante il primo stadio (piuttosto pesante...) è
realizzato in ottone cromato; è dotato di 4 uscite di bassa
pressione di cui una preferenziale e di 2 uscite di alta
pressione inclinate di 45° per permettere una disposizione più
razionale delle fruste.
Il secondo stadio
Abyss, dotato del sistema V.A.D. (Vortex Assisted Design), è
realizzato in ottone placcato al nickel e al cromo. Questo
materiale offre una serie di benefici: robustezza assoluta,
comparti più sottili (quindi maggiore compattezza a parità di
dimensione della membrana) e protezione anti gelo migliorata
dall'effetto "radiatore" del metallo. Il design del secondo
stadio ottimizza l'ingresso e l'uscita dell'acqua rendendo più
fluida la respirazione. Il pulsante di spurgo centrale è montato
in posizione ergonomica. Il boccaglio è realizzato in silicone
ipoallergenico e limita lo sforzo della mascella anche dopo
lunghe immersioni.
L'MR22 offre il
sistema brevettato MARES V.A.D. (Vortex Assisted Design), che
assicura una respirazione dolce a tutte le profondità. Il
principio su cui si basa è molto semplice: l'aria che proviene
dalla frusta e passa attraverso la valvola del secondo stadio
viene indirizzata direttamente verso il boccaglio attraverso un
tubo di by-pass. All'interno del boccaglio l'aria subisce un
effetto vortice che crea una depressione che facilita l'accesso
di ulteriore aria rendendo così la respirazione priva di sforzo.
L'ultima evoluzione
del più celebre secondo stadio Mares è l'Abyss42, cioè l'Abyss
accompagnato ad un primo stadio ancora più compatto e
ad alte prestazioni l'MR42T. L'evoluzione del design del
secondo stadio Abyss ha aggiunto più metallo al coperchio
anteriore e al coprifrusta per ottenere una sicurezza ancora
maggiore nelle condizioni di immersione più difficili.
|
Poseidon Jetstream
Mares Abyss
Torna all'inizio della pagina |
L'ultimo
prodotto nato in casa SCUBAPRO:
il secondo stadio A700... il
TOP !!
Il 14 gennaio 2009 , nella cornice
dell’Acquario di Genova, davanti a un pubblico di giornalisti
provenienti da tutto il mondo, Scubapro ha presentato in
anteprima mondiale il suo nuovo prodotto top di gamma:
il secondo stadio A700.
Il nuovo erogatore, progettato e costruito
interamente in Italia, dopo quasi tre anni di ricerca e
sviluppo, è stato realizzato con una precisione artigianale e
secondo la casa costruttrice è
paragonabile ad un gioiello. Infatti - dice la SCUBAPRO - se "un diamante è per
sempre", altrettanto promette di essere questo gioiello
della tecnologia made in Italy: un capolavoro di bellezza e
prestazioni destinato a durare nel tempo.
Il nuovo top di gamma degli erogatori di
casa SCUBAPRO è caratterizzato da un corpo in ottone cromato e
lucidato, con un’aria massiccia e un po’ retrò che dà un’idea di
solidità e robustezza, come si addice ad un prodotto destinato a
durare nel tempo, che promette di essere il miglior erogatore di
sempre.
Completamente lavorato e saldato a mano
con tecnica artigianale, con oltre 200 passaggi diversi di
lavorazione, l’A700, nonostante la sua costruzione in metallo,
risulta essere leggero e compatto.
Il fatto che il secondo stadio sia
interamente realizzato in ottone, garantisce lo scambio termico
(ben 96 kcal/m-K contro le 0,25 kcal/m-K del nylon) e fa sì che
questo erogatore sia indistruttibile e sia utilizzabile anche in
condizioni critiche, riducendo moltissimo il rischio di
congelamento in acque molto fredde.
Il secondo stadio A700 ha numerose
caratteristiche innovative, sia nel design (decisamente
accattivante) che nelle prestazioni. Dotato di una valvola
bilanciata pneumatica, offre una resistenza molto ridotta
all’inspirazione. Il pomello di regolazione dello sforzo
inspiratorio è stato rifatto e funziona con maggior precisione.
Così come gli altri erogatori Scubapro di nuova generazione,
anche l’A700 adotta la tecnologia VIVA® (Venturi Initiated
Vacuum Assist), che riduce lo sforzo respiratorio e aumenta il
comfort di utilizzo. Il deflettore coassiale non è montato in
corrispondenza del boccaglio, ma secondo un nuovo progetto, è
stato portato in posizione inferiore, in modo da poter variare
la direzione del flusso dell’aria lasciando inalterata la
sezione di uscita, sfruttando l’effetto Venturi.
L’A700 monta di serie un
boccaglio ortodontico
"Super Comfort" in silicone anallergico con i morsi sagomati, in
modo da offrire ai denti del subacqueo una buona superficie di
presa nel rispetto di quella che viene denominata "occlusione",
cioè la posizione naturale dei denti a bocca chiusa. Ciò
consente di prevenire l’affaticamento mandibolare, che molto
spesso può determinare fastidiosi mal di testa dopo
l’immersione.
Il collegamento al primo stadio avviene
tramite una frusta di bassa pressione Super Flow, di grande
diametro interno e rivestita in Kevlar, che garantisce una
maggiore portata di aria e una maggiore robustezza. |
Secondo stadio SCUBAPRO A700
|
Le prestazioni del nuovo erogatore
(rilevate in laboratorio) sono molto interessanti e testimoniano
un’erogazione dell’aria sempre abbondante e bilanciata e uno
scarico senza sforzo. Il lavoro respiratorio è abbondantemente
entro i limiti previsti dalle norme CEE che sono di 3 J/l,
mentre l’A700 arriva a soli 0,5 J/l , cioè il minimo necessario
per aprire la valvola e mantenere attiva l’erogazione (che è
regolabile con precisione attraverso l’apposito comando); mentre
lo sforzo di espirazione è molto modesto ed è limitato a quello
appena necessario a fare uscire l’aria dalla cassa metallica
attraverso la valvola di scarico sovradimensionata.
Il lancio sul mercato europeo del nuovo
erogatore Scubapro A700 è avvenuto nella primavera del 2009
ed il nuovo prodotto è stato accolto con grande successo dagli
estimatori del marchio SCUBAPRO.
E'
possibile scegliere tra due configurazioni: MK25AF + A700
oppure MK17AF + A700.
In occasione del lancio del nuovo A700 la
SCUBAPRO ha fatto anche un restyling dei due primi stadi ai
quali abbinarlo; infatti, sia l’MK25 che l’MK17 (entrambi in
versione AF = Anti Freeze) sono stati rinnovati esteticamente
con nuove cromature e lucidature e con l’ammorbidimento delle
linee e degli spigoli, in modo da renderli più “compatibili” con
il nuovo secondo stadio tutto in metallo cromato. Il restyling
ha interessato solo l’aspetto estetico e non il “cuore” dei due
primi stadi, che restano perfetti sia come prestazioni che come
affidabilità e per il momento non consentono ulteriori margini
di miglioramento.
Torna all'inizio della pagina |
|