Torna all'indice

di Tecnica & Medicina

 

 

49. LA MANUTENZIONE DELL'ATTREZZATURA SUBACQUEA

di Marcello Polacchini

L’attrezzatura subacquea è molto costosa. La buona cura e manutenzione dell’attrezzatura scuba è molto importante: da essa può dipendere la nostra sicurezza in immersione. Per questi due motivi, anche se non teniamo particolarmente alle “nostre cose”, sarebbe bene che trattassimo con cura la nostra attrezzatura e la mantenessimo in perfetta efficienza. In questo modo, molti componenti dell’attrezzatura subacquea potranno durare anni e potranno servirci egregiamente nelle nostre immersioni.

Vediamo allora una lista delle “manutenzioni” ordinarie da effettuare. 

1)   Ogni volta che si usa l’attrezzatura è bene sciacquarla in abbondante acqua corrente ovvero immergendola in acqua pulita e lasciandola in ammollo per qualche minuto. Nei diving questo non è quasi mai possibile, perché si usano delle vasche più o meno sporche, quindi è bene farlo una volta tornati a casa.

2)   Ogni tanto dare una sciacquata al secondo stadio dell’erogatore immergendolo in una bacinella con un pò di Amuchina diluita in acqua non è male per l’igiene.

3)   Gli erogatori vanno fatti sgocciolare appesi, possibilmente con un gancio attaccato al primo stadio (cioè non per le fruste) e, una vota asciutti, se si ha lo spazio necessario vanno lasciati sempre appesi facendo fare alle fruste delle curve morbide (mai piegarle!), altrimenti vanno riposti nel porta erogatori (solo quando sono perfettamente asciutti) arrotolando dolcemente le fruste (cioè con delle spire larghe).

4)    Le mute, una volta sciacquate, vanno fatte asciugare all’aria o in ambiente ventilato e comunque mai al sole (si rovinerebbe il neoprene).

5)    Se si ha spazio sufficiente, le mute vanno lasciate appese con delle grucce con le spalle sufficientemente ampie, in un locale fresco, asciutto e buio.

6)   Se la muta è una stagna in trilaminato o in neoprene, con i calzari incorporati, va conservata appesa con i piedi all’insù (esistono in commercio degli appositi stendini fatti all’uopo).

7)   Le cerniere delle mute stagne o semistagne vanno lasciate aperte.

8)   Le cerniere in bronzo delle mute stagne o semistagne vanno strofinate frequentemente con della paraffina o con gli appositi prodotti in crema o in gel. Per le cerniere in plastica tipo T-zip esiste un apposito lubrificante in tubetto.

9)   Guanti, cappuccio e calzari, una volta sciacquati e asciugati, possono essere riposti dove si vuole. Per i calzari è abbastanza igienico un trattamento di risciacquo più intenso, diluendo del Lysoform in un secchio.

10)  Le pinne, dopo essere state sciacquate e asciugate all’aria e all’ombra, vanno riposte in un locale buio, fresco e asciutto, evitando di appenderle per i cinghioli (a meno che non siano delle molle di acciaio) e lasciandole possibilmente distese in piano, affinché non si deformi la pala.

11)  Le torce, i coltelli e i computer vanno sciacquati dopo ogni immersione in abbondante acqua corrente, ovvero immergendoli in acqua pulita e lasciandoli in ammollo per qualche minuto.

12) Per quanto riguarda il computer subacqueo, è consigliabile un periodico controllo del livello di carica della batteria, sostituendola quando è a 2/3 della sua massima carica.

13) Se la torcia è del tipo ricaricabile e non è completamente scarica è bene farla scaricare completamente tenendola immersa in acqua per disperdere il calore della lampada: questo prolungherà la vita del pacco batterie.

14) Quando la torcia viene riposta per un lungo periodo è meglio lasciarla almeno parzialmente carica. Se non dovesse essere utilizzata pere lungo tempo è comunque meglio effettuare un ciclo di scarica e ricarica completo ogni 2-3 mesi (in questo modo si prolunga la vita del pacco batterie).

15) Ogni tanto la torcia deve essere smontata e deve essere passato appena un filo di grasso al silicone sugli O-ring di tenuta, per mantenerli morbidi. Il grasso deve essere spalmato facendo scorrere l’O-ring tra le dita unte e poi va eliminato l’eccesso con uno straccio asciutto. Bisogna fare molta attenzione che sugli O-ring non si attacchino granelli di sabbia o di sale, altrimenti l’allagamento della torcia al suo primo utilizzo è sicuro. La torcia non va mai serrata esageratamente: è l’O-ring che dà la tenuta e non la forza di serraggio!

16) Il GAV deve essere sciacquato oltre che all’esterno, anche all’interno, facendo entrare acqua dolce dal VIS e gonfiandolo leggermente e poi agitandolo e capovolgendolo più volte in modo che l’acqua arrivi a sciacquare ogni punto del sacco. Terminato il risciacquo va fatta uscire tutta l’acqua dal VIS stesso o da una delle valvole di sovrapressione del jacket.

17)   Il GAV va fatto asciugare all’aria e all’ombra e poi va riposto in locale fresco e asciutto, appeso ad una gruccia oppure capovolto, appeso per i D-ring inferiori, lasciando un po’ di aria all’interno del sacco. Se si tratta di un jacket tecnico munito di elastici, va lasciato sgonfio, oppure vanno sciolti gli elastici in lattice (altrimenti si “cuociono” e si rompono).

18) Ogni 20-30 immersioni, oppure una volta l’anno è meglio smontare le valvole di sovrapressione del jacket e risciacquarle bene; poi, una volta asciugate, si può spalmare sulla membrana che sta sotto alla molla un po’ di grasso al silicone per mantenerla morbida.

19) Il coltello subacqueo va fatto asciugare perfettamente e ogni tanto va passata la lama con un sottile strato di vasellina o di grasso al silicone.

20) Ogni 50 immersioni, ovvero una volta l’anno, è bene fare una manutenzione completa agli erogatori, affidandosi ad un negozio specializzato che, prima di tutto “laverà” il primo e il secondo stadio in una vasca ad ultrasuoni, poi sostituirà una serie di piccoli componenti usurati (impiegando un apposito kit di O-ring predisposto dalla casa costruttrice), controllerà che la pastiglia non sia incisa, verificherà la morbidezza della membrana del secondo stadio, controllerà la taratura della pressione intermedia del primo stadio e gli cambierà il filtro sinterizzato, poi controllerà che sulle fruste non vi siano crepe, tagli o screpolature (in tal caso vanno assolutamente sostituite!) e, infine, rimonterà e lubrificherà il tutto con un po’ di spray al silicone.

21) Altre piccole attrezzature scuba come la maschera, lo shaker, il pedagno, il reel, ecc., necessitano solamente di un accurato risciacquo in acqua dolce, poi, una volta perfettamente asciutte, si possono riporre come si vuole.

22) La maschera va riposta nella sua custodia rigida solo quando è perfettamente asciutta, controllando che il cinghiolo non faccia delle pieghe innaturali e lasciando il coperchio della custodia socchiuso per fare circolare un po’ d’aria.

23) Ogni 15-20 immersioni si può lavare la muta umida in lavatrice con acqua fredda e un poco di ammorbidente (ad es. Coccolino o simili), sciacquandola bene e senza usare la centrifuga, ma solo facendola sgocciolare appesa e rovesciata (la parte interna di solito è più pelosa, quindi più lenta da asciugare).

24) Occorre infine ricordare sempre che il neoprene delle mute, ma anche la cordura dei GAV odiano il sole e la luce. Quindi l’asciugatura deve avvenire all'ombra e all'aria e poi muta e jacket vanno appesi in locale fresco e asciutto. Il sole, oltre che scolorire i colori, indurisce il neoprene e lo rende meno elastico inoltre invecchia il tessuto del sacco del GAV.

25) Il sottomuta in pile o in thinsulate non necessita di particolari trattamenti, se non un normale lavaggio delicato in lavatrice di tanto in tanto.

 Torna all'inizio della pagina