Torna all'indice

di Tecnica & Medicina

 

 

40. LA GUIDA SUBACQUEA

di Andrea Neri

Accompagnatore Subacqueo, Divemaster, Guida Sub, Divecon, Dive Supervisor sono alcuni dei termini usati per un brevetto prestigioso e di responsabilità. In questo articolo tratteremo della «Guida Subacquea» intendendo quel subacqueo che ha conseguito un brevetto atto a condurre in immersione uno o più subacquei certificati.

CENNI STORICI

La guida subacquea è nata insieme all’autorespiratore a circuito aperto. Per i subacquei più giovani sarà curioso apprendere che già nel 1948 il comandante Luigi Ferraro, fondatore della Technisub, con la collaborazione Cressi-Touring organizzò le prime escursioni subacquee guidate. La scuola Cressi-Ferraro-Touring divenne operativa all’Isola d’Elba e a Ischia, dove furono organizzate immersioni guidate e di addestramento sportivo. Da allora è trascorso mezzo secolo e la figura della guida subacquea si è evoluta fino ad occupare un importanza fondamentale nelle attività sociali dei club subacquei, scuole e centri immersione.

PERCHE' FARE LA GUIDA SUB?

Quali sono i motivi per i quali un subacqueo vuole agire da guida sub? La risposta è importante perché su di essa posano le fondamenta della futura guida. Fattori quali il piacere di essere utile ad altri appassionati, di trarre dei vantaggi economici, di sentirsi una componente di rilievo in una scuola o centro sub, sono quelli più ricorrenti. In ogni caso, qualsiasi siano le motivazioni che spingono un appassionato ad agire da guida subacquea, le responsabilità del ruolo possono essere più rilevanti di quelle di un istruttore; vediamo perché. La guida e l’istruttore subacqueo, affinché operino nel miglior modo possibile non possono rinunciare a una "dotazione" della propria personalità conosciuta come autorità o carisma. Una guida priva di autorevolezza porterà gli escursionisti a comportarsi in modo eccessivamente libero durante le immersioni, e la prima conseguenza per la guida, sarà la perdita del controllo.

La differenza sostanziale tra istruttore e guida subacquea è il ruolo dei propri assistiti. L’istruttore ha degli allievi, non degli escursionisti. L’allievo per il ruolo naturale di colui che è lì per imparare è già psicologicamente adattato ad eseguire degli "ordini" e cioè gli esercizi. L’allievo riconosce l’autorità dell’istruttore, di colui che in quel momento è il suo maestro, di colui che giudicherà la qualità degli esercizi, un escursionista no. L’escursionista è già un subacqueo, non deve eseguire esercizi. Per lui la guida subacquea è uno strumento per andare là sotto a vedere le cose più interessanti e, a volte, vorrebbe che la guida non ci fosse nemmeno. Oltre a questo, l’escursionista non desidera affatto essere valutato come subacqueo e spesso vi sono soggetti desiderosi di far vedere al più presto quanto sono bravi «...a quella guida là». La guida subacquea può trovarsi pertanto a gestire situazioni psicologiche più impegnative di quelle di un istruttore, soprattutto nei casi dei subacquei esperti o che si ritengono tali.

IL CORSO DI BREVETTO

Ogni Agenzia Didattica e Federazione ha il suo programma di addestramento per la guida subacquea.

Come in ogni corso vi sono dei requisiti di accesso, quali l’età, il numero minimo di immersioni eseguite, e i brevetti già raggiunti. Ritengo che la Guida Subacquea dovrebbe avere un notevole grado di esperienza come subacqueo prima di condurre escursionisti in immersione.

In alcune didattiche non esiste un vero e proprio brevetto di Guida Subacquea. Vi sono infatti certificazioni dove il ruolo di guida è associato ad altre funzioni, come quella di assistente di sicurezza ai corsi di immersione.

Comune denominatore tra le varie tipologie didattiche è l’addestramento al salvamento subacqueo. La guida subacquea può dover gestire una situazione di emergenza ed avere le conoscenze/abilità su come soccorrere una potenziale vittima è indispensabile. Molti programmi di addestramento in guida subacquea hanno però una grave lacuna: l’addestramento sul campo. È nostra opinione che qualsiasi programma didattico dovrebbe ritenersi completo quando la futura guida subacquea ha maturato relative esperienze con escursionisti. Per essere più chiari ci possiamo riferire alle figure professionali che prima di operare come liberi professionisti debbono sostenere un tirocinio all’interno di strutture già attive. Il corso di guida subacquea avviene molto spesso con subacquei conosciuti perché fanno parte della stessa scuola o centro sub. Conoscere in anticipo le caratteristiche dei subacquei da condurre in immersione è un vantaggio incalcolabile e non solo. Infatti i subacquei da portare in immersione possono essere amici da tempo, i quali sono soliti aiutare chi è in esame. A questa "intima collaborazione" i programmi rispondono con l’inserimento di qualche ostacolo. La futura Guida Subacquea dovrà risolvere alcuni problemi creati artificiosamente, ma non sarà mai una situazione genuina al 100%. Quando la Guida Subacquea si troverà a condurre escursionisti mai visti prima, la situazione sarà molto diversa da quella sopra descritta. Tuttavia la Guida Subacquea ha a propria disposizione mezzi potenti per valutare le abilità dei propri escursionisti; vediamo come.

VALUTAZIONE DELLA GUIDA SUBACQUEA

Molti sub frequentano centri di immersione. I motivi sono più che validi. Nei centri subacquei o diving center, l’appassionato trova supporti vantaggiosi per soddisfare i desideri di immersioni divertenti. Tuttavia vi sono diving center diretti professionalmente e altri che dovrebbero essere rasi al suolo. I racconti di subacquei che si sono trovati in difficoltà causa l’operato di guide o diving center meno che affidabili, non costituiscono novità. In ogni caso, sia il turista che la guida subacquea dovrebbero valutarsi a vicenda prima di immergersi insieme.

Analizziamo il problema con gli occhi dell’escursionista subacqueo.

Il sub giunge e si presenta al diving center; i gestori del diving dovrebbero: 1°) controllare e registrare i dati del brevetto subacqueo, 2°) trattenere un certificato medico attestante l'idoneità alle attività subacquee, 3°) visionare il libretto delle immersioni effettuate dal nuovo cliente.

Se al subacqueo turista non sono richieste l’espletamento delle formalità di cui sopra, ciò rappresenta un chiaro segnale di allarme e, a nostro avviso, sarebbe opportuno cambiare diving center. Tuttavia, la soddisfazione dei tre precedenti requisiti non significa che il subacqueo sia sufficientemente abile alle immersioni in quei luoghi e, nello stesso tempo, che il diving center sia affidabile. La reciproca valutazione escursionista/centro sub continua, ed ha la massima focalizzazione al momento di effettuare la prima immersione. Il nostro escursionista si dovrà attendere una esauriente descrizione sul tipo di immersione in programma, quello che viene definito briefing pre-immersione.

Il passo successivo vedrà la guida osservare come il turista-sub effettua il montaggio della propria attrezzatura, osserverà il tipo di muta indossato e valuterà la zavorra impiegata.

Subacquei che utilizzano quantità di zavorra sproporzionate, sono ovviamente subacquei di mediocre abilità, che non hanno un’ottimale padronanza dell’equilibratore e quindi meritevoli di attenzione. La valutazione a questo punto... non è finita, perché il miglior "valutatore" è sempre uno solo: il mare. Anche se il nostro escursionista è voglioso di fare subito una bella immersione, la guida subacquea dovrà far eseguire la check dive: l'immersione di valutazione.

LA CHECK DIVE

Non bastano brevetti pluridecorati, certificati medici capillari e centinaia di immersioni per essere un subacqueo affidabile. La check dive ha l’obbiettivo di mostrare parzialmente le abilità subacquee dell’escursionista, ma come avviene tutto questo? La Guida Subacquea pianifica un’immersione di bassa difficoltà, una volta scesi su poco fondo, richiederà l’esecuzione di alcune manovre o esercizi tra i più significativi. Naturalmente questa richiesta dovrà essere citata durante il briefing e ne è raccomandata la descrizione. Togliere, rimettere e svuotare la maschera, respirazione a coppia, assetto neutro a mezz'acqua, sono le abilità migliori da richiedere al turista. Attraverso di esse la Guida Subacquea si avvicinerà a conoscere le reali abilità dei propri assistiti, senza aver raggiunto fondali impegnativi. Anche il controllo pre-immersione rappresenta un test. Purtroppo questo tipo di prevenzione è tra le norme di sicurezza più violate.

LA GUIDA SUBACQUEA IN AZIONE

La Guida Subacquea non ha solo compiti di "apripista". Tra i suoi compiti vi è il controllo e la supervisione  dei subacquei che conduce in immersione. I corsi di addestramento per il brevetto di Divecon, Accompagnatore Subacqueo, Divemaster ed altri, contengono lezioni sulla Posizione, l’Osservazione, la Rapidità di Intervento e la Risoluzione dei Problemi. Sono lezioni essenziali affinché la futura guida imposti e gestisca nel modo più sicuro possibile, quel tipo di immersione perché ogni immersione è diversa dalle altre. Le variabili sono infinite, elenchiamole alcune. Il numero degli escursionisti, il loro grado di esperienza, le condizioni ambientali, il loro approccio mentale all’immersione, i loro obbiettivi, il tipo di fondale da esplorare, il loro stato fisico. Con questi "ingredienti" è facile comprendere perché ogni immersione è totalmente diversa dalle altre, e perché la guida subacquea deve possedere la capacità di modellare il suo compito in base alle più probabili incertezze e/o perplessità tecniche mantenendo sempre allertato il proprio senso vigile.

DURATA  DEI  CORSI

Un corso per guida subacquea non può essere breve e necessiterebbe di un tirocinio. Se viene accolto il concetto che la guida subacquea non è soltanto un cicerone munito di autorespiratore, ma un supervisore e assistente di sicurezza, sia gli istruttori sia i candidati guide subacquee avranno necessità di tempo per un addestramento professionale. Per le responsabilità oggettive del ruolo, l’addestramento dovrebbe essere accurato. Non siamo pertanto in sintonia con i metodi che permettono il raggiungimento di un brevetto da guida subacquea in poche settimane. In questi programmi sono a volte presenti materie di studio eccessivamente approfondite, mentre altre sono scarsamente esposte. Mi riferisco alle nozioni di fisica, di fisiologia, vita marina e abilità marinare, lasciando il compito di classificarle in ordine di importanza pratica a chi legge.

 

 Torna all'inizio della pagina