18. IMMERSIONI SICURE SUI RELITTI
Riconoscere ed evitare i potenziali pericoli dei relitti continuando a godersi l'immersione
di Andrew Jalbert
Belli e pericolosi. Il fascino e l'avventura dei relitti navali hanno attratto i subacquei per generazioni. Mentre molte persone si dedicano alle ricerche sulla storia marittima, alcuni subacquei scelgono di toccare con mano il passato. Le immersioni sui relitti con i loro tesori di storia, avventura e semplice bellezza, sono entusiasmanti, ma è importante ricordare i pericoli potenziali che comportano.
Queste immersioni richiedono livelli differenti di esperienza e di allenamento. La profondità dei relitti, le correnti, la temperatura dell'acqua e la visibilità intorno al relitto possono presentare vari gradi di pericolo; è il tipo di immersione pianificata che determina il grado di rischio.
Esplorare la parte esterna dello scafo di una imbarcazione in otto metri d'acqua limpida e calma; penetrare all’interno di uno shooner nel Lake Superior in 31 metri di acqua gelida sono entrambe immersioni sui relitti. Tuttavia è molto diverso il livello di pericolo potenziale e l'esperienza richiesta per effettuare in sicurezza quei due tipi di immersione.
PericoliMolte persone si accontentano di visitare i relitti senza penetrare all'interno. Rimanere all'esterno del relitto risulta molto più sicuro, ma non elimina tutti i pericoli potenziali.
Rimanere impigliati Le imbarcazioni affondate, specialmente nelle acque con vegetazione scarsa o assente, costituiscono eccellenti habitat per i pesci, diventando posti popolari per la pesca. I relitti in acque poco profonde tendono a trasformarsi in vere discariche di esche, ami e una quantità di filo da pesca, tutto materiale che può rivelarsi un problema per i subacquei. In acque fredde dove la conservazione è ideale, il sartiame di una nave può rimanere intatto, costituendo un ulteriore pericolo di restare impigliati . Per altri versi i relitti meno profondi sono più sicuri, ma il pericolo di rimanere intrappolati dalla bava da pesca in realtà tende a crescere. Perciò anche su questi relitti è consigliabile immergersi con almeno due coltelli affilati o altri attrezzi da taglio. Oltre che avere i coltelli giusti, è necessario anche posizionarli correttamente, in una zona che possiate raggiungere senza difficoltà anche dopo essere rimasti impigliati. Prendete in considerazione l'idea di collocare due coltelli in posti differenti in modo che siano più facili da raggiungere. Molti wreck divers appendono i loro coltelli al GAV, alla console, al braccio o all'interno della gamba. Il vostro attrezzo dovrà essere in grado di tagliare completamente le moderne reti e bave da pesca in materiali high-tech. La cosa migliore è portare con sè un buon paio di forbici EMT che sono in grado di tagliare completamente la maggior parte dei fili che potete incontrare.
Animali mariniÈ difficile riportare gravi lesioni per il contatto accidentale con animali marini sui relitti, ma è bene ricordare che i relitti offrono una protezione ideale per molte specie acquatiche, come murene, aragoste ed altre creature. Per evitare punture o morsi sarà sufficiente tenere le mani lontane da piccole aperture e buchi, ed indossare mute e guanti protettivi.
Oggetti taglientiLe lesioni causate da oggetti taglienti sono probabilmente il pericolo più comune di qualsiasi relitto. Parti metalliche sporgenti dallo scafo come punte, bordi metallici, componenti del motore, ma anche frammenti di legno e coralli, possono provocare graffi, tagli o punture .Anche se la temperatura dell'acqua non lo richiede è consigliabile indossare una muta protettiva con cappuccio e guanti, quando ci si immerge su un relitto. Le correnti ed il moto ondoso possono spingervi contro il relitto, perciò è importante mantenere un buon controllo del galleggiamento e, in caso di contatto, appoggiarsi con le mani. Chi indossa mute stagne deve evitare di essere troppo pesante, perché un repentino atterraggio su un chiodo o una punta dello scafo può bucare la muta. Se vi capita di visitare relitti in acque calde senza la protezione della muta, rimanete completamente al di fuori del relitto. Un altro buon suggerimento è quello di sottoporsi ad immunizzazione antitetanica.
Forti correnti e risacca Anche sui relitti più conosciuti, forti correnti e moto ondoso possono sorprendere il subacqueo in modo del tutto inaspettato. Ci si può fare molto male per essere scaraventati sul lato del relitto da una forte corrente o sballottati sul ponte da un intenso moto ondoso. Quando ci si immerge sui relitti in acque basse con una forte risacca, è bene mantenersi distanti dal relitto, ed osservarlo dalla superficie se esso si trova in meno di tre metri d'acqua.
Si possono utilizzare delle cime per rendere più sicura l'immersione. Una cima di risalita costituisce un valido riferimento mentre si effettuano le soste di sicurezza, aiuta a controllare la velocità di risalita, ed è un buon riferimento mentre si esplora il relitto.
Alla cima è possibile agganciare bombole di riserva. In caso di limitata visibilità una cima per la discesa vi può guidare direttamente sul relitto, dove potrete valutare la corrente del fondo. Se limiti di tempo e profondità lo consentono, potrete decidere di nuotare vicino al fondo, dove le correnti di solito sono più deboli. Evitate aperture e boccaporti, che in caso di forti correnti possono creare una azione di risucchio per effetto del movimento dell'acqua all'interno del relitto.
Penetrazione del relitto La decisione di entrare in un relitto non deve mai essere presa alla leggera. Il semplice nuotare dentro e fuori la stiva di un cargo è molto diverso dall'esplorare boccaporti, scale interne e cabine.
Una buona regola è che la prima visita ad un relitto sia una semplice ispezione esterna, rimandando la penetrazione alla seconda o terza visita, in modo da poter programmare l'immersione in base agli elementi precedentemente osservati. Esplorare i relitti comporta gli stessi rischi di immergersi nelle grotte o sotto i ghiacci. Entrare in qualsiasi ambiente chiuso richiede speciale programmazione, speciale attrezzatura e un avanzato grado di addestramento; i relitti non fanno eccezione. La decisione di entrare nel relitto deve essere presa prima di immergersi.
Entrando in un relitto, il lavoro di squadra è una parte importante del piano di sicurezza: se voi sarete il " buddy 1", guiderete l’entrata al relitto, usando il rocchetto; il vostro compagno, " buddy 2",vi seguirà mantenendo teso il filo. Al momento di lasciare il relitto "buddy 2" guiderà la via per l’uscita.
Alcuni subacquei, in accordo con le linnee guida per la sicurezza in immersione nelle grotte, portano con sé nei relitti tre luci. Se ci si avventura all’interno è consigliabile come minimo avere con sé una torcia principale affidabile ed almeno un’altra di riserva, . Accertatevi che le vostre luci siano sicure e non si possano impigliare in una sporgenza.
Disorientamento Per un sub impreparato, trovarsi disorientato all’interno di un relitto per mancanza di visibilità dovuta alla sospensione, od anche per aver dimenticato la posizione dell’ingresso, può creare confusione e ansia.
In aggiunta in molti casi , specialmente quando l’imbarcazione affondata è di acciaio o contiene grandi quantità di ferro, le bussole subacquee non funzionano bene. Per questo è obbligatorio l’utilizzo di un rocchetto, che può essere usato anche per navigare, creare mappe e, con un pallone di risalita, diventa una cima di risalita d’emergenza. Il modo migliore di ritrovare l’uscita, anche in condizioni di scarsa visibilità, è di attaccare correttamente la cima del rocchetto all’ingresso e mantenerla tesa mentre esplorate il relitto. I rocchetti tuttavia possono essere un pericolo se lasciate che il filo si svolga accidentalmente. Assicuratevi di mantenere il filo in tensione mentre lo dipanate e lo riavvolgete per evitare che si aggrovigli.
Inoltre i rocchetti devono essere adatti all'ambiente in cui vi immergete; ad esempio, in acqua salata devono essere di alluminio o acciaio inossidabile. Come sempre, attività subacquee particolari richiedono speciale attrezzatura e corretta preparazione.
Scarsa visibilità e sospensione Immergendosi all'interno di un relitto può capitare di dover affrontare problemi di visibilità, a causa della scarsa luce ambiente ( ovviabile portando una torcia principale ed almeno una di riserva ), e della presenza di sedimento.
Strati di sedimento e ruggine possono ricoprire fondo, pareti e fasciame interno dei relitti. Il sedimento sollevato ( o sospensione ), provocato dall'eccessivo movimento di mani e pinne, può portare ad una limitata visibilità.
La ridotta visibilità all'interno di un relitto può disorientare, col rischio di rimanere impigliati o di ferirsi con oggetti taglienti.
Subacquei inesperti o comunque non adeguatamente preparati ad immergersi in questi ambienti possono provare ansia a causa della sospensione, e l'ansia può essere un pericolo specialmente quando in un ambiente confinato si trasforma in panico.
Con le tecniche appropriate si può evitare completamente la sospensione. È necessario innanzitutto avere un buon controllo del galleggiamento, per evitare di urtare sul fondo o sul soffitto; è possibile inoltre imparare un tipo di pinneggiata tale da rendere minimo il movimento delle pinne, spostando così meno acqua e meno sedimento. Se sono presenti una cima o una ringhiera, i sub possono utilizzarle per trascinarsi, senza pinneggiare. Col tempo, di solito il sedimento smosso si posa nuovamente sul fondo. Ricordate che dovete immergervi con un compagno la cui preparazione e capacità sono simili alle vostre. Infatti anche se vi siete allenati con tecniche di pinneggiata e di buon galleggiamento, immergersi con il partner sbagliato può causare momenti di ansia o peggio.
Se durante un'immersione la sospensione diventa un problema troppo grosso, il subacqueo può fermarsi completamente ed aspettare che migliori la visibilità. Se essa non migliora, si può seguire la cima del rocchetto fino ad una zona di miglior visibilità o fino all'uscita. Spesso il fascio di luce della torcia riflette le particelle in sospensione peggiorando ulteriormente la visibilità; in questo caso è meglio spegnere la torcia.
Movimenti dell'acqua all'interno del relitto Un subacqueo potrebbe pensare di essere protetto da correnti e risacca una volta all'interno del relitto, ma non è sempre così. Infatti spesso correnti e movimento delle onde aumentano di velocità e forza in quanto sono spinti attraverso aperture strette. I movimenti dell'acqua all'interno del relitto possono provocare diversi problemi: scaraventare il sub contro un oggetto duro o tagliente; possono spingerlo contro una parete; e possono sollevare il sedimento. Per evitare questi pericoli è sufficiente valutare la corrente all'esterno del relitto e, se troppo forte, non penetrare all'interno.
Insidie legate all’attrezzatura Quando si naviga all’interno di un relitto, qualsiasi oggetto, dalla cintura dei piombi al tubo flessibile dell’erogatore, può restare impigliato. Prima di immergersi bisogna assicurare bene tutti gli strumenti, i tubi flessibili e la cintura dei piombi. E’ bene avere una fonte d’aria alternativa facilmente accessibile, nel caso in cui il primo erogatore venisse strappato dalla bocca.
Anche ganci e clips usati per agganciare altri strumenti necessari per la sicurezza, possono comportare un certo rischio. Utilizzate ganci in materiale resistente alla corrosione e con un’apertura scorrevole (bolt snap) e non ganci ad apertura rapida (snap hook). I ganci ad apertura rapida possono attaccarsi a cime e corde, mettendo in pericolo il sub, o possono lasciar sfuggire parti fondamentali dell’attrezzatura come una torcia o un rocchetto. Se dovete usare un gancio ad apertura rapida, fate in modo che lo sgancio sia girato verso di voi.
Usate una cintura dei piombi con due fibbie, una precauzione utile perché la fibbia potrebbe rimanere agganciata ed aprirsi. Meglio se la fibbia è di metallo, quelle di plastica si rompono più facilmente.
Ricordate di tenere sotto controllo la riserva d’aria; eventualmente portante con voi una bombola supplementare. Sia nel caso in cui utilizziate un bibo o un bombolino di riserva, è importante chiedersi sempre se l’aria sarà sufficiente per risalire ed effettuare le tappe di sicurezza. Quale riserva d’aria utilizzare dipende dal tipo di relitto e dai rischi che comporta. Non trascurate la manutenzione e la revisione periodica dell’attrezzatura.
Un attacco DIN è più sicuro perché è più difficile che l’erogatore si distacchi accidentalmente dalla bombola in caso di urto. E’ più difficile inoltre che l’O-ring venga estruso, perché contenuto all’interno dell’erogatore.
Qualche suggerimento extra Molti subacquei esperti convengono che la maggior parte dei problemi va risolta assai prima dell’inizio dell’immersione. Corretta preparazione, lavoro di squadra, buon equipaggiamento, attenta pianificazione e scelte intelligenti riducono il rischio. Decidete se entrare o meno nel relitto durante la pianificazione e non cambiate idea durante l’immersione. Cercate di essere ben equipaggiati e mentalmente preparati all’immersione.
Prima dell’immersione i sub più esperti spiegheranno agli altri i pericoli che si potranno incontrare ed i modi per evitarli. Si possono concordare segnali manuali specifici. Come per ogni altra immersione, attenetevi strettamente ai limiti di tempo e profondità e alle regole per una risalita sicura.
Le navi affondate custodiscono tesori del tempo, perciò esploratele come se visitaste un museo, ossia con tutta l'attenzione dovuta alla loro sicurezza, ma anche alla nostra. |