Elenco delle
esplorazioni più significative compiute da Gigi Casati
Laca
della Bobbia (Italia 1987 - 1988):
1.200 metri di sviluppo planimetrico con superamento di 5
sifoni. Massima profondità -25 m. Tempo di progressione 6h con
presenza di complesse strettoie. Temperatura 9°C. L'esplorazione
termina in uno stretto sifone.
Grotta
Masera (Italia 1990): 1.000 metri di
sviluppo planimetrico con superamento di 5 sifoni. Massima
profondità del sifone -75 m. Termine dell'esplorazione in un
cunicolo lungo 40 metri per 1 m di larghezza per 0,8 m di
altezza, inclinazione della galleria 45° con fondo sabbioso
(con pericolo di rimanere bloccati dalla sabbia che precipita
durante il passaggio). Tempo di progressione 7 h. Temperatura
9°C.
Sorgente
dei Bossi (Svizzera 1992 - 2006): 650
metri di sviluppo planimetrico con un 1° sifone passato e un 2°
in fase di esplorazione. Massima profondità -89 m (fino al 2003
è stato il più profondo sifone dell'Europa, e forse del mondo, con
riemersione dalla parte opposta in grotta). Arrampicata per 150
metri di dislivello oltre il 1° sifone per un totale di altri 600 metri
di gallerie asciutte. 150 Kg di materiale da togliere e
indossare oltre il 1° sifone in solitaria. Tempo di progressione
11 h. Temperatura 8°C.
Grotta K2
(Svizzera 1992): esplora la grotta con Patrick Deriaz, superando
il sifone in grotta alla profondità di -650 m. Sviluppo del
sifone 25 metri a -3 m di profondità oltre un canyon di 200 metri di
lunghezza da percorrere con corde a causa della forte corrente
d'acqua sul fondo. Tempo di progressione 25 h di cui 5 h per
andare e tornare dall'autovettura alla grotta con gli sci, 14 h
per andare e tornare dall'ingresso della grotta al sifone e 6 h
dal sifone all'attuale fondo.
Sorgente
di Vaucluse (Francia 1989): esplorata
dal robot della COMEX fino a -305 m di profondità. In
collaborazione con altri membri della spedizione recupera il
robot incastrato alla profondità di 120 metri al primo
tentativo. Tempo d’immersione 3 h. Temperatura 10°C.
Grotta di
Diros (Grecia 1987 - 2006): esplorata
con altri 4 membri della spedizione (Bolanz, Dell'Oro, Deriaz,
Giannopolos) per 15 km di sviluppo planimetrico; profondità
massima -78 m. Caratterizzata da 4 livelli di gallerie e molto
ramificata. Tempo di progressione 7 h. Temperatura 18°C.
Nella spedizione del 1994 sono state rinvenute ossa fossili di
rinoceronte, denti di cinghiale e pezzi di zanne di elefante.
Sorgente
del Gorgazzo (Italia 1987 - 2008):
esplora la sorgente con altri 5 membri della spedizione: Bolanz,
Dell'Oro, Deriaz, Locatelli e Pennec.
La sorgente è topografata
da Casati fino a -106 m di profondità (una delle più profonde
topografie mai effettuate). Tempo di immersione 3 h. Temperatura
9°C. Nel 2008, dopo aver ottenuto dal Comune di Polcenigo i
permessi per l'immersione, Casati ha continuato l'esplorazione
raggiungendo i -212 m alla distanza di 440 metri dall'ingresso.
L'immersione è stata portata a termine con l'utilizzo di un
circuito chiuso meccanico.
Sorgente
dell'Elefante Bianco (Italia 2004):
raggiunge la profondità di -186 m. a 530 metri dall'ingresso.
Percorre 330 metri oltre i -100 m di profondità. Tempo di
progressione 26', tempo d’immersione 7 h. Temperatura dell'acqua
8°C. Questa esplorazione, all’epoca è stata la più profonda
immersione del mondo fatta con un circuito semichiuso in grotta
e la più profonda sorgente in Italia.
Grotte di
Oliero (Italia 1986 - 2005): esplora
il sifone con altri 5 membri della spedizione: Bolanz, Dell'Oro,
Deriaz, Locatelli e Pennec. Il sifone è topografato da Casati
fino a 800 metri dall'ingresso ad una profondità media di -40 m.
L'esplorazione massima effettuata da Casati è di 2.635 metri di
progressione alla profondità media di -50 m. Questo è anche il
sifone più lungo d'Italia e uno dei più lunghi nel mondo.
Nel
2005 Casati riesce a collegare le due sorgenti di Oliero: il Cogol
dei Siori e il Cogol dei Veci. Lo sviluppo totale del complesso è
di circa 9.000 metri. In compagnia di due speleosub inglesi, Rick Stanton e John Volanten, rimane per 3 giorni oltre il primo
sifone per continuare le esplorazioni. Tempo di progressione
2h 45'. Tempo di decompressione 5 h. Temperatura 8°C.
Sorgente
du Diable (Francia 1995): esplora il
secondo sifone, caratterizzato da continui passaggi stetti, fino
a -137 m a 620 metri dall'ingresso. Tempo di progressione 55',
tempo d'immersione 8h 10'. Temperatura dell'acqua 8°C. Si tratta
del sifone interno ad una grotta più profondo del mondo.
Divje
Jezero (Slovenia 2001): esplora fino a
-160 m di profondità a 420 metri dall'ingresso. Percorre 190 m
di sviluppo oltre i -100 m di profondità. Tempo di progressione
30', tempo d'immersione 8h30'. Temperatura dell'acqua 7 °C.
Visibilità massima 3 m. Attualmente è la sorgente slovena più
profonda.
Sorgente
del Mulino a Castelcivita (Italia 1995
- 2004): esplora la sorgente fino a -117 m di profondità (300
metri di sviluppo), poi ne percorre 550 m risalendo fino a -82 m
per poi ridiscendere fino a -120 m. Tempo di progressione 48',
tempo d'immersione 6,5h. Temperatura dell'acqua 15°C.
Sorgente
di Sinjaz (Croazia 2004 - 2006):
esplora fino a -155 m di profondità a 318 metri dall’ingresso.
La limitata visibilità rende complicata l’esplorazione di questa
grotta. All'epoca, era la sorgente croata più profonda.
Sorgente
Cetina (Croazia 2004): esplora la
sorgente fino a -109 m di profondità. Temperatura dell’acqua
5°C. Il limite esplorativo è dovuto ad una frana che ostruisce
il passaggio.
Vouliagmeni (Grecia 1987 - 2001):
percorre 1.150 metri alla profondità media di -80 m passando per
-105 m profondità massima. Vengono viste stalagmiti alte circa
4m con un diametro nella parte superione di 1,5 m alla
profondità massima che risultano essere le più profonde nel
mondo
Raggiunge in una galleria i –115 m di profondità che collocano
Vouliagmeni al primo posto tra le più profonde grotte greche.
Sorgente
Tuffera (Italia 1990 - 1998):
raggiunge la profondità di -93 m superando dalla profondità di
-85 m una strettoia lunga 50 m. Visibilità costante 1 m.
Temperatura dell'acqua 8°C.
Sorgente della
Pollaccia (Italia 1990 - 2007): raggiunge la profondità di -125
m percorrendo la galleria in profondità (a -76 m) per 250 metri.
Grotta caratterizzata da passaggi stretti. Temperatura
dell'acqua 6°C.
Grotta di
Vall'Orbe (Svizzera 1993 - 2000):
superato il primo sifone lungo 180 metri e profondo
60 con una strettoia sul fondo e visibilità di 1 metro, percorre
con Jean Jacques Bolanz una galleria aerea di 350 metri. Giunti davanti a un
nuovo sifone si immergono superando 300 metri di gallerie
allagate. L’esplorazione si ferma di nuovo su un sifone dopo aver
risalito e disceso un’immensa sala. Tempo di permanenza oltre il
primo sifone 15 h. Materiale trasportato per continuare
l'esplorazione circa 30 kg a testa. Temperatura 9°C. Tempo di
permanenza all'interno della grotta 20 h.
Grava di
S. Giovanni (Italia 2004-2005):
raggiunge la profondità massima di -138 m, continua per altri 95
metri di lunghezza risalendo fino a -120 m. Temperatura dell’acqua
15°C. Visibilità 2 metri.
Sogente
du Gouron (Francia 1994 - 2000):
percorre con Jean Jacques Bolanz oltre 2.500 metri superando 5 sifoni
di cui il primo lungo 500 metri e profondo -50 m. Grotta
caratterizzata nei tratti asciutti da diverse arrampicate in
libera. Materiali trasportati circa 25 kg a testa. Tempo di
percorrenza 9 h. Temperatura 8°C.
Vrelo Une
(Croazia 2007): la prima esplorazione in questa sorgente risale
a qualche anno fa ad opera di un francese; la profondità
raggiunta fu di -50 m. Nell’estate del 2007 Casati raggiunge la
profondità di -205 m ad una distanza di 290 metri dall’ingresso. 13’
di progressione e 295’ di immersione totale. Temperatura
dell’acqua 9°C.
Vrelo Une, oltre ad essere la sorgente più profonda dei Balcani, risulta essere una delle più profonde
esplorazioni al mondo. La differenza con le altre sorgenti
profonde è la bassa temperatura dell’acqua. Questa immersione è
la più profonda al mondo effettuata con un circuito chiuso
manuale.
Majerovo
Vrelo (Croazia 2007): l’esplorazione
di questa sorgente ha impegnato diversi gruppi:
croato-franco-belga e austro-tedeschi che raggiungono la
distanza di 610 metri ad una profondità di -92 m. Nell’estate del
2007 Casati prolunga l’esplorazione fino ad una profondità
massima di -104 m. Inoltre raggiungendo la profondità di -98 m
riemerge in aria dalla parte opposta del sifone. Questo sifone,
che è il più lungo dei Balcani,
probabilmente è il più profondo superato al mondo. Lo sviluppo
totale della grotta attualmente è di 942 metri. Temperatura
dell’acqua 7°C. Tempo di immersione 3 h.
Kusa
(Croazia 2005 – 2006): in compagnia di
Jean Jacques Bolanz supera il primo sifone per 205 metri di
lunghezza ad una profondità massima di -50 m (già esplorato).
Percorre 200 metri di galleria asciutta fino a raggiungere il
secondo sifone. Si immerge e continua l’esplorazione
raggiungendo la profondità di -55 m, riemerge in aria dopo
aver percorso 550 metri
di gallerie. La grotta in totale si sviluppa per quasi 1 km.
Messico
(2003): partecipa ad una spedizione esplorativa-documentaristica nella penisola dello Yucatan. Esplora oltre 3
km di gallerie.
Il documentario di
questa spedizione è stato trasmesso decine di volte sulle reti
televisive
Fininvest.
Russia
(2003): partecipa ad una spedizione ricognitiva nella zona
degli Urali, durante la quale esplora qualche decina di metri di
nuove gallerie. Temperatura dell’acqua 2°C.
Recupera con
Jean Jacques Bolanz un camion a rimorchio alla profondità di -90 m nel lago
di Garda per poter estrarre il corpo dell'autista. Compie
numerose altre ricerche in laghi e sorgenti per recupero di
annegati. Partecipa a lavori di scavo subacqueo in un sito
archeologico del periodo delle palafitte nel lago di Viverone.
Genova
(2006): in compagnia di Lorenzo Del Veneziano esplora un nuovo
importante relitto nel Mediterraneo: il sommergibile U-Boot 455.
La poppa del sommergibile si trova a -122 m di profondità e la
prua s’innalza, quasi verticale, fino a -90 m.
Mar Rosso
(2007): partecipa alla spedizione "Esploro Yolanda" un cargo
affondato sull’omonimo reef nei pressi di Sharm El Sheik.
Raggiunge la profondità di -204 m esplorando una gran parte del
reef rilevando solo pezzi di lamiera e le ancore. Del cargo
nessuna traccia. Visibilità a -200 m di oltre 50 metri.
Temperatura dell’acqua 20°C sul fondo e 27°C a partire dai -50
m. |