100.
Che cosa è il “primo
stadio” di un erogatore
Tratto dal sito della Lavorazioni
Industriali Spa - Cavenago di Brianza (MI) -
http://www.lavind.it/
|
Il primo stadio è il
componente dell'attrezzatura più importante, per
effettuare una tranquilla immersione.
L'applicazione della
normativa CE a tutti gli erogatori attualmente venduti
sul territorio italiano, unitamente alle normative
europee vigenti, garantiscono particolari
caratteristiche di funzionalità e costruzione a tutti i
moderni erogatori presenti sul mercato, offrendo
prestazioni e garanzie di sicurezza più che adatti alle
esigenze delle immersioni ricreative.
Il primo stadio è il
componente dell'attrezzatura più importante, per
effettuare una tranquilla immersione.
L'applicazione della
normativa CE a tutti gli erogatori attualmente venduti
sul territorio europeo, unitamente alle normative
vigenti, garantiscono particolari caratteristiche di
funzionalità e costruzione a tutti i moderni erogatori
presenti sul mercato, offrendo prestazioni e garanzie di
sicurezza più che adatti alle esigenze delle immersioni
ricreative. |
Quasi tutti i primi stadi
sono "bilanciati", ovvero, la pressione intermedia in
uscita dal primo stadio è indipendente dalla pressione
esterna (profondità) e dalla pressione all'interno della
bombola. In questo modo lo sforzo inspiratorio e il
flusso d'aria si mantengono pressoché costanti per tutta
l'immersione.
Quindi, una parte
fondamentale nell'equipaggiamento di un subacqueo la
svolge l'erogatore, poiché consente di ridurre la
pressione dell'aria contenuta nella bombola a un valore
corrispondente a quello dell’ambiente.
I primi stadi Lavorazioni
Industriali possono essere a pistone bilanciato e non
bilanciato oppure a membrana bilanciata e secondo i
modelli possono essere muniti di una torretta girevole a
360°.
Le uscite LP di bassa
pressione da 3/8" UNF servono per il secondo stadio,
l’octopus, il jacket, eccetera, mentre le uscite HP di
alta pressione hanno filettature da 7/16" UNF dove vanno
collegati il manometro subacqueo e/o il computer
subacqueo con funzioni anche di manometro.
I primi stadi sono
generalmente realizzati in ottone cromato o satinato,
anche se ultimamente alcune case stanno introducendo
delle leghe, più pregiate ma anche più costose (ad es.
il titanio). |
|
Il collegamento del primo
stadio alla rubinetteria delle bombole, può essere
assicurato usando una delle connessioni specificate nei
seguenti standard (EN 250):
-
a) Attacco YOKE (ISO
12209-1; 230 bar);
-
b) Attacco DIN 200
(ISO 12209-2/3.5; 230 bar);
-
c) Attacco DIN 300
(ISO 12209-2/3.2; 300 bar).
|
L'aria in entrata dalla
bombola attraversa un filtro conico ad elevata
superficie filtrante contenuto a monte del primo stadio,
quest'ultimo la ridurrà ad una pressione dai 9 agli 11
bar (a seconda del valore di taratura) rispetto alla
pressione ambiente. La riduzione avviene mediante un
pistone o una membrana bilanciati da una molla pretarata.
All'interno del corpo del primo stadio, esiste una
camera, dove l'aria si espande riducendosi di pressione
fino al valore di taratura, unitamente alla pressione
ambiente e alla pressione della molla, la pressione
agisce sul pistone o la membrana, spostandoli, fino ad
interrompere il flusso di mandata; ogni successiva
diminuzione di pressione rispetto ai valori di taratura
riaprirà il circuito fino al nuovo equilibrio. |
I primi stadi si
suddividono in due tipi: non bilanciati e bilanciati, e
questi possono essere a membrana oppure a pistone.
|
1° STADIO - NON
BILANCIATO
In un primo stadio non
bilanciato l'erogazione è consentita dall'azione
dell'alta pressione sulla superficie S1 della
pastiglia. Se la pressione della bombola diminuisce, si
riduce la spinta esercitata su S1 e
proporzionalmente diminuisce la pressione intermedia e
l'erogazione.
La pressione ambiente
(l’acqua) agisce sulla superficie S2, un suo
incremento determina un aumento della pressione
intermedia esercitata sulla faccia superiore della testa
del pistone S3. |
|
Questi incrementi sono
uguali ma si esercitano su superfici di grandezza
differente (la superficie interna della testa del
pistone S2 è più piccola di quella esterna S3).
La pressione intermedia
subisce così un aumento proporzionalmente inferiore a
quello della pressione ambiente, perché la stessa forza
agisce su una superficie maggiore. Si avrà quindi una
minore erogazione a profondità maggiori.
|
1° STADIO - BILANCIATO
Nel primo stadio
bilanciato sono stati eliminati tali problematiche
staccando semplicemente la pastiglia dal pistone che ha
il gambo a sezione cava; di conseguenza la pressione
della bombola non viene più esercitata su di una
superficie , ma l'aria scorre liberamente nel gambo del
pistone; perciò l'erogazione è indipendente dalle
variazioni dell'alta pressione.
Le due superfici S2
e S3 sono pressoché uguali, ciò riduce al minimo
la differenza tra l'aumento della pressione ambiente e
l'incremento della pressione intermedia. |
|
1° STADIO A MEMBRANA |
In un primo stadio a
membrana il bilanciamento è ottenuto opponendo la stessa
pressione su superfici equivalenti.
Questo tipo di sistema
possiede una membrana che trasmette le variazioni di
pressione alla valvola interna.
Nel primo stadio a
membrana, quest'ultima e la molla di taratura sono le
uniche parti a contatto, tranne nel caso del kit
antifreeze, con l'ambiente l'esterno. |
|
VANTAGGI
-
Bilanciamento reale
sia alla pressione in bombola sia a quella ambiente.
-
L'acqua non entra nel
meccanismo interno.
SVANTAGGI
-
Alto numero di
componenti
-
Manutenzione +
laboriosa
|
NORMALE MANUTENZIONE
-
Controllo e/o
sostituzione pistoncino
-
Controllo e/o
sostituzione membrana
-
Controllo e/o
sostituzione or interni
-
Controllo e/o
sostituzione filtro conico
-
Controllo e/o
sostituzione OR tappi LP ed HP
-
Verifica taratura
|
|
1° STADIO A PISTONE |
In un primo stadio a
pistone il bilanciamento è ottenuto opponendo superfici
diverse a pressioni diverse.
Questo sistema, è un
meccanismo molto semplice che consiste nel movimento di
un singolo componente (il pistone). Il design del
riduttore espone l'estremità del pistone direttamente
alla forza dell'aria proveniente dalla bombola, questa
forza diminuisce in proporzione alla diminuzione della
pressione della bombola. La variabilità della pressione
in entrata influenza la quantità di pressione intermedia
richiesta per stabilizzare completamente il pistone e
fermare il flusso d'aria alla fine del ciclo di
inspirazione.
Questo tipo di primo
stadio è detto: non bilanciato.
Le ragioni della sua
longevità (viene a tutt'oggi costruito ed utilizzato)
stanno nella sua affidabilità ed economicità; la
mancanza di controllo della pressione intermedia viene
compensata dalla sua affidabilità. |
|
VANTAGGI
-
Ridotto numero di
componenti
-
Estrema facilità di
manutenzione
SVANTAGGI
-
Non perfetto
bilanciamento
NORMALE MANUTENZIONE
-
Controllo e/o
sostituzione pastiglia pistone
-
Controllo e/o
sostituzione OR pistone
-
Controllo e/o
sostituzione filtro conico
-
Controllo e/o
sostituzione OR tappi LP ed HP
-
Verifica taratura
|
SISTEMA ANTIFREEZE
Per acque particolarmente
fredde è consigliato utilizzare un primo stadio munito
di un sistema antifreeze (anticongelamento). Infatti,
nel caso si utilizzi l'erogatore in condizioni di bassa
temperatura il sistema antifreeze isola completamente la
molla e la membrana dal contatto con l'acqua.
Il primo stadio
antifreeze dry prodotto dalla Lavorazioni Industriali
Spa è ideale per uso in condizioni estreme. Questa
caratteristica oltre ad essere utilizzata per acqua
fredda, è l'ideale per immersioni in acque ricche di
sospensione e che hanno bisogno di tenere la melma o
l’inquinamento fuori dalla camera della molla
principale, come per lavori archeologici o di
speleologia subacquea.
Nella foto a destra è
possibile osservare il risultato del congelamento subìto
da un primo stadio durante una prova di test ciclico in
camera climatica. |
|
|
Torna su all'inizio della pagina
|