BREVETTI ed ESPERIENZA SUBACQUEA |
Sono trascorsi tanti anni da quando ho incominciato, quasi per caso, ad immergermi sott'acqua: la mia prima esperienza con l'ARA (autorespiratore ad aria) risale al 1970, quando vivevo a La Spezia. Allora andavo prevalentemente in barca a vela, ma praticavo anche la pesca subacquea in apnea. A quei tempi, viste le mie origini "militari", frequentavo l'ambiente della Marina Militare e ho avuto modo di indossare per la prima volta una bombola al Com.Sub.In. del Varignano. Dovettero passare molti anni però, prima che io conseguissi il mio primo brevetto ARA nel'estate del 1995. Come tanti subacquei ho cominciato ad immergermi soltanto per fare un po' di attività sportiva, incuriosito da cosa potesse esserci "là sotto". Con il tempo, però, la subacquea è diventata la mia più grande passione... anzi molto di più! Ormai ho sulle spalle centinaia e centinaia di immersioni, e sono anche diventato Istruttore subacqueo, ma questa mia passione non accenna affatto a diminuire. |
Nel corso
degli anni dal 1995 in poi, dopo aver conseguito il brevetto di
primo livello "Open Water Diver", ho frequentato diversi corsi
subacquei "ricreativi", alcuni
interessanti e altri meno, fino a raggiungere nel 2005 il livello di
"Divemaster" (guida subacquea), cioè il primo livello
professionale. Nel frattempo, spinto
dalla passione e dalla curiosità, ho sempre continuato ad approfondire le mie conoscenze
teoriche e pratiche, studiando e leggendo
quanto più possibile, ma soprattutto andando molto spesso in acqua.
Nel
2017, dopo oltre vent'anni dal conseguimento del mio primo brevetto
subacqueo, e avendo già sulle spalle parecchie centinaia di immersioni
fatte un pò in tutte le condizioni possibili, ho deciso di
affrontare l'impegnativo "Corso Preparatorio Istruttori" per diventare Istruttore
ricreativo dell'SNSI. Nel maggio dello stesso
anno ho ottenuto la qualifica di "Open Water Instructor" e
l'anno successivo, dopo aver
rilasciato i miei primi brevetti, sono diventato "Advanced Open
Water Instructor". Dedico una cura particolare alla mia attrezzatura (oserei dire maniacale...) e alla mia configurazione e cerco costantemente di migliorare il mio modo di immergermi. Attrezzatura, configurazione e assetto sono tre aspetti del mio modo di immergermi che si sono evoluti di pari passo con l'aumentare della mia esperienza di subacqueo, fino a sposare il cosiddetto sistema "Hogartiano" che trovo molto pratico e funzionale.
Anche se
nel corso degli anni ho conseguito molti brevetti, sono fermamente
convinto che la "storia" di un subacqueo non si debba leggere dal
numero e dal tipo di brevetti posseduti, quanto piuttosto dal NUMERO
e dalla TIPOLOGIA di immersioni fatte, perché a mio avviso il
principale brevetto di ogni subacqueo serio ha ed avrà sempre un unico nome:
ESPERIENZA!!
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Brevetti... corsi... specialità... e ancora brevetti... Sicuramente un notevole investimento in termini di tempo e di denaro! Anche nella subacquea, come in molti altri campi del sapere, ormai si parla di "educazione continua". Ma - mi domando - servono davvero tutte queste "certificazioni"? E noi subacquei siamo sicuri... di essere "sicuri", quando ci immergiamo sott'acqua? E ancora, mi chiedo, dove finisce lo studio e comincia il nostro divertimento? E' proprio necessario così tanto studio per immergersi in sicurezza e divertirsi veramente? Belle domande..... Tanto tempo fa mi hanno insegnato che ci sono quattro requisiti essenziali per il cosiddetto "Serious diving and serious fun" (che letteralmente significa "immergersi con serietà e divertirsi seriamente"); ma a ben vedere anche per immergersi in sicurezza occorrono le stesse quattro cose. Infatti, la qualità dell’addestramento subacqueo ricevuto, il divertimento che si prova in immersione e la sicurezza dell'immersione stessa sono strettamente legate tra loro. Per immergersi seriamente occorrono: delle conoscenze specifiche, degli esercizi mirati, un’adeguata attrezzatura e, soprattutto... tanta esperienza pratica! Quest'ultimo aspetto (che molto spesso viene sottovalutato dai subacquei) è davvero fondamentale. L'esperienza accumulata in tanti anni di immersioni mi ha insegnato che soltanto rispettando questi quattro requisiti fondamentali è assicurato il divertimento in sicurezza .
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LE QUATTRO COSE CHE OGNI SUBACQUEO DOVREBBE SAPERE... |
1) CONOSCENZE SPECIFICHE ("KNOWLEDGE") Ci sono alcuni esercizi subacquei che devono essere imparati e metabolizzati da ogni subacqueo sino a diventare automatismi. Perciò è evidente che un sistema di insegnamento professionale è in grado di trasferire meglio le necessarie nozioni subacquee fondamentali. Dopo, però, occorre fare tanta, tanta pratica in acqua.
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2) ESERCIZI MIRATI ("SKILLS") Occorre sviluppare le proprie capacità di eseguire alcuni esercizi subacquei fondamentali, come ad esempio muoversi sott’acqua mantenendo l’assetto neutro o saper gestire la propria attrezzatura. Il modo migliore per imparare queste abilità è farlo con la guida di un istruttore, frequentando una scuola subacquea; poi, ovviamente, la ripetizione degli esercizi e la pratica costante aiutano a rinforzare le proprie capacità.
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3) ATTREZZATURA APPROPRIATA ("EQUIPMENT") Il modo più confortevole, conveniente e divertente per immergersi è farlo con la propria attrezzatura personale ben preparata e tenuta in ordine, che calzi perfettamente e che sia familiare. E’ evidente che man mano che si familiarizza con la propria attrezzatura le capacità in acqua aumentano di conseguenza; inoltre, facendo una manutenzione e revisione periodica della propria attrezzatura si ha una maggiore sicurezza sulle sue prestazioni e si minimizzano i possibili malfunzionamenti. |
4) ESPERIENZA ADEGUATA ("EXPERIENCE") L’insegnamento aiuta certamente ad aumentare le proprie conoscenze e capacità pratiche; ma la chiave per poter diventare un subacqueo che si sente perfettamente a suo agio sott’acqua è solo quella di immergersi il più possibile e nelle situazioni ambienti più disparate. Soltanto l'esperienza pratica, continua e diversificata, insegna veramente qualcosa.
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La maggior parte dei subacquei ritiene erroneamente che possedere un brevetto significhi aver appreso tutte le abilità necessarie per praticare l’immersione subacquea. Non è così purtroppo! Possedere un brevetto significa soltanto che il subacqueo ha ottenuto una certificazione che gli è necessaria per praticare questa disciplina, ma dopo il conseguimento del brevetto ha ancora tutta una vita per imparare veramente ad immergersi. Bisogna fare molta esperienza. Perciò, se si vuole davvero imparare ad andare sott'acqua, il mio consiglio è immergersi il più spesso possibile e nelle condizioni più diverse. "IMMERGITI SEMPRE E OVUNQUE C'E' ACQUA!" |
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Il mio passaggio alle
"immersioni tecniche".
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Molte altre pagine della mia storia subacquea devono ancora essere scritte, perché se si ha voglia non si finisce davvero mai di imparare...
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