VALUTAZIONE FINALE CORSO ISTRUTTORI SNSI
Porto Santo Stefano - Argentario - 12/14 maggio 2017
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Non è mai troppo
tardi… diventare Istruttore subacqueo a 64 anni
Tutto
è cominciato lo scorso inverno, quando Giacomo Mazziero,
presidente del mio piccolo circolo subacqueo, lo Smile Diving
di Porto Recanati, e mio amico da molti anni, è diventato
Instructor Trainer dell’SNSI e mi ha proposto di diventare
Istruttore subacqueo frequentando il suo Corso Preparatorio per
Istruttori.
La cosa lì per lì
mi ha lasciato molto perplesso. Io vado in acqua dal 1995
e ho percorso tutto l’iter didattico sino a diventare aiuto
istruttore. Nel 2007 ho abbracciato la cosiddetta immersione
“tecnica” e ho cominciato ad immergermi utilizzando le miscele
ternarie, facendo immersioni via via sempre più impegnative.
Sono sempre andato in acqua per divertirmi e per mia
soddisfazione personale, e insegnare la subacquea non rientrava
certo tra le mie aspirazioni, nonostante in passato avessi
provato una grande gioia e soddisfazione
nell’accompagnare in acqua per le prime esperienze giovani
ragazzi delle scuole superiori nell’ambito dei progetti di
sviluppo dell’attività subacquea promossi e organizzati dallo
Smile Diving.
A
me piace moltissimo andare sott’acqua. Direi che la subacquea
nel suo complesso è l’attività che mi piace di più in assoluto.
Mi piace tantissimo vedere il mondo sottomarino e le sue
creature, mi piace studiare e approfondire la tecnica
d’immersione e la biologia marina, amo provare quelle sensazioni
particolari che mi danno le immersioni nelle grotte e nei
relitti profondi e mi piace anche l’ambiente informale della
subacquea, la vita del diving, il dopo immersioni in compagnia.
Insomma la subacquea è diventata la mia vita, specialmente da
quando ho smesso di lavorare. Insegnare subacquea però è
un'altra cosa... |
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In
questi anni mi sono domandato più volte se mi sarebbe piaciuto
passare del tempo a spiegare come si svuota una maschera o come
si mantiene l’assetto, oppure a far fare esercizi con le tabelle
o a nuotare in piscina. Sinceramente la cosa non mi ha mai
attirato molto…
Essendo
Divemaster dal 2005 e avendo fatto parecchie centinaia di
immersioni, ritenevo ormai concluso il mio percorso didattico,
perciò l’invito di Giacomo a frequentare il suo Corso Istruttori
non mi interessava affatto. Inoltre c’era anche il fattore
età. Ormai sono vicino alla soglia dei sessantacinque anni:
un’età che fortunatamente mi permette ancora di immergermi, ma
che non mi consente di fare grandi progetti per il futuro.
Il
caso ha voluto però che un altro “ragazzo” e mio amico che
frequenta lo Smile Diving, Mauro Grati, classe ’61, dopo
essere diventato Divemaster lo scorso anno, decidesse di
iscriversi al Corso Istruttori tenuto da Giacomo.
A questo punto
cominciai a pensare di frequentare anch’io questo corso.
Così facendo avrei trascorso l’inverno tenendomi occupato in
qualcosa di interessante, avrei rinfrescato tutte le conoscenze
dei miei brevetti “ricreativi”, mi sarei rimesso in discussione
ricominciando tutto da capo e, se fossi riuscito a superare
l’esame finale, avrei concluso un ciclo trovando nuovi stimoli
per il futuro. |
Febbraio 2017 - Marcello
Polacchini, Mauro Grati e Giacomo Mazziero
all'inizio del Corso Preparatorio
Istruttori |
Così
ho deciso di frequentare il Corso Preparatorio Istruttori
assieme a Mauro, con l’obiettivo, una volta superato l’esame, di
poter trasferire ad altri la mia passione e le emozioni
che provo tuttora quando mi immergo, perché vedere la
gioia e lo stupore negli occhi di chi accompagno nelle prime
immersioni mi da una carica fortissima.
Il Corso
Istruttori è iniziato a febbraio ed è durato tre mesi. Si
tratta di un corso completo, che abilita all’insegnamento dei
corsi SNSI Open, Advanced, Rescue e Divemaster. Tre mesi di
lezioni serali dalle nove a mezzanotte passata, tre lunghi mesi
di esercizi in piscina e in mare, di studio intenso di tutti i
manuali didattici, di affiancamento al Trainer durante i suoi
corsi OWD e AOWD…
L’impegno
sia mio che del mio collega è stato notevole, ma Giacomo ci
ha guidati e supportati in maniera perfetta, dedicandosi
completamente a noi, correggendoci e rincuorandoci nei momenti
di difficoltà, standoci molto vicino. Ho avuto modo di conoscere
e apprezzare un aspetto di Giacomo che non conoscevo: la sua
passione e la sua grande umanità. Adesso posso dire che
siamo diventati veramente “amici”, e già questo da solo vale
l’impegno sostenuto per il corso.
Ci sono stati
alcuni momenti in cui io stavo quasi per mollare, convinto che
non sarei riuscito a superare la prova finale. Soltanto
l’orgoglio e la spinta positiva di Giacomo, assieme alla
determinazione di Mauro, mi hanno permesso di arrivare in fondo,
e di questo devo darne merito ad entrambi. Spesso nei momenti di
difficoltà ci siamo incoraggiati a vicenda e questo ci ha
aiutati a terminare il nostro corso. Essendo “Marpola” ormai
piuttosto noto all’interno della tutto sommato piccola comunità
subacquea, mi sono domandato che figura avrei fatto se non fossi
riuscito a superare l’esame finale. Una figura pessima. Perciò
con grande umiltà e determinazione mi sono messo a studiare
sodo, consapevole del fatto che non si finisce mai di imparare.
Ho
scoperto l’SNSI, un’agenzia didattica relativamente nuova
nel panorama subacqueo internazionale (anche se è nata nella
metà degli anni ’90), che ha molti tratti caratteristici che la
differenziano dalle altre didattiche ricreative e commerciali.
Studiando sul Manuale Istruttore ho avuto modo di apprezzare
il suo sistema didattico aggiornato e moderno, ma
soprattutto lo spirito che anima i componenti dell’SNSI, uno
spirito che è quello di una grande famiglia. Mi sono trovato
subito bene in questa mia nuova “casa” e ho deciso di impegnarmi
fino in fondo per diventare un “Professional SNSI”. |
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Orbetello Camping Village |
Il bungalow all'Argentario
dove abbiamo soggiornato durante la valutazione finale del
C.P.I. 2017 |
Cambia lo scenario... ma si
continua a studiare |
E
così arriviamo all’esame di valutazione finale del 12-14
maggio. La sede d’esame mi è molto familiare: Porto Santo
Stefano all’Argentario, presso il Centro Immersioni Costa
d’Argento, un diving che io ho frequentato per diversi anni e
presso il quale ho fatto la guida subacquea nelle stagioni 2007
e 2008. Per me è un po’ come giocare in casa. Ritrovo vecchi
amici e luoghi a me familiari, e questo mi aiuta a ridurre
almeno in parte l’inevitabile stress.
Per cenare e
dormire ci sistemiamo alla Giannella nell’Orbetello Camping
Village, che dista una decina di chilometri da Santo
Stefano. Qui ci vengono assegnati dei comodi e spaziosi
bungalow.
Giovedì
11 maggio
incontro per la prima volta due dei miei compagni di avventura:
Giacomo che lavora in un diving a Baratti e Domeniko
(un giovane ragazzo albanese che potrebbe essere mio nipote) che
lavora in un diving dell’Elba. Sono entrambi molto giovani
rispetto a me e Mauro, ma hanno alle spalle il nostro stesso
percorso di studio e di esercizio in acqua. Con loro c’è anche
il loro Trainer ed angelo custode Luca Lai.
Trascorriamo la giornata facendo un’ultima prova di lezione di
teoria e di briefing e debriefing, poi ripetiamo in acqua una
delle prove più difficili: la prova di soccorso al subacqueo
incosciente. Tutto procede abbastanza bene e ci sentiamo carichi
a sufficienza.
In serata arrivano
anche gli altri due candidati Istruttori: Massimo da
Venezia e Renato da Bologna, accompagnati dai loro
trainer Massimo Pellegrino e Marco Cova. Adesso la
squadra è al completo. |
L'Hotel La Caletta, sede del Centro
Immersioni Costa d'Argento |
Venerdì
mattina
inizia la
valutazione finale con la presentazione personale di ciascun
candidato agli Evaluator Alberto Vialetto e Oscar Gasparini,
alla presenza della presidentessa Fulvia Lami e di
Alessio Dallai. Dopodichè ogni aspirante Istruttore tiene
una lezione teorica di fronte alla classe. La prova si svolge in
ordine alfabetico e a me tocca tenere la mia lezione su
“Navigazione e Orientamento” del corso Advanced per ultimo.
Anche se non sono perfettamente soddisfatto di me stesso la
valutazione è positiva.
Nel
pomeriggio, dopo un veloce spuntino, è la volta della prova
Rescue (soccorso al subacqueo incosciente con trasporto a riva e
respirazione artificiale), seguita dal briefing di tre esercizi
in acque delimitate del corso Open per ciascun candidato e dalla
loro dimostrazione in acqua con successivo debriefing.
Lo spirito di
squadra tra noi sei candidati Istruttori ormai si è formato
e ciascuno di noi esegue correttamente gli esercizi che chi
svolge il ruolo di Istruttore gli assegna. La valutazione dei
due Evaluator è molto positiva.
Dopo aver cenato
tutti assieme, i due gruppetti di tre candidati ciascuno si
riuniscono separatamente a discutere degli assegnamenti del
giorno successivo… la tensione è molto alta. |
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Prove di briefing e debriefing degli esercizi in acqua |
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Sabato
mattina il nostro esame continua con la prova di nuoto (50
metri da percorrere al massimo in un minuto… ma la distanza è
superiore e l’acqua molto “fresca”), la prova di tranquillità
acquatica (vestizione completa di tutta l’attrezzatura sul
fondo, a 5 metri di profondità) e gli esercizi in acque libere
(due Open, uno Advanced e uno Rescue) con i consueti briefing e
debriefing.
Le due prove vanno
molto bene; non altrettanto gli esercizi in acque libere. Gli
Evaluator ci danno una giusta strigliata, esortandoci a non
abbassare la tensione prima della prova finale del pomeriggio. |
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Ormai siamo una vera "squadra" molto motivata |
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Ancora briefing....
Finalmente si entra in acqua... |
Le prove in
acqua sono le più dure....
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Briefing continui....
Ripasso serale
prima dell'esame
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Dopo
pranzo ci aspetta l’ultima prova di esame: 100 quiz a
risposta multipla nel tempo di tre ore. Usciamo dall’aula
alle 18.30 piuttosto frastornati e incerti sul risultato; ma
ormai il più è fatto e non ci resta che attendere il colloquio
finale della mattina seguente, durante il quale a ciascuno sarà
comunicato il risultato.
E
così arriviamo alla domenica mattina. Uno dopo l’altro
veniamo convocati nel bungalow dove sono riuniti gli Evaluator,
la Presidenza e i nostri Trainer. La tensione è alle stelle, e
si scioglie solo a mano a mano che i candidati escono dalla
porta sorridenti e con le lacrime agli occhi per l’emozione.
Quelli di noi che aspettano fuori esultano e abbracciano chi ce
l’ha fatta ed è diventato Istruttore. Ma intanto la mia attesa
continua…. sono sempre l’ultimo. Quando finalmente tocca a me
entrare, i miei colleghi mi incoraggiano con grandi pacche sulle
spalle e questo mi fa sentire davvero molto carico. |
Alberto Vialetto e Oscar Gasparini, gli Evaluator |
In aula attenti alle spiegazioni di Vialetto |
Impegnati nella prova dei quiz |
E'
il
mio momento. Seduto davanti alla commissione ascolto in
silenzio le parole di Alberto Vialetto e i suoi preziosi
consigli per il mio futuro. Ce l’ho fatta! Quasi non mi
sembra vero… stringo le mani a tutti e solo la mia scorza
costruitami in tanti anni di lavoro in pubblico mi consente di
non sciogliermi in un pianto liberatorio… ma dentro di me sento
le farfalle nello stomaco.
Esco dal bungalow
sventolando la mia patch di Istruttore e sono accolto
dall’applauso dei miei compagni di avventura che mi corrono
incontro per abbracciarmi. Si, ormai siamo diventati proprio
una bella squadra. Ci siamo incoraggiati a vicenda, ci siamo
aiutati nei momenti di difficoltà, ci siamo dati da fare per il
raggiungimento di un obiettivo comune e alla fine di questa
bella esperienza ci siamo ritrovati amici. E’ questa la cosa più
importante. Potenza della subacquea, capace di aggregare
persone di età, cultura ed estrazione sociale diverse. Solo in
un ambiente sano come questo è possibile una cosa del genere.
Questa
esperienza mi ha fatto crescere e mi ha dato moltissimo
dal punto di vista umano. Adesso ho dei nuovi amici e sono
felice di aver condiviso con loro questa avventura. E’
proprio vero che non si finisce mai di imparare, ed ora
posso dire “ne valeva la pena”!
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Con Alberto Vialetto, felice dell'obiettivo raggiunto |
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Grazie
Mauro, Renato, Giacomo, Massimo e Domeniko. Grazie Alberto,
Oscar, Fulvia e Alessio. Ma soprattutto grazie a te Giacomo,
amico mio, che hai creduto in me e mi hai accompagnato fino
a questo traguardo. Senza di te non ce l’avrei mai fatta…
e lo sai!
Un ringraziamento particolare va a mia moglie Maria Angela,
grandissima subacquea, che mi ha supportato e soprattutto
sopportato pazientemente in questi tre lunghi mesi di
preparazione. Senza di lei forse avrei mollato anche prima, ma
grazie a lei ho superato anche i momenti di scoraggiamento e di
delusione. Grazie per esserci sempre! |
I sei nuovi Istruttori SNSI |
Felici con il nostro angelo custode Giacomo |
La squadra SNSI al completo |
Momenti conviviali durante le giornate d'esame
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