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"PROGETTO STELLARIS"
BIOBLITZ MARINO SUL BANCO DI SANTA CROCE... ALLA RICERCA DEL GATTOPARDO

                  

Che cos'è un BIOBLITZ

Il BIOBLITZ è un modo informale e divertente di registrare la varietà delle forme di vita che si possono trovare in natura e condividere le competenze e l’entusiasmo per gli animali e le piante.

Durante un BIOBLITZ un gruppo di ricercatori, studenti, naturalisti e cittadini comuni collabora fianco a fianco nella raccolta di dati sull’ambiente, segnalando e registrando in un definito arco di tempo quante più possibili specie di piante e animali presenti in una data area.

I partecipanti vengono suddivisi in gruppi, coordinati da ricercatori esperti, per svolgere attività di raccolta di dati scientifici e in questo modo ogni ricercatore può ottenere informazioni utili ai suoi studi, mentre il pubblico matura una conoscenza personale dell'ambiente.  

 

Il Progetto STELLARIS


Il BIOBLITZ marino… anzi sottomarino, è una novità: il “Progetto Stellaris” infatti, è un BIOBLITZ dedicato al primo studio mediterraneo condotto da MedSharks sul gattopardo o gattuccio maggiore (Scyliorhinus stellaris), uno squaletto tipico dell’Atlantico e del Mediterraneo, che purtroppo è inserito nella Lista Rossa delle specie a rischio d’estinzione dall’IUCN, l’Unione per la Conservazione della Natura.

 

Subacquei, fotografi, ricercatori e professionisti della subacquea, dopo il successo della prima edizione tenutasi il 23-24 novembre 2013, si sono riuniti ancora più numerosi a Castellammare di Stabia nel fine settimana del 28-29 giugno 2014 per il secondo BIOBLITZmarino italiano.

E’ stato un week-end di immersioni al servizio della scienza, su una delle secche più spettacolari d’Italia: il Banco di Santa Croce, nel Golfo di Napoli, dove il gattuccio maggiore è presente in abbondanza.

 

Il Gattuccio e il Gattopardo sono dei piccoli squali, molto simili tra loro, con il muso arrotondato e il corpo allungato, hanno la pelle maculata e la bocca provvista di piccoli denti. Sono carnivori e si cibano di pesci. Non sono assolutamente pericolosi per l'uomo.
Si trovano da pochi metri fino a 200 metri di profondità. Si muovono di notte per cacciare mentre di giorno prediligono rimanere adagiati all'interno di grotte ed anfratti. Sono ovipari, le loro uova hanno una forma molto caratteristica munita di appendici filiformi che vengono utilizzate dalle femmine per fissarle ai rami delle gorgonie.
Le due specie presentano alcune differenze. La prima differenza tra il Gattuccio (Scyliorhinus canicula) e il Gattopardo (Scyliorhinus stellaris) consiste nelle dimensioni che possono raggiungere le due specie. Il primo raggiunge gli 80 cm di lunghezza massima mentre il secondo è più grosso e può raggiungere i 160 cm di lunghezza. La seconda differenza sono le macchie sul corpo. Il Gattuccio ha molteplici piccoli punti scuri sul corpo, mentre il Gattopardo ha una livrea marezzata di grandi macchie scure. La terza differenza riguarda la seconda pinna dorsale che nel Gattuccio parte a livello della fine della pinna anale, mentre nel Gattopardo si trova esattamente sopra la metà della pinna anale. La quarta differenza riguarda le appendici nasali che nel Gattuccio sono collegate mentre nel Gattopardo sono separate.

Il gattuccio maggiore (Scyliorhinus stellaris) di solito vive tra le rocce fra i 20 e i 60 metri di profondità lungo le coste italiane, ma le popolazioni sono molto frammentate. Questa specie generalmente passa la giornata nascosta negli anfratti della roccia, mentre la notte esce dal suo riparo per avventurarsi in cerca di cibo (pesci, crostacei, polpi, seppie). Dopo la fecondazione – che, come avviene per tutti gli squali, è interna – la femmina depone delle grandi uova (delle teche rigide di colore giallastro lunghe 12-15 cm) e le assicura grazie a dei lunghi filamenti alle gorgonie, alle spugne o a qualunque altro supporto in posizione sollevata dal fondo e battuta dalla corrente.

I piccoli crescono fino a 10-15cm di lunghezza all’interno dell’uovo nutrendosi del tuorlo e secondo le osservazioni fatte in acquario nascono dopo circa nove mesi.

Si conosce molto poco della biologia del gattuccio maggiore, ma le sue caratteristiche – di iniziare a riprodursi molto avanti con gli anni e di generare pochi piccoli – lo rendono estremamente vulnerabile alla pesca intensiva e al deterioramento dell’habitat marino. Nel Tirreno, ad esempio, il gattopardo è diminuito del 99% nelle catture scientifiche degli ultimi vent’anni.

  

 

Castellammare di Stabia 28-29 giugno 2014

Il secondo BIOBLITZ marino è stato un vero successo: per due giornate Castellammare di Stabia si è colorata di rosso (grazie allo sponsor Dive Different di Guido Cogliandro). Un mucchio di subacquei arrivati da varie parti d’Italia si è dedicato con passione ed entusiasmo al progetto scientifico di ricerca sul ga
ttopardo promosso dalla MedSharks,  un’associazione nata dalla passione di Eleonora de Sabata,  che da dieci anni si dedica alla ricerca, divulgazione, sensibilizzazione e conservazione degli squali in Mediterraneo.

Per due giorni decine di subacquei si sono immersi sulle fantastiche secche del Banco di Santa Croce in uno scenario da favola, circondati da un mucchio di cernie e grossi dentici che volteggiavano sul cappello della secca principale in un carosello magico.

Mentre marcavano e fotografavano oltre una ventina di uova di gattuccio deposte sui rami delle gorgonie, battezzandole con i nomi scelti da loro, i subacquei hanno avvistato un gattopardo fuori dalla sua tana, mentre altri due sono stati visti all’interno di una fenditura della roccia e poi c’è stata la sorpresa finale del passaggio delle aquile di mare e dei pesci luna, giusto coronamento di un’immersione fantastica.

Nel complesso è stata un'esperienza davvero entusiasmante, vissuta in allegria, con il corollario di mini-conferenze scientifiche e presentazioni di foto e filmati e la perfetta organizzazione del Bikini Diving di Pasquale Manzi che ha coordinato le immersioni fornendo il supporto logistico ai subacquei impegnati nella ricerca.

Tutto questo è stato il secondo BIOBLITZ marino: un vero successo in un week-end pieno di allegria, amicizia e tanto impegno da parte di tutti. E’ bello poter dire IO C’ERO!

Ringrazio tutti per avermi dato questa possibilità: il fantastico e infaticabile team del Bikini Diving di Pasquale Manzi che ha fornito un’impeccabile assistenza logistica, la MedSharks dell’impareggiabile Eleonora de Sabata, promotrice e animatrice del progetto, che con il suo entusiasmo ha contagiato tutti, la Dive Different  di Guido Cogliandro, che con le sue magliette rosse create apposta per l’occasione ha formato una macchia di colore bellissima che ha invaso le strade di Castellammare, i bravissimi fotografi ufficiali della manifestazione Valter Carrus  e Guglielmo Rasy, che con i loro scatti hanno reso indimenticabile questa esperienza e, soprattutto, tutti i subacquei che si sono prodigati spontaneamente per il successo di questa bella manifestazione.

 

L’appuntamento è alla prossima edizione del BIOBLITZ, per vedere come saranno cresciuti i “nostri” squaletti...!

 

 

 

 

PER SAPERNE DI PIU'....

 http://uovodigattuccio.it/

 

 http://www.medsharks.org


Eleonora de Sabata

Giornalista e fotografa di mare, da oltre vent’anni è impegnata nella divulgazione del mare in TV (BBC, Discovery Channel, Rai e Mediaset) e sulle principali riviste e quotidiani italiani e stranieri, inclusi il National Geographic e il Financial Times.

Al giornalismo Eleonora unisce l’attività di ricerca scientifica, di educazione ambientale e la scrittura (al suo attivo una collana di libri per ragazzi per la De Agostini, oltre che libri di turismo subacqueo).

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Il Progetto Stellaris, realizzato da MedSharks con il sostegno della Save Our Seas Fonfdation e di A.DI.SUB. è il primo progetto di studio sul gattuccio maggiore o gattopardo (Scyliorhinus stellaris), realizzato da subacquei con i subacquei al servizio del mare.

Il Progetto Stellaris, che è stato illustrato su alcuni media nazionali generalisti (il Messaggero, ottobre 2013, l’Arca di Noè su Canale 5, dicembre 2013), di settore (il Subacqueo, febbraio 2014) e ai saloni Big Blu ed Eudi Show 2014, vuole creare, con l’aiuto dei subacquei, una mappa delle zone di riproduzione del gattuccio maggiore ed è importante perché il gattopardo è una delle molte specie (il 42%) di squali e razze del Mediterraneo a rischio di estinzione.

Per questo progetto è stata scelta l’area del Banco di Santa Croce perchè queste secche nel Golfo di Napoli costituiscono l’area di riproduzione del gattopardo più importante di tutto il Mediterraneo scoperta finora.

   

     

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