UN Long weekend SUL Banco di Santa Croce (NA) maggio/giugno 2009 |
Angela & Marcello.... i due "vecchietti terribili". |
Foto di gruppo con alcuni degli amici del circolo "Sub Way" di Firenze. |
distante dalla costa della bellissima Penisola Sorrentina, infatti si trova a metà strada tra Castellammare di Stabia e Vico Equense, proprio di fronte allo stabilimento balneare “Bikini Beach”. Le immersioni sul sono a ragione considerate tra le più belle della zona, infatti questo sito per la sua bellezza e varietà di vita e di colori viene annoverato tra le prime dieci secche del Mediterraneo. La cosa è davvero sorprendente se si pensa che il Banco è molto vicino alla costa del Golfo di Napoli e che in zona si trova anche la foce del fiume Sarno, uno dei più inquinati d’Italia. Eppure, chi si immerge su queste secche resta ogni volta affascinato e stupito dalla varietà di colori e dalla quantità e diversità di vita che qui è possibile incontrare. |
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Vista la tipologia e la morfologia del Banco, qui si possono pianificare vari tipi di immersioni adattabili ai vari livelli di addestramento dei subacquei. La partenza delle immersioni avviene sempre dalla secca principale, che è la più estesa ed è la più vicina alla superficie, poi soltanto le guide esperte della zona si spostano dalla secca principale per dirigersi verso le altre sei che sono disposte tutte intorno, ma tra le quali è molto difficile orientarsi se no le si conoscono bene. Anche il ritorno viene fatto sempre sulla secca principale, per poter risalire in prossimità della barca ormeggiata alla boa ed evitare di essere investiti dal grande traffico di natanti che c’è in superficie durante l'estate, dato che il Banco di S. Croce si trova proprio sulla rotta degli aliscafi che congiungono Castellammare a Sorrento e all’isola di Capri.
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che, ormai stanziali, vivono tra gli anfratti della pèarete e lo spacco che divide in due la secca. Questa spaccatura forma un tunnel passante, con il fondo a 37 metri di profondità ed è un vero spettacolo della natura. Il passaggio attraverso il tunnel coperto dalla stupenda Paramuricea clavata e dalle margherite di mare è sempre molto suggestivo e all’interno di questo passaggio, illuminata dalle torce, si può ammirare una vera esplosione di vita sessile multicolore. Nuotando attorno alle secche che formano il Banco il cosiddetto "falso corallo nero del Mediterraneo") |
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Le immersioni dei tre giorni passati al “Bikini” si sono svolte sia sulla secca principale del Banco di Santa Croce, che emerge da un fondale di 45 metri, sia sulle secche intorno, quelle più profonde, che sono attraversate da stretti canyon interamente ricoperti di gorgonie rosse e gialle. Nonostante il tempo non sempre bello e l’oscurità dovuta alla profondità e al cielo nuvoloso, è bastato accendere le nostre torce per ammirare il Banco in tutto il suo splendore: un’esplosione di vita bentonica! Infatti sin dai primi metri le pareti rocciose sono ampiamente ricoperte da Parazoanthus, da Eunicella cavolini e da bellissimi grandi rami di Paramuricea clavata con i loro rossi ventagli alti oltre un metro. Ci sono poi le spugne giallo arancio (Axinella polipoides e Axinella cannabina) che si stagliano nel blu come delle piccole sculture e sulle pareti spuntano qui e là grandi spirografi con i loro ciuffi aperti in cerca del cibo portato dalla corrente sempre presente in questa zona. Sui rami delle gorgonie ci sono moltissime uova di gattuccio (una caratteristica di questo sito d’immersione) e anche delicati crinoidi; mentre sul fondo sabbioso ci sono splendidi esemplari di Cerianthus membranaceus con varie colorazioni e grosse stelle marine rose e arancioni. Appuntamento al prossimo anno dunque: quella sul Banco è un’immersione che non stanca mai e che si deve assolutamente ripetere almeno una volta l’anno! |
Sopra la meravigliosa coloratissima flora del Banco e a destra le sette secche che formano il Banco di santa Croce. |
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