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ISOLE EOLIE (ME)

CROCIERA 9-16 AGOSTO 2008  

 

 

L'arcipelago delle isole Eolie

 

Le Eolie o isole Lipari, le isole del vento, che così come vuole la leggenda furono dimora di Eolo, Dio dei Venti. L'arcipelago si sviluppa in un'area del basso Tirreno vicino alle coste della Sicilia e della Calabria.

L'arcipelago è composto da sette isole principali e da alcuni isolotti minori: Alicudi, Filicudi, Lipari (con gli isolotti basaltici di Basiluzzo, Dattilo e Lisca Bianca), Panarea, Salina; Stromboli (con il vicino scoglio di Strombolicchio) e Vulcano. Ciascuna delle sette isole maggiori ha una propria caratteristica che la distingue, ma in comune hanno l'origine vulcanica. Qui è forte avvertire la sensazione di trovarsi lontani dalle città e dagli affollati centri urbani.

Adagiate nell'incantevole specchio di mare, tutte le isole Eolie sono di origine vulcanica. I vulcani che manifestano ancora un'attività propria sono Vulcano e Stromboli.

Il primo è quiescente da oltre cento anni (l'ultima eruzione risale al 1888) e con una attività caratteristica: quella di trattenere calore e restituirlo sotto forma di "fumarole" (attività per mezzo della quale i gas magmatici, costretti nelle profondità ad elevate pressioni, emergono in superficie). Stromboli , invece era un vulcano già famoso nell'antichità ed oggi ancora di più, con le sue spettacolari eruzioni di lava e lapilli. Da secoli considerato faro del Tirreno per tutte le imbarcazioni che si trovano alla sua vista. Natura prorompente alle isole Eolie e mare cristallino sono gli elementi che più risaltano alla vista del visitatore.

 

Ed ecco, tratto direttamente dal mio log book, il racconto dei 10 bellissimi tuffi fatti durante la crociera alle isole Eolie, a bordo della mitica baleniera "THOR" nell'estate del 2008.... 

 

1) STROMBOLI – LO SCOGLIO DI STROMBOLICCHIO

10 agosto 2008 ore 14:38 Profondità max: 38 metri; corrente: media; visibilità: ottima; difficoltà: impegnativa.

 

Intorno allo scoglio sono possibili due immersioni: una sul versante sud-est dove si trova una bellissima parete che scende verticale dalla superficie fino sul fondo oltre i -50 metri; l’altra sul versante sud-ovest, ricco di anfratti e spaccature. Bellissimi i giochi di luce che crea il sole che filtra in profondità attraverso l’acqua limpidissima. Sulle pareti dello scoglio si vedono piccoli rami di gorgonie rosse, ricci corona, ricci saetta e tutto intorno nuotano migliaia di castagnole e di anthias rosa e anche saraghi, occhiate e qualche cernia bruna.

2) PANAREA – IL RELITTO DI LISCA BIANCA: "LLANISCHEN"  

11 agosto 2008 ore 9:42 Profondità max: 34metri; corrente: assente; visibilità: ottima; difficoltà: impegnativa.

 

Qui ci sarebbe l’unico relitto visitabile di tutto l’arcipelago delle Eolie, in quanto i resti delle antiche navi romane che si trovano a Panarea, a Filicudi e altrove sono assolutamente interdetti alle immersioni. Si tratta del relitto di un cargo inglese affondato ala fine dell’800 per avere urtato i vicini scogli di “Lisca Bianca”; lo stato di conservazione dei tronconi di poppa e di prua è buono, mentre della parte centrale della nave resta solo un ammasso di lamiere. Sul fondale sabbioso attorno al relitto c’è una prateria di posidonia oceanica; mentre intorno nuotano grandi branchi di castagnole e di anthias e, tra le lamiere, è facile incontrare gronghi, murene e cernie che vi hanno fatto la loro tana. Peccato che noi… non si sia riusciti a trovare il relitto, a causa delle mire sbagliate!

3) PANAREA – LO SCOGLIO DELLA NAVE

11 agosto 2008 ore 13:03 Profondità max: 26 metri; corrente: assente; visibilità: ottima; difficoltà: facile.

 

Attorno allo scoglio ci sono praterie di posidonia oceanica, ma il fondale è prevalentemente sabbioso e c'è solo pesce di piccola taglia, in particolare saraghi e occhiate.

La parete è ricoperta solo di alghe brune e, a parte l’acqua calda e limpidissima che permette ai raggi del sole di creare bei giochi di luce riflettendosi sul fondo, questa immersione non offre molto e l’unico divertimento è nuotare tra branchi sterminati di anthias e di castagnole che si aprono al passaggio dei subacquei  per poi richiudersi rapidamente dietro di loro e sfiorare con le dita le donzelle pavonine (thalassoma pavo) che si lasciano quasi accarezzare dai sub.

4) PANAREA – LA SECCA DELLE FORMICHE 

11 agosto 2008 ore 18:19 Profondità max: 29 metri; corrente: leggera; visibilità: ottima; difficoltà: facile.

 

Questa secca è visibile anche dalla superficie grazie alla grande trasparenza delle acque cristalline ed è un luogo estremamente vario.

Le Formiche sono la parte affiorante di una secca di vasta estensione, che prosegue sott’acqua con una serie di grandi massi accatastati e ha delle pareti coloratissime.

Interessante è soprattutto la parete rivolta a nord e il fondale limitrofo, che è ricoperto da una prateria di posidonia oceanica che custodisce molti organismi interessanti.

In mezzo alla posidonia spuntano numerose pinnae nobilis, mentre sulle foglie riesco a vedere coloratissimi nudibranchi.

Tutto sommato un’immersione particolarmente interessante dal punto di vista naturalistico e faunistico: tra le rocce e lungo le pareti vedo alcune murene, gronghi e aragoste, ma ci sono anche gamberi, scorfani, spugne, polpi e persino pesci pappagallo.

 

5) SALINA – FARAGLIONE E SECCA DI POLLARA

12 agosto 2008 ore 11:21 Profondità max: 28 metri; corrente: assente; visibilità: ottima; difficoltà: facile.

 

Lo scoglio sorge di fronte all’omonima spiaggia, dominata da una splendida scogliera, perfettamente verticale. L’immersione si svolge lungo una parete articolata e ricca d’anfratti che ben si prestano al rifugio di svariate specie, scorfani e nudibranchi, murene e cerniotti, aragoste e polpi. Raggiunta una gran franata di massi, anch’essa ricca di vita, si torna ad una quota più alta: la maggiore luminosità e la limpidezza dell’acqua consentono di apprezzare i vivaci contrasti di colore tra lo scuro delle rocce vulcaniche, il rosso e il viola delle spugne incrostanti e il giallo delle madrepore e delle margherite di mare. Interessante l’incontro con i pesci pappagallo che abitano le calde acque dell’isola.
Più al largo del faraglione si trova la secca, che è costituita da enormi massi che sembrano creare un’unica struttura rocciosa e consente interessanti percorsi e scorci davvero molto suggestivi.

6) LIPARI – PUNTA CASTAGNA

13 agosto 2008 ore 9:16 Profondità max: 52 metri; corrente: assente; visibilità: ottima; difficoltà: impegnativa.


Immersione in una scenario irreale che suscita emozioni uniche: si scende su un pianoro, alla quota di circa -10 metri, il fondale sabbioso poco inclinato è tutto imbiancato, completamente ricoperto dalla polvere bianca proveniente dalle cave di pomice presenti sulla costa. Oltrepassato questo tratto coperto di sedimento bianchissimo, lo spettacolo è impressionante: di qui partono verso il largo profondi canaloni, molto inclinati, che spaccano perpendicolarmente e profondamente una cigliata. Percorrendone uno si passa da uno scenario candido a una coloratissima parete verticale e ci si trova, in una atmosfera ovattata, sospesi su di un baratro senza fine che si perde nel blu più intenso. La morfologia del fondale è estremamente varia: si nuota sul fondo di valli dalle pareti altissime, si sorvolano picchi acuminati, si costeggiano pareti a strapiombo. Per quanto a fondo si decide di scendere si avrà sempre il blu sotto e non si vedrà mai la fine di questa voragine. Si vedono spugne, piccoli rami di gorgonie rosse, saraghi, castagnole, anthias anthias, tracine, gamberi parapandalus narval e ricci matita.

7) LIPARI LA PIETRA DEL BAGNO

13 agosto 2008 ore 15:34 Profondità max: 41 metri; corrente: assente; visibilità: ottima; difficoltà: media.


Bella immersione effettuata circumnavigando lo scoglio, situato a poche decine di metri dalla costa occidentale di Lipari, che si affaccia sul lato meridionale di Salina. Le rocce scendono direttamente fino a una profondità che varia tra i -25 e i -30 metri e poi proseguono con una spettacolare franata di massi fino a quote superiori ai - 40 metri. Giunti al lato meridionale della “Pietra del Bagno” ci si trova in un tratto tra i più interessanti per gli appassionati di fotografia subacquea, dove si ammirano scorci suggestivi: su un fondale di una ventina di metri, dinanzi alle pareti coloratissime dello scoglio s’innalzano dei giganteschi massi, invasi dalla luce del sole che penetra con facilità nell’acqua limpidissima. Si vedono margherite di mare, polpi, murene, salpe, saraghi, scorfani rossi, musdee bianche, aragoste e piccole cernie.

 

8) VULCANO – LO SCOGLIO QUAGLIETTO

14 agosto 2008 ore 11:44 Profondità max: 37 metri; corrente: assente; visibilità: ottima; difficoltà: media/facile.


Una delle immersioni più belle che offre l’isola di Vulcano, dal percorso vario lungo la parete dello scoglio e all’interno di una grotta che si addentra nella montagna per una quindicina di metri e all’ingesso della quale vi è una statua della Madonna. Al termine della grotta, nelle spaccature della sommità della volta, vi è una grande quantità di gamberi parapandalus narval.

9) VULCANO – LO SCOGLIO DELLA SIRENETTA

14 agosto 2008 Notturna ore 21:21 Profondità max: 32 metri; corrente: assente; visibilità: ottima; difficoltà: media/impegnativa.

 

Una delle notturne più belle che io abbia mai fatto in vita mia, lungo una parete ricchissima di vita e di colori, durante la quale incontro tutto ciò che di meglio si può vedere nel nostro Mediterraneo.

L’incontro più emozionante è quello con alcuni esemplari di alicia mirabilis, ma vedo anche dei grappoli di delicatissime claveline lepadiformis attaccate ai rami delle gorgonie rosse, delle piccole trine di mare di color arancio (reteporella grimaldii) e poi tantissime stelle pentagono o stelle cuscino (peltaster placenta) di color arancione brillante e  molti stenopus hispidus piccoli gamberi di color rosso vivo nascosti negli anfratti della roccia.

Come in ogni notturna che si rispetti non manca l’incontro con il pesce: diverse tracine nascoste sotto la sabbia del fondo con gli occhi sporgenti fuori, alcune seppie, i soliti sterminati branchi di castagnole rosa (anthias anthias) e di castagnole nere, gruppi di grossi saraghi e occhiate, una bella polpessa (octopus macropus) dal colore rosso fuoco e miriadi di gamberetti rossi parapandalus narval con i piccolissimi occhi che brillano infuocati. Centinaia e centinaia di pesci che guizzano da tutte le parti e un’infinità di molluschi di ogni specie attaccati ai rami delle gorgonie, in un’immersione davvero indimenticabile durante la quale ho "dovuto" prendere persino alcuni minuti di deco!!

10) VULCANO – LA PARETE DELLA SIRENETTA

15 agosto 2008 ore 10:31 Profondità max: 55 metri; corrente: leggera; visibilità: ottima; difficoltà: impegnativa.


L’immersione si svolge lungo la bellissima parete verticale che dal ciglio, posto sui -16 metri, scende fino al fondo a -47 metri e sul pianoro delimitato da un lato dal ciglio e dall’altro dalla falesia lavica dell’isola, in prossimità dello scoglio della Sirenetta. Al confine tra la falesia e il pianoro sono presenti alcuni soffioni di zolfo, uscite gassose che colorano la sabbia circostante di giallo,con sfumature rossastre. Sulla parete si vedono gorgonie gialle, leptosammia, madrepore a cuscino, claveline, ricci matita, ricci diadema, stelle pentagono, ricci melone e, la notte, centinaia di gamberetti parapandalus dagli occhi rossi brillanti; mentre, specialmente sul pianoro di sabbia, si incontrano scorfani, salpe, castagnole, anthias, tracine, polpi, aragoste e polpesse.

 

 

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