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MAR ROSSO - SHARK REEF & YOLANDA REEF

Shark Reef e Yolanda Reef: due reef semiaffioranti che si trovano in prossimità della penisola del Sinai,

 all'interno del Parco marino di Ras Mohammed

 

Seduto... sul carico della "Yolanda"

Breefing

·         Posizione: 27 44.000' N e 34 15.600' E

·         Concentrazione faunistica assolutamente eccezionale (nei mesi estivi)

·         Paesaggio subacqueo estremamente vario

·         Area di immersione molto vasta

·         Possibilità di effettuare percorsi diversi

·        Sito normalmente sovraffollato. E' meglio cercare, se possibile, di arrivarvi alla mattina presto

·        L'accesso al sito e l'orario d'immersione sono regolamentati dalle Autorità del Parco Marino di Ras Mohammed

·        Occorre fare attenzione alle correnti che talvolta sono molto violente

La m/n “Yolanda”

·         Tipo di nave: mercantile

·         Nazionalità: cipriota

·         Anno di costruzione:1964

·         Lunghezza: 74,8 m

·         Larghezza: 11,7 m

·         Stazza: 1907 t

·         Affondamento: 1-2 Aprile 1980

·     Data della scomparsa del relitto: 15 marzo 1987

Informazioni sull’immersione

·                    Data: 10 aprile 2008

·                    Ora entrata: 08:11

·                    Ora uscita: 08:56

·                    Tempo totale: 45 minuti 

·                    Temperatura: 21°C

·                    Visibilità: ottima (40-45 metri)

·                    Corrente: leggera

·                    Mare: calmo

·                    Profondità max: 35.6 metri

Descrizione dell’immersione

Shark Reef e' il sito subacqueo più famoso e frequentato del Mar Rosso per la varietà dei paesaggi e soprattutto per la straordinaria abbondanza della fauna sia di barriera che pelagica.  Tuttavia per ammirare Shark Reef in tutto il suo splendore bisogna visitarlo durante i mesi estivi (a luglio in particolare modo); inoltre l'incredibile spettacolo costituito da banchi di centinaia di barracuda, carangidi e pesci pipistrello che si aprono magicamente al passaggio dei subacquei e' riservato a chi possiede un livello tecnico adeguato ad affrontare delle correnti talvolta molto impetuose.
I percorsi subacquei effettuabili in quest'area, tutti preferibilmente condotti in "drift dive", sono numerosi e possono essere variati a piacimento tenendo conto di vari fattori (condizioni meteorologiche, forza e direzione della corrente, grado di preparazione del gruppo, ecc.), ma l'itinerario più classico e completo permette, in una sola immersione, di visitare non solo Shark Reef ma anche gli altri due siti vicini: Anemone City e Yolanda Reef.

L'immersione inizia a nord-est di Shark Reef in corrispondenza di un pianoro, comunemente chiamato Anemone City, situato tra 12 e 20 metri di profondità, che si protende come un grande balcone sul blu. Una numerosa popolazione di anemoni (Heteractis magnifica e Entacmaea quadricolor), tra i cui tentacoli urticanti vivono variopinti pesci pagliaccio (Amphiprion bicinctus), ha colonizzato questo pianoro in cui la sabbia chiara e' interrotta da formazioni madreporiche. Su di esso, a 14 metri, si nota una specie di grande palo metallico, posto in posizione eretta negli anni '70, a ricordo (pare) di un subacqueo scomparso. Dopo aver completato l'esplorazione di Anemone City, bisogna nuotare nel blu per alcuni minuti mantenendo una quota di 20 metri e una rotta di 150 gradi che conduce direttamente a Shark Reef, segnalato dall'inconfondibile profilo di alcune gorgonie. Da qui, mantenendo alla propria destra la parete che discende verticalmente in un abisso profondo più di 750 metri, si nota il primo grande torrione madreporico: guardando nel blu si possono facilmente vedere banchi di pesci pipistrello (Platax sp.), di barracuda (Sphyraena barracuda) talvolta disposti a cerchio, muri di carangidi (Caranx sp. e Carangoides sp.), lutianidi (Lutjanus bohar e Lutjanus monostigma) e letrinidi (Lethrinus nebulosus, Lonotaxis grandoculis, ecc.).

Dopo aver percorso alcune decine di metri si giunge sulla sella sabbiosa e poco profonda che collega Shark Reef con Yolanda Reef, la cui sagoma si delinea poco dopo. Si segue allora la parete sud di quest'ultimo torrione madreporico e, dopo averne oltrepassato l'angolo meridionale, a profondità comprese tra i 25 e i 10 metri si trova ciò che resta della “Yolanda”, una nave mercantile cipriota che qui fece naufragio nella notte tra l’1 e il 2 aprile 1980, mentre era diretta ad Aqaba. Sul fondale sono sparsi i resti dei containers, numerosi sanitari e vasche da bagno in ceramica, rotoli di carte da parati, casse di whisky e perfino un'automobile BMW 320 che apparteneva al comandante. Tra questi resti del carico si aggirano grosse cernie maculate (Epinephelus malabaricus), pesci napoleone (Cheilinus undulates), lutiniadi (Lutjanus monostigma) e pesci fucilieri (Caesio sp.). La nave, che era semiaffiorante e in posizione instabile in quanto impiantata sul fondo con la prua in posizione verticale, all'inizio del 1987 venne sospinta dalle onde ad una profondità di 50 metri e successivamente, il 15 marzo dello stesso anno, scomparve nel precipizio sottostante durante una violenta mareggiata.

L'immersione termina in genere con l'esplorazione di quest'area; chi, invece, dispone ancora di aria, può continuare la circumnavigazione di Yolanda Reef per esplorare la laguna retrostante e la sella che si estende tra i due torrioni madreporici dove vivono trigoni (Taeniura iymma), pesci scorpione (Scorpaenopsis sp.), pesci pietra (Synanceia verrucosa), pesci napoleone (Cheilinus undulates) e pesci coccodrillo (Cociella crocodila). In alternativa si può visitare il vicino Satellite Reef, oppure esplorare l'area situata a sud di Yolanda Reef dove, soprattutto nei mesi invernali (dicembre-gennaio), può essere avvistato anche qualche grosso squalo grigio di scogliera (Carcharhinus amblyrhynchos). Insomma... un'immersione davvero stupenda!


 

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Il parco marino di Ras Mohammed